La Ricerca sulla Sessualità Femminile a Nudo
Solo il titolo sulla locandina ha originato “Solo Posti in Piedi” alla “FactoryDardano44” di Cortona per la conferenza della neuroscienziata Celeste Bittoni, dottoranda all’Università di Padova, dipartimento di Psicologia della Socializzazione e dello Sviluppo, co-fondatrice di Padova Sex Lab, un laboratorio di ricerca multidisciplinare che esplora tutte le sfumature della Sessualità Femminile.
Serata Brillante ed Istruttiva.
Come professionista della comunicazione posso onestamente affermare che semplificherò la spiegazione scientifica mentre come giornalista sottolineerò l’importanza di questo appuntamento sotto il profilo individuale e collettivo.
In sessantasette anni ho assistito per la prima volta ad una conferenza che raccontasse in modo serio ed esplicativo l’organo sessuale femminile nel dettaglio e ne spiegasse anche la funzione nel dettaglio. Troppi pregiudizi ed ignoranza hanno accompagnato nei secoli precedenti il mondo intimo femminile minando sia la sua salute fisica che psicologica.
Spero che il mio semplice articolo sull’argomento contribuisca ad indicare una strada sicura per colmare la sana curiosità delle mie giovani lettrici desiderose di ricevere delle delicate risposte.
Il focus è decisamente molto sentito dalla Società e se è vero che nell’umanità esistono 7 donne per 1 uomo, comprendiamo quanto sia importante per le donne riconoscere la propria salute sessuale ed il suo piacere e quanto questo benessere incida numericamente sulla popolazione mondiale.
Per l’organo maschile è sempre stato più facile individuarne la salute o le sue patologie, diversamente da quello femminile che si sviluppa molto internamente e dove è più complesso indagare ed eventualmente, sperimentare nuovi stimoli.
In più soggetti presi in esame affetti da malesseri diversi si è constatato che il piacere che si ricava dall’orgasmo comporta un alleggerimento se non addirittura la scomparsa del malessere stesso.
Gli ultimissimi studi hanno quindi evidenziato quanto il piacere sessuale possa innalzare la soglia del dolore del 70% fino al 100 %; allora fosse anche solo per questo aspetto, pensate quante nuove cure possiamo progettare per la terapia del dolore.
Attualmente per sconfiggerlo o semplicemente per alleviarlo dobbiamo assumere farmaci che comunque intossicano il nostro organismo, allora perché non immaginiamo nuove cure mediche che recuperino energia dalle nostre stesse risorse interne?
Una scoperta rivoluzionaria che potrebbe diminuire l’uso dei farmaci.
Un’ipotesi apparentemente fantasiosa ma nella ricerca nulla è certo ma tutto viene rigorosamente sperimentato.
Pensate che solo da pochi anni esistono disegni fedeli alla realtà del sesso femminile esterno.
I primi studi ufficiali riguardo la sessuologia umana si hanno solo negli anni “60 dai ricercatori statunitensi William Masters, ginecologo e dalla dottoressa Virginia Eshelman Johnson, sessuologa. Questi egregi pionieri hanno firmato il primo studio di ricerca sulla fisiologia sessuale umana esaminando nel corso di 11 anni oltre diecimila atti sessuali compiuti da 700 volontari. Questi esperimenti li hanno portati ad individuare 3 fasi: l’eccitazione, l’orgasmo, la risoluzione sia per la masturbazione che per i rapporti sessuali.
La maggior parte dei loro pazienti si presentava in coppia, manifestando discrepanze nel desiderio. Purtroppo gli studi di allora rimasero privi dei rilievi psicologici e neurologici perché non esistevano ancora gli Elettroencefalogrammi e la Risonanza Magnetica di ultima generazione ….
Ma dai racconti delle prime esperienze di ricerca in questo campo si può anche dedurre quanto sia delicato e difficile poter sviluppare statistiche che hanno necessità di tanti soggetti volontari coinvolti in un esercizio così intimo come la masturbazione o l’atto sessuale condiviso!
Proprio per queste motivazioni è importante diffondere la conoscenza del lavoro della dottoressa Celeste Bittoni e del Padova Sex Lab perché ci ha spiegato con chiarezza e semplicità quanto sia difficile preparare i volontari nei quali la componente psicologica gioca un ruolo fondamentale.
Arrivare oggi a promuovere uno studio di “Ricerca per Migliorare il Benessere Femminile”, è a dir poco stupefacente ma grazie all’evoluzione culturale delle nuove generazioni ed a una strumentazione più sofisticata si possono raccogliere “dati certi”.
Forse perché è difficile convincere gli uomini che dirigono quasi tutti i dipartimenti del Mondo della Medicina?
Per condurre oggi una buona ricerca in questo campo della medicina femminile al quale raramente si sono dedicati metodi di sperimentazione e studi specifici, si sta praticamente partendo da ZERO. Non esistono linee guida e protocolli, tutto si deve ancora compiere!
Oggi gli studi sperimentali nel campo della sessualità femminile si svolgono grazie al volontariato delle donne, studentesse, mamme, sorelle, amiche.
Di volta in volta si aggiungono elettrodi per registrare meglio gli stimoli che arrivano al cervello e solo con l’ausilio delle volontarie, insieme alla professionalità del gruppo universitario del “Padova Sex Lab” tutto al femminile (tranne il capo il Prof. Jeff Kiesner) si percorrono azioni, si sperimentano metodi, si registrano dati che si raffrontano con quelli di poche altre università al mondo. Attraverso queste prime ma fondamentali esperienze si individuano le apparecchiature che saranno più adatte per una certa raccolta di dati e tutto potrebbe portare a nuove strade d’indagine.
La Ricerca è preparazione professionale, metodo, serietà, sacrificio ma anche intuizione, fantasia e creatività.
Alla luce dei fatti possiamo pensare che la dottoressa Celeste Bittoni passerà alla storia insieme al suo Capo ed al “Padova Sex Lab” per aver riconosciuto fra i primissimi studiosi della scienza umana il potere terapeutico del piacere sessuale.
Finalmente una strada aperta da percorrere con decisione.
Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®