Podere Lecci e Brocchi

Podere Lecci e Brocchi

Il Podere Lecci e Brocchi svela la Storia di una Famiglia che ha riconosciuto il Suo Rinascimento.

Di queste Favole/Storie l’Italia è colma, ho scelto di narrarne una per tutte le altre, perché rappresentare la fatica, l’ingegno e la signorilità di proporre le tradizioni italiane nel mondo è un onore al quale non posso proprio sottrarmi.

Spesso abbiamo sotto gli “occhi” le Ricchezze sognate ad “occhi aperti” e la vera Fortuna sta nel riconoscerle intorno a noi e dentro di noi.

Il Racconto che desidero narrarvi è quello di una famiglia del mondo dei vini, di un Podere, una Cascina, tanta Terra, e di quel nettare venduto sfuso insieme ai prodotti dell’orto.

I tempi cambiano e le tasse rendono la vita difficile persino ai Benestanti. Ricordate che un tempo il popolo smontava i tetti delle abitazioni per esonerarsi dal pagamento dei tributi?

La terra pretende di essere curata dall’Uomo e non solo posseduta. Non vuole essere oggetto di vanto perché si offende, anch’Essa è vanitosa e desidera donare le sue ricchezze e i suoi raccolti ai suoi abitanti.

Allora una sera, “C’erano una volta delle belle persone” tutte raccolte intorno ad una tavola elegantemente addobbata con i calici riempiti di Chianti dal colore rubino e sotto un cielo toscano puntinato di stelle, abbiamo ascoltato la storia di un Genitore Anziano, di sua Figlia e del suo affezionato Nipote che sono divenuti la chiave della spinta propulsiva di un Grande Progetto ….

La dolorosa malattia del Nonno invade di tristezza l’animo del giovane che soffre nel non vederlo più chino tra le viti. Non osservarlo più passeggiare orgoglioso tra la sua terra, perché oramai rinchiuso nelle sue mura a fissare le antiche travature lo riempie di tristezza. La forzata prigionia dell’anziano scuote il ragazzo che abbandona il meraviglioso delirio della sua giovane onnipotenza per abbracciare improvvisamente la consapevolezza delle origini della sua vita tanto che, inconsapevolmente, crea un progetto d’immortalità terrena per proteggere la Storia della Sua stessa Famiglia.

Dichiara ai propri genitori la volontà di non voler vendere il Podere del Nonno e la frase del Nipote/Figliuolo espressa con vitalità e coinvolgimento fa scattare una scintilla nel cuore della sua Mamma/Figlia. Nasce così la nuova azienda con il non meno importante sostegno del marito che detta il progetto esecutivo della produzione e della vendita del loro vino all’estero. Anche, come spesso capita nella vita, piccole fortuite coincidenze hanno favorito l’ascesa di questa piccola casa vinicola che si vanta ora di apparire nella carta dei vini dei migliori ristoranti di Miami e nelle enoteche newyorkesi con le sue bottiglie dalle grafiche raffinate di un creativo toscano di Castel Berardenga.

I corsi serali d’inglese frequentati con fatica dai genitori del ragazzo a fine giornata, invece di cadere svenuti due ore prima nel proprio letto, sono solo la punta di un iceberg della lotta continua contro lo sfinimento, ma l’obbiettivo intrapreso Insieme li rende Invincibili.

Lo studio, la scelta dei giusti collaboratori, il lavoro costante, la dedizione, l’umiltà di veder riconosciuti i primi fallimenti e la forza di non voler mollare mai sono state le qualità che hanno fatto emergere la filosofia pratica dell’Azienda.

Il Resto sarà il Futuro.

Il Podere “Lecci e Brocchi” ha dedicato un Chianti Riserva al Nonno ed una Grappa Barricata alla Nonna, suggerisco di battezzare un vino dal nome “Argento Vivo” da dedicare alla loro figliola Madonna Sabrina.

Roberta Ramacciotti blog www.cortonamore.it®

p.s. Racconto liberamente tratto dalla storia di una Famiglia Senese dei Vini.

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