Archivi

Ottobre, 2023

Ott 21

2023

0

commenti

Luca Signorelli Ha Pregato nella Sua Annunciazione di Volterra

La mostra dedicata a Luca Signorelli è stata visitata dagli studiosi del Maestro più famosi al mondo e ha ospitato un gran numero di guide di Storia dell’Arte che hanno presentato i quadri agli appassionati con mille commenti dai contenuti differenti.

E’ pur vero che esistono diverse scuole di pensiero riguardo l’interpretazione della Storia passata e quindi della stessa Arte che la testimonia attraverso le immagini.

Mi sono soffermata ore ad ascoltare e a guardare le opere in diversi giorni e poi all’improvviso ho notato sulle ali dell’Angelo dell’Annunciazione di Volterra dipinta dal Maestro Luca due musi di scimmia.

Persino il mio occhio attento e critico che oltre a leggere la bellezza e l’eleganza pittorica che il Signorelli ha impresso non si era mai accorto che compaiono distintamente dipinti “due musi di scimmia”.

Una rivolge lo sguardo stupito verso il Cielo mentre l’altra guarda l’immaginario spettatore con tristezza e stupore. In verità non c’è da meravigliarsi perché ogni Capolavoro Pittorico del calibro del Signorelli raccoglie nelle sue composizioni geometriche, perfettamente armonizzate, piani di conoscenza degni di un’enciclopedia.

Nell’arte cristiana la rappresentazione della scimmia ha molteplici significati come la malizia, l’astuzia, la lussuria, il peccato, la corruzione. L’interpretazione dipende sempre dal contesto in cui sono inseriti e più o meno nascosti. Pensate che una scimmia incatenata può rappresentare persino la virtù della temperanza!

Dunque perché il Signorelli ha sentito l’esigenza di trasmettere nel 1491 un messaggio abilmente velato? Era un uomo colto, un politico attivo, un artista richiesto e affermato ed era a conoscenza di come si comportasse male il Potere allora, proprio per questo suo sapere, ha usato abilmente la diplomazia dell’immagine. Si Proteggeva ma la voglia di esprimersi era più coraggiosa e non era un temerario!

Nell’Annunciazione di Volterra, arte cristiana, la scimmia, per il Signorelli ha rappresentato  l’uomo comune che rivolge due messaggi: il primo chiede, con la sua smarrita espressione rivolta verso il Cielo, la Protezione Divina per la Maternità di Maria dalla Cattiveria del Mondo mentre l’altro triste muso rivolto verso lo spettatore richiede invece il coinvolgimento dell’intera Umanità affinché si responsabilizzi e combatta la Corruzione e i Peccati compiuti dalla Chiesa Stessa.

Il Signorelli ha depositato nel suo Quadro una Sua Profonda Personale Preghiera che certamente non immaginava sarebbe arrivata ai nostri giorni.

La pittura nel passato non poteva essere esplicita nelle opinioni se non per quelle dettate esclusivamente dai Committenti Ricchi e Potenti. Quelle di Natura Religiosa erano espletate prettamente dalla Chiesa Romana mentre le politiche dai vari Regnanti, Imperatori, Duchi e Principi.

Il tema era quasi sempre politico/religioso e il pittore sviluppava la richiesta al meglio della sua tecnica dipingendo la bellezza perché attraverso di essa non si sbagliava mai ed era facile affascinare il cliente ma bisognava stare molto attenti a non uscire troppo visibilmente fuori tema o a prendere iniziative “contro corrente”.

Dobbiamo immaginare che i grandi pittori fossero una categoria a contatto stretto con i VIP e che per questo riuscivano oltre a conoscerli personalmente, anche a carpirne la vera naturale personalità. La splendida Annunciazione di Volterra del 1491 ha nascosto tra le piume di un pavone attraverso i secoli quello che il Signorelli griderà poi al Mondo Intero senza più veli nel Giudizio Universale della Cappella di Orvieto nel 1504, l’esigenza di una Umanità senza Peccato.

E’ stata un’esperienza stupenda vivere intensamente la mostra al MAEC del Signorelli, le ripetute visite mi hanno consentito di studiare e riconoscere persino gli interventi dei suoi collaboratori nelle importanti tavole. Nelle altre sale del Museo sono infatti esposte delle opere della sua scuola dove si riconoscono facilmente i cartoni “signorelliani” dell’uomo con il turbante e la tipica iconografia dei volti come anche alcune pose delle mani non sempre ben riuscite.

Questi giochi saranno possibili anche dopo la chiusura della mostra perché il MAEC conserva perennemente molte opere di Luca Signorelli e della sua Bottega.

Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®

Ott 21

2023

0

commenti

Lino Guanciale Francesco Montanari L’Uomo più Crudele del Mondo

La stagione 2023/24 al Teatro Signorelli di Cortona inizia con uno Spettacolo Superbo.

Sono andati in scena due attori che non hanno bisogno di presentazioni, anche se in teatro gli applausi te li devi guadagnare a ogni rappresentazione, nessuna esclusa: Lino Guanciale e Francesco Montanari interpreti de “L’Uomo più Crudele del Mondo” scritto e diretto da Davide Sacco sono stati bravissimi.

Una recita intensa forte, a volte violenta, costruita da due attori formidabili che a ogni “punto e a capo” sapevano ribaltare i ruoli di vittima e carnefice, aggressore ed aggredito.

Un incontro che demolirà i confini psicologici dei due uomini tali da cambiare per sempre le loro vite.

Un incontro di “scherma” tra il giornalista che cerca lo scoop e il magnate delle armi. L’intervistatore diverrà l’intervistato, dove la natura maschile esploderà dal più profondo degli animi donando allo spettatore intense riflessioni.

Le scene di Luigi Sacco sono state il luogo adatto per consumare una Recita Perfetta.

Di più non va anticipato o svelato se non l’alta qualità della realizzazione dell’affascinante idea dello sceneggiatore Davide Sacco che li ha anche diretti, infatti, senza sottrarre al grande talento di Guanciale e Montanari, attori veramente generosi, devo sottolineare la bravura dello scrittore e della sua regia consumata in una ambientazione scenografica di primissimo piano.

60 minuti perfetti! Biglietto ben speso.

Ancora Complimenti alla Compagnia

E’ mancata a fine spettacolo la presenza sul palco dell’autore e regista Davide Sacco un talentuoso scrittore, sensibile, acuto e capace di comporre con parole e frasi un testo musicale dove il ritmo incalzante non perde l’efficacia fino all’ultima battuta.

Il Pubblico gli avrebbe riservato un’acclamazione speciale e meritatissima.

Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®

Ott 12

2023

0

commenti

BULLISMO Regole Sconosciute ai Ragazzi

Un video trasmesso al TG: un gruppo di ragazzine aggrediscono a calci e pugni una compagna perché non aveva fatto copiare un compito.

Un altro video: una decina di sconosciuti incappucciati si infiltrano nel Liceo milanese Leonardo ad una festa e con lo spray al peperoncino provocano violenza, risse, guerriglia urbana.

Ancora: fanciulli costretti a cedere le loro scarpe firmate, l’orologio, il cellulare o la paghetta ai bulli che incontrano in classe tutti i giorni.

Una Vita d’Inferno per gli adolescenti.

Proviamo a tornare indietro nel tempo per cercare di ricordare le sensazioni, i profumi, le emozioni che vivevamo a 10, 12 e 15 anni. La nostra vita sociale si svolgeva principalmente in classe e i compagni erano il nostro mondo focale dopo quello familiare.

La nostra crescita, le nostre prime esperienze pubbliche, indipendenti dalla protezione della famiglia, le abbiamo vissute proprio in seno alla scuola. Ci insegnavano ad essere fiduciosi, a condividere gli spazi, le letture, i giochi e gli studi.

Imparavamo che dovevamo rispettare le regole per un benessere comune.

Si formavano con le prime simpatie i gruppetti di “amici”, inevitabilmente c’era il ricco invidiato, come lo “sfigato”, ma non era permesso prendere in giro nessuno e chi lo faceva si prendeva una “nota” che era costretto a far firmare da un genitore e allora un bello schiaffone potevi certo aspettartelo.

Ad oggi viene spesso messo in discussione un rimprovero di un professore nei confronti di un giovane che ha persino falsificato la firma del proprio genitore in una nota punitiva perché il “giusto richiamo deve rimanere uno strumento di per sé educativo e perché bisogna fare attenzione a non esagerare nei toni, nei contenuti e nella frequenza con cui si riprende un alunno”. 

Al riguardo c’è stata addirittura una sentenza della Cassazione che si è espressa a favore dell’educatore proprio perché ha mantenuto il rimprovero dentro i “giusti toni” e ciò significa però che un genitore si è recato presso uno studio di un avvocato e lo ha incaricato di procedere contro il comportamento del professore nei confronti del figlio perché lo ha ritenuto troppo pesante.

Ma ci rendiamo conto?

Possiamo ipotizzare che il passo successivo di quel figlio, studente di scuola elementare, probabilmente consisterà in una sua firma falsa su di un assegno bancario!

La vita non si vive come in un film tragicomico!

Ai mie tempi dovevi imparare e scoprire chi sei e in che cosa consistesse vivere civilmente. Dovevi comprendere che esistevano due direzioni, quella buona e quella cattiva e che le Regole non ti avrebbero mai “legato le mani” ma ti avrebbero reso più forte.

Ora Altro Mondo!

I programmi trash in televisione, le fiction che mirabilmente presentano figure di affascinanti delinquenti e criminali, come i post sui social che promuovono un mondo coatto, volgare, fatto di soldi facili, sacrificio zero, con zero sentimenti, condito con tanta cocaina e tutto ciò e ben altro non aiutano i giovani a riconoscere la vita vera!

I giovani studenti “normali”, dove intendo per “normalità” una sana voglia di scoprire e imparare, e magari con nessuna voglia di uniformarsi a degli standard che non sentono, conoscono la persecuzione di una violenza inaudita e non perché non siano intelligenti, ma solo perché sono timidi o un po’ meno belli dei “fichi del Grande Fratello” e in un’età dove non si ha ancora compreso chi sei e come ti puoi difendere comporta grossi traumi.

Purtroppo non sempre le vittime raccontano o denunciano perché sono ricattati dai baby/delinquenti, a volte in casa hanno genitori frustrati da un lavoro faticoso e mal retribuito e che non hanno la forza da dedicare all’ascolto dei figli, così sono soli e immensamente indifesi.

Vite Difficili e non ci vuole molto per comprendere.

Poi c’è la scuola che dovrebbe insegnare a vivere, vigilare e proteggere la crescita giovanile ma non ha i mezzi per contrastare le minacce agli studenti se non quelli “eroici” e pensiamo alla Preside dell’Istituto di Caimano.

Per ultimi ho lasciato “Il Meglio della Storia”: i genitori dei Bulli, Quelli che giocano ad essere più giovani degli stessi Figli; Quelli che i F: non “si toccano”; Quelli che giustificano le sbronze dei F. “del resto lo fa solo d’Estate!”; Quelli che loro stessi non sanno cosa comporti essere genitori perché soffrono di affezione familiare e sociale; Quelli che si stupiscono! “non può essere stato mio figlio!!!!”(ma scusa dove stavi mentre cresceva?); poi, forse i peggiori, Quelli che incondizionatamente danno ragione ai propri F. perché non vogliono rotture di … Pensieri!

Poi ci sono Quelli della generazione dei drogati, delle pasticche prese in discoteca che si promuovono a genitori, ma purtroppo sono solo in grado di insegnare ai figli che ci si diverte solamente sbronzandosi.

Dunque il fenomeno del Bullismo è esploso fra i giovanissimi con una violenza fisica inimmaginabile, una crudeltà psicologica spesa dai coetanei, finti amici e cattivi compagni di scuola, dove i soggetti vengono ghettizzati, esclusi da cene tra amici o piccoli eventi, dispetti, richieste impossibili, sfregi alla persona od ai suoi oggetti, fino ad arrivare all’aggressione fisica.

Naturalmente i bulli sono sempre in Tanti a esercitare la crudeltà contro Una sola Persona.

Questa è la loro “fantastica forza”, da Soli sono il Niente!

I bulli scelgono di maltrattare esclusivamente i soggetti più deboli e fragili del resto sono vigliacchi e a loro “piace vincere facile!”

Ma come siamo arrivati a tale violenza che parte persino dalle prime classi scolastiche?

La Responsabilità è sicuramente dei Genitori ma il supporto del nostro Stato Democratico non c’è stato e non c’è.

Non si applica la Censura e c’è un Organo della nostra Repubblica che finanziamo come contribuenti che potrebbe consentire la visione di quelle fiction solo ad un pubblico adulto. Sono racconti che se ben letti promuovono mondi criminali dove l’indisciplinato è un angioletto, una figura da emulare rispetto ad altre ben peggiori. Alcune sceneggiature tessono trame dove si raccontano di uomini e mondi raggiungibili solo grazie al facile guadano dello spaccio di droga, macchine di lusso, attici con affacci sul Colosseo, donne bellissime e disponibili, tutto fedelmente riportato dalla realtà ma che regie astute, omettono la puzza dello scannato quando non paga la tangente, invece “creano eroi falsi e quasi buoni”.

E’ un sistema subdolo per entrare nei pensieri dei fanciulli.

Il Bullo si può annientare isolandolo, perché lui si nutre esclusivamente della cattiveria che semina nella sua “corte” da solo è Nulla. Probabilmente, vista l’età dei giovanissimi alcuni potrebbero ancora redimersi. Sarebbe miracoloso e possiamo realmente lavorarci, ma non da soli.

Mi sorge un pensiero molto preoccupante: i bulli di oggi diventeranno i padri e le madri di domani, inevitabilmente i loro cuccioli, desiderosi per natura di imparare ed imitare i grandi, finiranno per dilatare e aggravare la situazione come la conosciamo oggi.

Il fenomeno del Bullismo è ancora più vasto da analizzare, ma cominciamo a munirci di amore, sacrificio e rispetto e spendiamo il nostro tempo per “coltivare campi di grano invece di gramigna”.

Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®