Gesu’ e il rametto di corallo

Gesu’ e il rametto di corallo

La curiosità verso le pitture antiche che riportano gesti scaramantici mi ha portato a studiare l’affresco staccato dipinto dai fratelli Salimbeni Lorenzo e Jacopo che risiede nel Complesso Conventuale di San Francesco a Cortona; un meraviglioso capolavoro di Gotico Internazionale, opera di questi pittori marchigiani nel quale è presente una Madonna in trono che ha in braccio Gesù con appeso al collo un rametto rosso di corallo. I visi dei protagonisti e dei Santi e l’elaborata pittura decorativa lo innalzano al gotico fiorito restituendo tanta Bellezza ma, gli “irriverenti” Salimbeni, hanno dipinto il Santo Giovanni Battista mentre fa gli scongiuri con le dita e come se non bastasse, il trono dove è seduta la Vergine Maria è decorato da figure di uomini in miniatura che si amano carnalmente.

Altro che gossip da giornaletti settimanali venduti presso le edicole!

Non tutti riescono a scorgere subito le pose degli uomini nudi ma credo che i Salimbeni abbiano burlato i termini contrattuali confidando nel fatto che gli affreschi parietali fossero ammirati da lontano e poi una volta concluso il lavoro e incassato il compenso via per altri lidi! O magari, e questo capitava spesso, non sono stati pagati come dovuto o per nulla, ed ecco l’aggiunta “osé” prima di andar via!

Noi oggi veneriamo l’Arte e ci possiamo permettere di farlo, ma allora si moriva di fame e di stenti, pochi avevano il privilegio di indossare abiti caldi e calzari di cuoio e quella che oggi consideriamo una sofisticata scienza per elevare le nostre personalità allora rappresentava semplicemente il “telegrafo senza fili”.

Ma tornando al rametto di corallo non è insolito ammirarlo al collo del Gesù Bambino in braccio alla Madonna e il significato simbolico più tradotto è quello associato al Sacrificio del Sangue del Signore sulla Croce per la Salvezza del Mondo. Esistono anche altre interpretazioni. Celebre è il quadro della Madonna di Senigallia di Piero Della Francesca in cui è rappresentato il Bambino Gesù con il suo corallo e in questo caso il committente Federico da Montefeltro attraverso l’amuleto dipinto esprime il desiderio di protezione per la nascita di suo nipote ed erede. Un altro caso analogo alla figura del Gesù associata al corallo è nella pala della Madonna della Vittoria dipinta da Andrea Mantegna come ex voto di Francesco Gonzaga II nel 1496 per la vittoria di Fornovo.

Allora la pittura era l’anima della pubblicità della Chiesa e delle Famiglie Potenti che imponevano attraverso i progetti pittorici le loro idee sul Sacro e il Profano, sulle immagini del Bello e del Brutto, sul concetto del Buono e del Cattivo. Attraverso gli antichi manifesti pittorici, antesignani della comunicazione WEB, duellavano gli Imperatori, i Re, si promuoveva lo Scisma d’Occidente, si narravano le storie dei Papi romani contro quelli avignonesi, si raccontavano alle genti le vite dei Santi e dei loro martiri come fossero favole. Azioni e gesti che avrebbero sancito il Volere dei Committenti sulle Popolazioni.

Vere? False? Allora come Ora!

Queste considerazioni ci danno modo di leggere l’arte attraverso una visione anche più moderna, non solo idilliaca e filosofica ma pratica e reale. La pubblicazione del primo quotidiano in Italia risale alla Gazzetta di Mantova del 1664, la prima trasmissione Radio in Italia al 1924, quella televisiva all’11 settembre 1949 dalla città di Milano, oggi Internet e … Domani?

Magari arriveremo alla Trasmissione del Pensiero!

Roberta Ramacciotti blog www.cortonamore.it®

Pubblicato Giornale L’Etruria

 

 

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