I Nomadi al Teatro Signorelli di Cortona
I Nomadi al Teatro Signorelli di Cortona
Sarò forse solo un’inguaribile romantica, ma aver partecipato all’indimenticabile serata della Prova Generale del concerto musicale dei ‘’Nomadi 50’’, mi ha fatto risentire quei brividini di vitalità che non provavo da quando avevo 16 anni! Dall’8 Novembre è iniziato il loro TOUR ed al Teatro Signorelli di Cortona, si è registrato il tutto esaurito.
La Prova Generale per le manifestazioni teatrali rappresenta un campo di prova importante quanto fondamentale perché da essa uscirà la stesura finale del copione. Si sceglieranno le battute migliori, i tempi, gli interventi e la scaletta definitiva delle canzoni, persino le opinioni della Stampa possono offrire al Gruppo di specchiarsi.
Il concerto inizia con l’apertura del sipario: luci basse e nebbiolina, figure in controluce di musicisti ognuna al proprio posto illuminate da faretti colorati. Un’atmosfera da night ed io che ho 56 anni, mi sento subito a casa!
Meravigliosi i vecchi effetti speciali dei riflettori che si muovono con il ritmo della musica, che cambiano colore, che ruotano come dei semplici caleidoscopi. In casa ho una figlia editor che usa i più sofisticati montaggi post-produzione per enfatizzare i messaggi pubblicitari che ci incanteranno come la danza del serpente, sono affascinanti, d’effetto, ma non mi scuotono l’anima.
Dietro qualsiasi azione mi piace sentire il passaggio dell’uomo, persino con il suo errorino, perché magari arrivato un po’ fuori tempo. Mitici anni ’60 dove la tecnologia era ancora commisurata all’uomo, per l’uomo …
I Nomadi sono una band coinvolgente con le loro ballate. Narrano di Poesia Sociale che non sempre sono a ‘’lieto fine’’ come per “la Canzone per un’Amica” (morta in un incidente stradale), o “.. nei capi di sterminio Dio è Morto, con gli odi di partito, Dio è Morto .. nel mondo che faremo Dio è Risorto!” Profonda canzone e non capisco perché sia stata censurata, perché è un inno all’ottimismo nonostante le drammatiche denunce in essa espresse.
In questo Concerto non pensate di incontrare solo nostalgici fuori moda, perché non si ascoltano solo i vecchi brani di successo, quelli migliori sono gli ultimi, scritti ed eseguiti.
Tutti i componenti interpretano un ruolo: Sergio Reggioli è un gran musicista alle chitarre e violino, ha una voce molto melodica ed in linea con il ‘’Gusto Nomadi’’, Daniele Campani alle batterie vive come la maggior parte dei suoi colleghi una figura di retroguardia, è un discreto, ma lavora sempre attento accettando i ‘’fuori onda’’ che arrivano imprevisti dal pubblico al quale è concesso di cantare facendosi accompagnare dai Nomadi. E’ tutto dire!
Carino lo spirito di familiarità in teatro, sembra di stare nella cantina del “fratello di una tua amica’’. Rammentate quelle che proliferavano negli anni ’70?
Bellissima la voce di Cristiano Turato che, al di là della similitudine con la vecchia voce del gruppo, il rimpianto Augusto Daolio, interpreta egregiamente i testi che sono tutti di altissimo livello. E’ un artista che ancora deve svelarsi, potrebbe riempire la scena solo ballando perché pur accennando solo degli impercettibili movimenti, mi sono resa conto che deve saper ballare benissimo e con molta fantasia di figure.
Comunque per i NOMADI non sono richieste performance alla Michael Jackson ma qualche canzone suggerisce un po’ di movimento sul palco .. ci penserei!.. Forse la parte che è stata data a Cico Falzone, magnifico e simpatico solista, è un po’ dispersiva per il gruppo, battute che non si capiscono dalla platea, portano il pubblico a perdersi .. non so, taglierei un pochino.. Massimo Vecchi basso e voce, oltre ad essere bravo, recita la parte del bello impossibile, di quelli che si fanno “la doccia in pubblico”, beh in un concerto non può mancare il fico perché farà sognare le ragazze e le loro mamme prima di riaddormentarsi!…
Beppe Carletti, alle tastiere, è stato incaricato dal gruppo di presentare il concerto davanti al sipario ancora chiuso. Lo fa con commozione, ringraziando i fans che li seguono da tutta Italia, ed esprime grande gioia per il suo privilegio di essere in scena da 50 anni cosa che da ragazzo non si sarebbe mai aspettato. I Nomadi sono Persone Vere che fa decisamente piacere incontrare.
Carine le interruzioni per presentare i regalini lasciati dagli ammiratori, ma dedicherei solo brevi spazi per non perdere il ritmo crescente del concerto, mentre la lettura degli striscioni dei fans verso la fine dello spettacolo dove tutti sono ormai ‘’Caldi’’ è simpaticissima.
Roberta Ramacciotti
2 Comments
Che bello !!!!La tua proposta e la fortuna degli ultimi biglietti in platea ci hanno fatto trascorrere un bella serata .. Ottimi professionisti ma anche persone estremamente semplici i 50 anni di successi li hanno affatto ” rovinati” …
grazie per la tua gentile attenzione.
Spero di vivere, nel futuro, ed insieme, altre fantastiche serate come quella descritta nell’articolo.
Cortona è magica e dal suo cilindro escono a sorpresa tante cose belle!
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