IL PALAZZONE della Scuola Normale Superiore di Pisa
IL PALAZZONE della Scuola Normale Superiore di Pisa
Cortona vista dalla Val di Chiana si presenta con un suo inconfondibile Skyline formato dalle particolari quanto diverse costruzioni adagiate sulla sua collina. Sono presenti: la città nella sua geometrica cinta muraria a forma di “fegato”, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie al Calcinaio come la Santa Maria Nuova appena fuori le mura e sono solo alcuni dei segni inconfondibili di architetture richiamate dalla memoria. Sul costone del colle che scende in direzione del Lago Trasimeno svetta una grande Torre alta 42 metri con il suo Palazzone che Il Nobile e Cardinale Passerini, Vescovo di Cortona fece costruire nel 1521 su progetto dell’architetto pittore Giovanbattista Caporali allievo del Perugino. L’elegante residenza, a forma di parallelepipedo è immersa nel silenzio della campagna di cipressi e coltivazioni di olivo ed oggi ospita i corsi della Scuola Normale Superiore di Pisa che dal 1968 ha ereditato l’immobile e tutti i suoi preziosi arredi, dal Conte Lorenzo Passerini.
Nel Grande Contenitore Antico gli studenti, selezionati per il loro elevato grado di elaborazione della conoscenza e provenienti da tutte le più rinomate università internazionali, vivono la ricerca e la sperimentazione didattica di sofisticati pensieri matematici come “fatti di ordinaria cronaca quotidiana”. Sotto questo cielo visitato da falchi e rondoni, potenti energie vengono riconosciute, riscontrate e studiate. Magari all’insaputa dei più, sul grande prato all’inglese di fronte l’Antica Fortezza che vanta merli a coda di rondine, in stile ghibellino, si svolgono divertenti incontri di calcetto, in fondo, sono giovani ragazzi tanto ghiotti di “Nutella”!
La Scuola Normale Superiore di Pisa nel suo programma di eventi, corsi e congressi per l’anno 2016, ha concordato anche con il Comune di Cortona più di un incontro, il primo appuntamento ospiterà la serata spettacolo per l’anteprima del Cortona Mix Festival il 26 luglio.
Spero che per l’occasione sia permesso agli ospiti di visitare il Palazzone. Una dimora interessante per come risulta squadrata all’esterno, quanto articolata, armonica e luminosa al suo interno. L’antica rampa di mattoni a spina per costa, necessaria per il passaggio allora di cavalli e carrozze è una “immaginaria macchina del tempo”! Percorrendola entri in un mondo antico.
Un classico portico e un chiostro arredati da un pozzo in stile ci accolgono insieme al susseguirsi delle stanze tutte affrescate ed arredate ancora dal mobilio originale lasciato dal Conte. Luca Signorelli oramai ottantaduenne, ha affrescato il “Battesimo di Gesù” nella piccola cappella, intima e preziosa,. E’ bisognosa di restauri anche a causa di precedenti eseguiti male. Dietro le pareti imbiancate a protezione si scorge la figura di una religiosa e si pensa possa essere proprio quella di Santa Margherita ritratta prima della sua santificazione. Infatti solo grazie a una serie di favorevoli circostanze, Leone X, prestando ascolto alle insistenze del Cardinale Silvio Passerini, che aveva avuto modo di conoscere e apprezzare prima della sua elezione al pontificato, concesse, nel 1516, la celebrazione della festa di Margherita nella diocesi di Cortona. Dunque tutto risulta!
Il pittore Tommaso Bernabei o Barnabei detto il Papacello di Cortona, allievo anche del Signorelli, ha affrescato il Salone del Cardinale con scene scelte dalla storia dell’antica Roma: Lucrezia violentata da Sesto Tarquinio .. Lucrezia si uccide alla presenza del marito Collatino e di Lucio Giunio Bruto .. Marco Curzio ed il suo sacrificio .. La battaglia del Trasimeno vinta da Annibale sui romani nel 217 a.c. Ammirare solo questo affresco, vale tutta una visita, perché è bellissimo ed è il primo “ritratto/documento” della città storica di Cortona del Cinquecento, quasi una riproduzione topografica rara e fedele di quel tempo. Nello scorcio di riconoscono Santa Maria del Calcinaio e il Palazzone stesso ma solo il primo corpo di fabbrica costruito e la torre che, ancora non terminata per quei tempi, è stata dipinta con colore chiaro (un fantasmino!)
E’ una stanza con un forte impatto ornamentale. Il pittore per questo lavoro si presenta ancora nella fase di allievo del Signorelli, con tutti i suoi “errori prospettici” e solo in seguito, a Perugia, esprimerà la maturità acquisita e scompariranno gli studi accademici per raccontare l’Arte Maestra la Sua.
Infatti nel Palazzone dipinge un po’come il Pontormo, il Signorelli, Piero della Francesca e c’è anche la maniera di Raffaello. Compie errori ma saranno così evidenti gli sviluppi delle sue capacità nel suo futuro, che si può solo ammirare come un “non genio” si possa avvicinare ad apprenderne l’arte.
Dopo queste critiche di annotazioni di copiature, il tutto potrebbe abbassare il livello di interesse, invece entrando nella stanza ne siamo travolti, sognando di possedere anche noi un salone simile.
La visita può proseguire nella biblioteca nelle segrete del palazzo, le uscite di sicurezza, i doppi percorsi per la servitù, le soffitte, i pozzi delle cantine dove l’ingegneria idraulica ha sfruttato la presenza della Fonte Cumula.
La bellezza di alcuni angoli dell’edificio è enfatizzata dal giardino all’italiana che tanto era stato ispirato dal semplice e pratico rigore geometrico di quelli francescani.
La storia della vita del Conte Lorenzo Passerini e del suo amore per l’arte rivive ogni giorno fra queste mura e non ho la presunzione d’interpretare il pensiero ed i sentimenti del defunto Aristocratico, ma attraverso l’osservazione di tutto quello da me descritto e che spero andrete a conoscere, un elogio di ammirazione lo rivolgo al Magnifico Rettore, il Prof. Fabio Beltram della Scuola Normale Superiore di Pisa e a quelli che lo hanno preceduto, per non aver mai stravolto con il tempo, il messaggio unico ed originale del Nobiluomo, piuttosto lo hanno compreso, sottolineato e migliorato lo dimostra l’attento mantenimento di questo sito.
Il Conte, che per aiutare la sopravvivenza culturale di Cortona, ha donato un castello pieno di storia e di amore per la scienza alla Scuola Normale Superiore di Pisa, è un bell’esempio per la nostra Società.
Oggi ho conosciuto un mondo utopicamente sognato, esiste, l’ho toccato, mentre la cultura attuale valorizza gli interessi piuttosto che i sentimenti.
Il passato ed il presente nel Palazzone si fondono e convivono con i suoi tesori in una cronaca quotidiana.
Roberta Ramacciotti