Il Tempietto Ginori protagonista di una Utile Operazione di Marketing

Il Tempietto Ginori protagonista di una Utile Operazione di Marketing

Quando posso mi ricarico dallo Stress Metropolitano contemplando un’opera d’arte, naturalmente non tutte le creazioni hanno la capacità di restituire bellezza e profondità di contenuti tanto da catapultarti persino in altri secoli. Il MAEC è la mia Macchina del Tempo e il mio ultimo Viaggio è consistito nell’osservare il Tempietto Ginori.

Il marchese Carlo Ginori, fondatore e proprietario della manifattura di Doccia e Lucumone dell’Accademia nel 1750 e 1751, aveva sentito la necessità politica di porgere in dono la macchina in porcellana agli Imperatori d’Austria. Secondo il mio modesto parere il gesto avrebbe sfidato le Altezze Imperiali e avrebbe messo in serio pericolo la raggiunta cultura fiorentina perché il prezioso oggetto era nato con il sentimento di celebrare non solo la Magnificenza ma anche l’Amore speso dai Medici per la Storia di Firenze che per quei tempi stava cedendo il passo al potere dei Lorena.

E’ interessante contemplare questa composizione piramidale dove sono raffigurate meravigliose allegorie nelle vesti di affascinanti sculture di donne e uomini: le Virtù Cardinali, le Parche e il Tempo che ricordano come non sia concesso persino agli Dei di mutare il Destino degli uomini, persino quello di un regnante. In cima la figura del dio Mercurio impugna uno specchio come fosse uno scettro e lancia un’altro monito all’Imperatore nel proseguire il suo governo sull’esempio della casata dei Medici. Il testamento di codesta Famiglia è impresso nella serie dei Medaglioni con le effigi dei suoi personaggi. All’interno di questa fiabesca rappresentazione è anche presente un gruppo scultoreo di rara e raffinata fattura: la dominante Bellezza rapita dal Tempo tratto da un noto lavoro del Giambologna.

La “Pax Medicae” aveva avuto un prezzo! Più osservo l’opera d’arte e più il suo richiamo assume le note di un Flauto Magico, ma i tempi si evolvono e la storia dell’uomo si arricchisce sempre di nuove esperienze.

Dunque ho studiato un plastico pensato con intelligenza politica che trasuda una inebriante bellezza.

Ultimamente il tempietto di porcellana è stato l’Ospite di Riguardo nella Mostra: “La fabbrica della bellezza – La manifattura di Doccia e il suo popolo di statue” organizzata dal Museo fiorentino del Bargello da dove è ritornato più bello di prima dopo un attento restauro di pulitura e consolidamento.

Oggi purtroppo il Museo di Doccia di Sesto Fiorentino è chiuso e non visitabile. Al riguardo anche questo articolo si associa all’importante campagna pubblicitaria a favore della sua riapertura.

Mi piace riportare come un Prezioso Cameo un piccolo episodio di grande manifestata signorilità: al concludersi della Tavola Rotonda al MAEC che ha riguardato il Tempietto, mentre gli ospiti circolavano intorno al capolavoro, una signora ha posto una serie di domande a uno dei più autorevoli studiosi di sculture dal ‘500 al ‘700 il Prof Dimitrios Zikos, lui, gentilissimo non solo ha risposto con squisita cortesia, ma ha poi donato il catalogo dell’evento alla stupefatta signora.

Questo è l’incantevole gesto che avrebbe ammirato proprio Lorenzo il Magnifico!

Roberta Ramacciotti blog www.cortonamore.it®

 

 

 

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