La Cupola di Santa Maria Nuova
La Cupola di Santa Maria Nuova
Uno degli itinerari che preferisco per le mie passeggiate cortonesi è quella che si svolge da Porta Colonia e sale, dentro la cinta muraria, fino a Porta Montanina.
E’ il lato nord dove non si vede il lago Trasimeno ma si scorge l’orizzonte del tramonto. Sul lato opposto il monte Sant’Egidio ed una corolla di alture arricchiscono la quinta teatrale.
E’ un panorama che rapisce la vista pari ad una visione aerea e la protagonista di questo meraviglioso scenario è la Chiesa di Santa Maria Nuova.
La costruzione è di gusto manierista con pianta quadrata che una composizione elaborata nella definizione dei timpani e delle quattro facciate la eleva a croce greca. Il tempio è stato costruito verso la metà del XVI secolo su disegno di Giovanbattista Ifregliati detto il Cristofanello e rielaborato dall’architetto Giorgio Vasari. Si presenta su un crinale verde arredato dalle case in pietra, dai cipressi e dagli ulivi che formano i tipici giochi geometrici dei giardini e paesaggi all’italiana.
Tre lati frontali di entrata, uguali nelle porte d’ingresso e nelle finestre, con il quarto braccio dedicato, internamente, alla funzione di altare ed all’abside.
E’ un’elegante scenografia, con una ricchezza di forme esatte, concentrate nel secondo registro. Il gioco dei tetti espresso con le ripetute geometrie simmetriche per le facciate, con gli occhi colorati da artistiche vetrate circolari ornate di cornici, sono capeggiati ed incorniciati da importanti timpani che appaiono come “vettori simbolici” verso Chi sta in alto!
Un virtuosismo tecnico d’espressione, reso ancora più amabile, dall’usura della pietra causata dalle intemperie attraverso i secoli.
L’insieme è troppo bello, di una teatrale esuberanza, ed è alla cupola, costruita in un periodo successivo, che dedico la mia attenzione ed il mio disegno.
Roberta Ramacciotti