La Via Crucis a Cortona firmata Gino Severini

La Via Crucis a Cortona firmata Gino Severini

Quando di anno in anno, nel periodo delle ricorrenze pasquali, ripropongo l’attenzione sulla Via Crucis di Gino Severini sento di ritrovarmi insieme ad amici a condividere una grande opera d’arte.

Come tutti i capolavori che si rispettino riflette potenti sensazioni e profondi sentimenti.

Penso sia tra le più belle vie “religiose” d’Italia, da un lato la collina che sale e che si arrampica fino al Santuario francescano di Santa Margherita, dall’altro il profondo orizzonte celeste del cielo e l’impareggiabile panorama sottostante della Val di Chiana e del Lago Trasimeno. Le sue edicole in pietra serena sono decorate a mosaico e come in piccoli teatrini rappresentano la più drammatica delle trame: la storia della tortura e della morte di un uomo, ma il racconto, diversamente da tutti gli altri fatti di violenza, si evolve in un lieto fine meraviglioso. L’uomo, quell’Uomo risorge perché Dio.

Il Severini sa esprimere un altro messaggio importantissimo per la religione cristiana: il Signore offre a tutti gli uomini di risorgere dopo la loro morte nella sua Luce, proprio perché uomini.

L’artista ha infuso un’anima alla pietra serena delle sue edicole ed ai tasselli colorati che compongono i suoi mosaici. E’ un percorso interiore che mi commuove sempre e mentre, passeggiando, raccolgo una foglia per terra e ne studio ammirata il disegno, poi sorridendo per le tante meraviglie, rivolgo lo sguardo in cielo ed auguro la Buona Pasqua a tutte le persone che viaggiano sull’aereo supersonico che sfreccia veloce sopra il cielo di Cortona.  

Roberta Ramacciotti

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