“Opera Gala” Cronaca della Serata in Piazza Signorelli del Tuscan Sun Festival

“Opera Gala” Cronaca della Serata in Piazza Signorelli del Tuscan Sun Festival

Pomeriggio della domenica 9 agosto 2009: sulla Città di Cortona si è scatenato un vero temporale con tanto di tuoni, lampi e fulmini! Ma niente paura per chi ha comprato il biglietto per la serata sotto le stelle, perché Zeus, in arte Barret Wissman, ha tutto sotto controllo. Infatti dall’Olimpo del Teatro Signorelli, sta dando le ultime direttive insieme alla sua Dea Nina Kotova per l’ultima esibizione della 7° edizione del Tuscan Sun Festival.

Non menzionerò le fasi e le azioni che hanno determinato il successo indiscusso degli organizzatori e degli artisti che saranno sul palco questa sera, internet è testimone di articoli pieni di dettagli tecnici sui loro percorsi professionali con i riconoscimenti accademici ottenuti. Desidero soffermarmi invece sullo stato d’animo che questi eventi suscitano sugli ascoltatori, sull’energia che risvegliano in ognuno di noi.

Sono ancora a casa ed ormai sono agli ultimi “tocchi” per la serata. Indosso un elegante abito lungo beige, le perle, ma ho ancora il bigodino fra i capelli e le pantofolone con la macchia d’olio, ormai sbiadita. Sono di fronte alla scelta delle scarpe, sorrido perché la mia caviglia segue il ritmo del mio immaginario metronomo: sì con queste seguirò più libera il ritmo! Esco, il vicolo è deserto, i lastricati di pietra sono quasi tutti asciutti, appena giro l’angolo incontro delle signore elegantissime, verranno con me fino all’ingresso del Concerto nella Piazza Signorelli.

Passeggio nello spazio riservato alla platea mi sento una regina, ho voluto partecipare anch’io con solennità alla cerimonia teatrale. Mi sembra d’interpretare un personaggio di una fiction televisiva tanto tutto è perfetto e mondano.

Ma io sono vera come tutte le persone che mi circondano. Sopra di noi il Maschio del Palazzo del Comune è incorniciato da un cielo stellato, limpido ed indimenticabile come solo la Toscana può regalare.

Il posto è stracolmo di gente, non tutte hanno osservato l’eleganza tradizionale che si dedica solitamente per questi eventi, ma tutti sfoggiano, attraverso i loro sguardi luminosi, l’autentica aspettativa per come i cantanti, l’orchestra ed il suo direttore interpreteranno le sublimi note delle arie d’opera di Mozart, Verdi, Catalani, Donizetti, Mascagni e Puccini

Donne e uomini di tutte le nazioni, di tutte le età che nella vita di tutti i giorni, svolgono le più varie e diverse attività e che sono qui, ora, uniti da due fattori: l’amore per la musica e quello per la Città di Cortona.

Con questa serata si chiude una settimana piena di eventi e di partecipazione e che ci vede qui riuniti all’apice degli incontri.

Inizia il concerto sono in terza fila e le mie orecchie si splalancano più dei miei occhi.

Ascolto. Sono italiana, figlia d’artista e cresciuta nel Teatro Lirico dell’Opera di Roma: l’Overture, le Arie, l’Intermezzo…. mi fanno sentire a casa.

Avverto la generosità degli artisti, sono cittadini del mondo. Intravedo, in alcuni di loro, la maestà che esprimono nella storia delle loro persone, immagino che “ricordi di bambini” gli appaino qualvolta, sfuggenti nelle loro menti, mentre si esibiscono nelle singole rappresentazioni, nei momenti di sforzo o maggiore esaltazione.

Intuisco il loro intimo grido di vittoria per aver intonato un difficile vocalizzo, come avverto il doloroso rammarico per una “stecca”.

Vivono sul palco la sensazione di essere riusciti a vincere il diritto di esistere da protagonisti della storia della musica e questo, è più di un semplice scopo di vita.

Il pubblico è generoso, noi italiani siamo in minoranza.

Ma quello che più mi colpisce è la partecipazione degli stranieri per come si lasciano andare, forse solo perché sono in vacanza lontani dalle loro quotidiane preoccupazioni? Oppure perché stanno bene con noi in Toscana?

Ammiro come partecipino passionalmente con gli applausi. Tutto questo ci fa guadagnare 4 bis.

Oramai sto solo rileggendo l’articolo, sono le tre di notte, ed ancora avverto le vibrazioni nello stomaco e le immagini che ho evocato ascoltando le armonie liriche, non abbandonano ancora i miei occhi e la mia mente.

Ho lo spinello incorporato, con me non guadagnano di certo gli spacciatori, tanto riesco a volare!

Non sbadiglio, il sonno non vuole apparire, forse ho paura che la regina dei sogni mi rubi tutti i miei bei pensieri. E’ stata una bella festa per Cortona.

Sicuramente il prossimo inverno, nella vita di tutti i giorni, in uno squallido momento in ufficio, mentre prenderò le direttive dal mio capo, rievocherò la felicità provata in questa serata, magari mi scapperà un sorriso per la vacanza mentale che porterò ancora dentro di me, ed il mio capo, ignaro, penserà che gli sto sorridendo!

A chi ha sognato con me, regalo un bacio.

Roberta Ramacciotti

Pubblicato giornale L’Etruria 31.08.2009

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