IL TEATRO A.D. 2022
Cosa rappresenta il Teatro nell’Anno Domini 2022?
Tutto!
Sicuramente l’indispensabile benzina per alimentare la parte più nobile della vita dell’Uomo sulla Terra, perché solamente la più antica e sofisticata espressione dei racconti e dei pensieri tramandata dai saggi e dagli scrittori e commediografi fino ai tempi moderni, ci consente di non perdere la rotta positiva a noi destinata.
Per l’Uomo il Teatro è Critica, è un suo luogo sacro, la sua Chiesa Universale.
Dunque quanto è importante difendere la sua esistenza e quanto siamo disposti a lottare per la sua tutela?
E’ una domanda stimolante da rivolgere ad una mente libera e sensibile allo sviluppo dell’intelligenza, mentre risulta scomoda e pericolosa da porre ad un oscurantista che ha come obiettivo limitare gli orizzonti dell’Umanità.
Dunque il Teatro è anche Progresso!
Quando ammiriamo al MAEC le scene elleniche dipinte sui vasi e i frammenti datati VI sec. A.C ci accorgiamo che già allora l’Uomo sentiva il bisogno di rappresentare composizioni teatrali colme di significato. C’è un frammento conservato nel museo di un’anfora attica, databile al primo quarto del VI sec. a.C., (rinvenuto nel Tumulo II° del Sodo presso Cortona) che ritrae in soli pochi centimetri una complessa storia di 4 personaggi: Atena e Zeus testimoni della vittoria di Herakles su Kyknos. Figure che si accompagnano, sovrappongono, si combattono e sconfiggono. Possiamo ammirare che già nel VI sec. A.C. oltre la bellezza dell’immagine (sono dipinti persino i dettagli delle trame delle stoffe) c’era la capacità di studiare una complessa regia dove la sintesi non penalizzava un articolato racconto ma lo enfatizzava.
Sublimi e colti artisti!
Dunque un vaso, un piatto riportavano “scatti fotografici” di un vivere quotidiano, domestico e lussuoso, sereno quanto a volte drammatico e all’Uomo è sempre piaciuto: raccontarsi!
E’ un modo per conoscersi di più, un po’ come uno sportivo che si studia attraverso un video che lo ritrae, lo fanno anche un attore, un manager, può essere utile per correggersi e migliorarsi.
Dal VI sec. a.C. nel mondo Occidentale si svelava in Grecia anche il genere teatrale. Sono le prime tragedie scritte in versi da: Eschilo, Sofocle e Euripide insieme alle commedie di Aristofane e Menandro.
Narrano le mitiche storie degli dei che sorprendentemente ancor oggi risultano essere attuali per i sentimenti più intimi dell’umanità. Sembra che l’esistenza dell’Uomo sulla Terra sia caratterizzata dal perpetuarsi del Buono e del Cattivo, della Luce e dell’Ombra, del Brutto e del Bello come della Felicità e della Drammaticità.
Questo è un aspetto veramente interessante, quanto scientifico e, se fossi un antropologo come uno psicologo o uno psichiatra, terrei in seria considerazione certi aspetti di molte narrazioni.
In verità si studiano e molto.
Il Teatro dunque è Storia, ma è soprattutto Ricerca nell’Anima dell’Uomo e della Donna, è espressione di Bellezza, di Conforto e di Commemorazione.
Non voglio lanciare un pensiero pubblicitario solo a favore della stagione teatrale del Signorelli di Cortona di cui attendo con piacere l’inizio, in verità desidero farlo nei confronti di tutti i teatri italiani che sono finalmente di nuovo al lavoro. Dopo le chiusure forzate purtroppo a causa della pandemia, sono pronti ad accogliere gli spettatori e le loro critiche.
Il Signorelli di Cortona ha presentato un programma che non ha nulla da invidiare ai principali palcoscenici dei capoluoghi italiani. Senza fare nomi posso evidenziare che sarà rivolto ai giovanissimi e non, agli appassionati del classico, e alla divertente commedia, alla buona musica e non mancherà il balletto.
Ci aspettano dei bellissimi appuntamenti e sarebbe un peccato mancarli.
Più degli Uomini Antichi, l’Uomo Tecnologico (noi!) ha necessità di ricordarsi che nelle proprie vene scorre del sangue liquido e rosso e non i cavi per della fibra.
Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®