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Febbraio, 2024

Feb 23

2024

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OZPETEK a CORTONA

Nella mia solita passeggiata mattutina a Cortona nel giorno relativo al mio abbonamento per la stagione teatrale al Signorelli, tra le altre cose rivelatasi quest’anno veramente interessante, incontro immancabilmente, all’altezza della Chiesa di San Domenico, gli attori della Compagnia appena sbarcati in paese che si godono il panorama della Val Di Chiana.

Con cordialità ma senza essere troppo invadente li saluto sempre.

Questa volta avevo di fronte l’attrice turca Serra Yilmaz la musa del cineasta Ferzan Ozpetek, un vero e proprio brand per il suo Maestro, del resto in serata avrebbe recitato nell’ultima trasposizione di “Magnifica Presenza” un film del 2012 firmata dal regista pluripremiato. Ricordo solo alcuni suoi premi prestigiosi come il David di Donatello, Nastri d’Argento, CiaK e Globi d’Oro.

Come per “Mine Vacanti” Ozpetek porta in teatro un altro successo cinematografico e stavolta con otto attori nei ruoli di 11 personaggi: Serra Yilmaz (Lea) un’istituzione per il regista, Tosca D’Aquino (Maria) sempre un’ottima presenza di scena e una sicurezza per l’intero cast, Federico Cesari (Pietro) un meritatissimo ruolo da protagonista, Toni Fornari un Simpatico “(Ambrogio)”, Luciano Scarpa (Filippo/Antonio) brillante veramente brillante, Sara Bosi (Elena) una giovane brava attrice, laureata nel 2005 in Biotecnologie Agrarie e Vegetali presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Bologna (vedremo quale delle due carriera la sceglierà!), Tina Agrippino (Gea/Livia) e Fabio Zarrella (Massimo/Luca) affidabili sul palcoscenico in qualsiasi situazione.

Avevo molte aspettative su questo lavoro perché sono una fan di Ferzan Ozpetek Artista Uomo/Donna che scrive libri oltre a far cinema e teatro dalle trame che si intrecciano fra fantasia e realtà … In lui trovo sempre originalità nei racconti, profondità e semplicità, fotografa spaccati di un quotidiano che narrati da altri apparirebbero persino banali, mentre lui scava a fondo e porta alla luce verità affascinanti, drammatiche, complicate e disarmanti ma lo spettatore ne rimane sempre catturato perché racconta la Vita, quella Vita che lui spera non sia mai Sprecata.

Ozpetek stesso sceglie i suoi attori che presentano essi stessi uno spessore culturale di alto profilo. La Serra Yilmaz è laureata in psicologia e nel 2006 è stata l’interprete ufficiale durante la visita di Papa Benedetto XVI in Turchia mentre il protagonista Pietro, l’attore Federico Cesari che nel 2023 si è laureato in medicina, lo conosciamo già fanciullo nel ruolo di Andy nei “Cesaroni”.

A lui è affidata la trama teatrale svagante e nostalgica di un percorso di crescita personale, pauroso, intimo e sociale che si matura sul palcoscenico attraverso il “contatto con i fantasmi” in una Casa dove non sono altro che la voce delle sue esperienze dove la sua coscienza si fa domande e gli offre risposte.

In tutte le opere di Ozpetek le Case sono le vere protagoniste della rappresentazione e non vengono raccontate mai come gusci vuoti perché hanno sempre un’anima. In “Magnifica Presenza” la Casa Antica è una bellissima scenografia di Luigi Ferrigno dove il protagonista vuole andare a vivere staccandosi dalla convivenza con la cugina che rappresenta la Figura Femminile.

Pietro pensa di essere innamorato di un aiuto regista di tanto successo, tanto quanto volgare.

Lui è un pasticcere ma desidera diventare un attore di quelli bravi e l’abitazione raccoglie al suo interno tante vite passate di una compagnia teatrale tradita dalla loro protagonista che li denunciò ai Nazisti.

E’ proprio attraverso il contatto tra i fantasmi e il protagonista Pietro che si snoderanno più aspetti umani.

La Compagnia si rivela di ottimo livello e l’abilissimo Federico Cesari insieme ai “Fantasmi/Attori” “prende, impara e dirige” lezioni di recitazione …

Si rivelano per gli spettatori momenti di vera Bravura teatrale!

Nell’insieme un buon lavoro, anche se non mi hanno convinto alcune scene iniziali per la mancata raffinatezza dei testi di solito sempre curatissimi e colmi di pathos, come solo l’elegante e sensibile Ozpetec sa donare.

Noi donne abbiamo adorato la stupenda storia d’amore descritta nel suo ultimo film “Nuovo Olimpo”  perché Ozpetek non è mai superficiale e scontato.

L’Idea del film di “Magnifica presenza”, del 2012 con Elio Germano, nacque dopo una storia raccontatagli da un suo amico al quale negli anni “90 capitò di sentire delle presenze in casa .. seppe poi che durante l’ultima guerra il suo palazzo a Testaccio era stato bombardato e nella disperazione una mamma e la figlia s’erano buttate da una finestra …

Ferzan Ozpetek si nutre del visibile e dell’invisibile che ci vive intorno ma, molti lo scoprono solo attraverso le sue Opere dove temi come l’Omosessualità, il Nazismo e la Guerra non sono mai trattati come programmi di partito, perché le sue prospettive sono sempre inaspettatamente inusuali quanto autentiche. 

Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®

Feb 07

2024

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48 ORE a CORTONA

Una passeggiata a Cortona in gennaio è proprio diversa da una in qualsiasi altro periodo dell’anno.

Nella prima si apprezza la restituzione dei luoghi al tempo passato, le altre invece rappresentano tanta mondanità e il risanamento economico di molte famiglie del territorio.

Dunque in gennaio Cortona cade in un letargo di ferie forzate! Ma … non tutto dorme!

Arrivo di domenica e una volta aperte le persiane di casa e acceso il riscaldamento, esco e passeggio tra i vicoli, tanto in Ruga Piana i negozi sono per la maggior parte chiusi.

Scorgo e fotografo angoli nascosti che d’estate rimangono celati dalla moltitudine delle persone che li percorrono e poi il profumo dei camini accesi mi scalda subito il cuore. 

Scopro novità: in piazza i Molesini hanno chiuso l’attività del “Super Alimentari” ma apprendo anche che la bottega alimentari di Romina Spagnoletti che si trova vicino Porta Colonia su Via Dardano, sta ampliando l’attività. Bene! Ho sempre apprezzato la titolare perché ha sempre proposto prodotti di pastifici locali, prosciutti profumati, formaggi unici. Ha cura nel mantenere un profilo accogliente e familiare, ti fa sentire un po’ a casa nel suo negozio, ed è una cosa che mi piace perché penso che a Cortona ci siano molte persone sole ed anziane e per loro la Romina è un gentile punto di riferimento.

Allora aspettiamo con fiducia il restyling del suo negozio. E’ pur vero che viviamo nell’Era dei Supermercati, ma mi rendo conto che una bottega alimentari rappresenti un valore primario per la sopravvivenza indipendente di una piccola comunità. Insomma insieme alla Stazione dei Carabinieri, l’Ufficio Postale, il Benzinaio, la Farmacia … il negozio di Romina sono beni insostituibili per la vita che continua tra le piccole e antiche mura.

Nel freddo pomeriggio mi fermo in piazza della Repubblica, dove un artista di strada sta suonando e cantando De Gregori, Battisti, De André, John Lennon …..

E’ Simone Rocchi di Sinalunga conosciuto e apprezzato dalla piazza cortonese perché ha un modo semplice e diretto di esibirsi ma è altrettanto elegante e profondo.

BRAVO veramente BRAVO! Se fossi una proprietaria di un importante “Resort 5 Stelle” lo ingaggerei per delle serate. Non è un urlatore, è raffinato e la sua grande maestria lo rende disinvolto. Con leggerezza e grazia passa in rassegna canzoni indimenticabili di un vastissimo repertorio. In lui godiamo di un’ottima rappresentanza italiana di fronte agli stranieri che popolano Cortona, Simone Rocchi ci fa fare una gran bella figura!

Che momento Magico quel pomeriggio. Cortona avvolta dalla luce dell’imbrunire, la scalinata del Comune libera dalla disordinata presenza dei visitatori, solo pochi ascoltatori “ma buoni”, siamo comodamente seduti sulle panchine e solo qualche passante appare e scompare. Tutti sorridenti. Ero di spalle all’artista ed ho visto bimbi immaginare stupiti chissà cosa osservando le dita del chitarrista, ragazzi sorridere romantici ai sogni di baci ardenti, vecchi riprovare il brivido della vita, l’allegria negli occhi dei fanciulli, lo sfuggente sentimento di rimpianto di una donna …

La mattina del giorno dopo decido per una passeggiata al lago e mi regalo una fantastica colazione nel bar Vannelli di Camucia accompagnata dalla gentile barista che mi serve il caffè proprio nel “mio momento giusto” cioè quando ho finito di mangiare l’ultimo boccone della squisita tortina di riso e siccome la pasticceria Banchelli a Cortona ha chiuso, mi faccio imbustare anche una gustosa pasta di mele. 

Insomma questa è la mia difficile vita da pensionata! L’esperienza mi ha regalato la consapevolezza di godere delle cose più semplici e non me ne lascio sfuggire alcuna!

Però poi la nebbia che sale dal lago mi riporta velocemente a Cortona perché lì splende il sole!

Allora mi compro un quotidiano e nella panchina del pensionato (così ribattezzata da mio marito) mi godo dall’alto la Val di Chiana ovattata e il cielo azzurro cortonese.

Nel pomeriggio la passeggiata al Parterre mi restituisce sempre l’anima perché passo, dopo passo, metto ordine nei miei pensieri.

Incontro Amici e scatto un po’ di foto alla fontana.

Poi l’incontro casuale con l’attore Claudio Bisio. “Allora stasera in teatro! ” e lui pronto a rispondermi con il sorriso e mi rivolge le nocche del suo pugno, per un saluto che accolgo.

“Speriamo bene!” mi risponde, mentre ci incrociamo e superiamo.

” Certo andrà tutto bene! Stasera scriverò un articolo!” rispondo.

Allora l’attore ha un’impercettibile indecisione, se fermarsi o proseguire, del resto noi giornalisti siamo miele per una buona recensione … ma oramai anch’io mi sono già allontanata!

Teatro Signorelli ore 21.00. Sold out, improvvisamente Cortona si popola.

“La mia vita raccontata male” dai testi di Francesco Piccolo, interpretati magnificamente da Claudio Bisio con la regia di Giorgio Gallione si è rivelata quella stessa sera un Gran Successo.

Non mi perdo mai il piacere di scrivere con il cuore in libertà sullo spettacolo che merita veramente di essere goduto dal pubblico per l’originale e profonda sceneggiatura scritta con molta cura dove la bravura di Claudio Bisio si svela nel più profondo dei dettagli recitativi.

Bisio interpreta l’Allegro, l’Ironico, il Melanconico, l’Incompreso, l’Infatuato, lo Sfuggente, lo Sfigato, ‘Ingenuo, l’Innamorato, l’Insicuro … e’ completamente a suo agio sul palco, è un animale da palcoscenico!

Il titolo è la miglior sintesi del racconto. Le scenografie, le luci e l’accompagnamento musicale sono il buon completamento di un ottimo lavoro e poi c’è la “Chicca alla Zelig” regalata dall’attore a fine spettacolo che dona alla sala una piccola felicità inaspettata.

Insomma con un sorriso sulle labbra mi addormento sotto le travi cinquecentesche della mia casetta di Cortona.

Sono solo “48 ore a Cortona”, belle intense, per me felici e spontanee.

Al mattino seguente riparto per Roma.

Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®