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Maggio, 2023

Mag 31

2023

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EntitA’ Social

Cortona, Roma, New York, Milano, Parigi, Reggio Calabria, Lisbona … oramai è diffuso il costume che una persona possa esser studiata ed esaminata in base ai post che pubblica sui Social.

Forse ci si fa un’idea!

La vita del soggetto che attrae viene presa in esame e in certi casi, persino invidiata per le foto dei viaggi che posta, per il vestiario che indossa, per gli scorci eleganti di quella che potrebbe sembrare la sua abitazione, persino le frequentazioni con gente famosa documentate dai selfie sono sottoposte da accurate analisi.

Quanto di sbagliato può esserci nell’usare questi fattori per conoscere realmente una persona!

Pensate che quando lavoravo per una grossa azienda, spesso dovevo svolgere dei sopralluoghi fuori dalla mia postazione, allora mi divertivo a confondere i miei interessi in Rete lasciando aperte sul mio pc le più improbabili ricerche: dalla sostanza chimica, al gancio per ferrate, dal bisturi, al trasporto animali … creavo quella “Sana Confusione”.

Ora è difficile perché siamo ascoltati dai Sistemi h24.00.

Ma tornando alla nostra semplice vita di navigatori internet il mio pensiero si rivolge a quegli individui che pensano di tessere le amicizie senza guardare l’altro negli occhi, senza ascoltarne la voce e presupponendo di giudicarne anche l’umanità.

Per esperienza ho constatato che si possono ingannare persino gli amici più stretti, pubblicando ammalianti fotografie di paesaggi, affascinanti lavori grafici ed articoli interessanti, passando quindi per la persona più ricca e spensierata del mondo, quando nella realtà stavo forse vivendo il momento più buio della mia esistenza.

Se lo si vuole veramente, nulla può trapelare del tuo più intimo nella Rete e questo è Un Bene. Un Male se tra gli “amici veri” si trasferiscono in Rete i Gesti che hanno coltivato i loro rapporti profondi pensando che sia naturale. La Rete non è affidabile per coltivare i sentimenti perché nelle sue vene scorrono solo fibre sintetiche.

Attenzione alla superficialità e all’inganno sentimentale che ci restituiscono i Social!

Mia figlia come montatrice video mi ha fatto conoscere come si può trasformare una foto di una bellissima città come Firenze in una metropoli bombardata e fumante. Ed è solo un piccolo esempio tra una miriade di possibilità riguardo le deviazioni dalla realtà.

Sempre in Rete si possono contattare movimenti politici inesistenti, gruppi di volontari finti, datori di lavoro che regalano truffe, finte comitive di amici … tutto di più falso che la fantasia malata dell’uomo può creare.

La cosa sconvolgente è quando si modificano i rapporti “in peggio” tra quelle persone che si sono conosciute e frequentate felicemente da sempre. Non è certo che lo scambio di Amicizia arricchisca i rapporti tra conoscenti perché i Social creano vari piani teatrali dove non si conoscono le quinte e ancor meno la platee :“Ha messo mi piace a te e a me no!.. Hai visto che ha dato l’amicizia a quella!.. Attenta ha messo un like a quello di destra!.. Occhio questa è contro la Corruzione!.. Vedi conosce quel cantante e non me lo presenta!…“

Solo Inganni su Inganni, mentre i veri autentici rapporti umani si dissaldano e inceneriscono.

Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®

Mag 20

2023

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Factory DARDANO 44

Cortona è in fermento!

Il Signorelli e i Re dell’Antico Egitto sono stati lucidati per splendere sotto il Sole della Toscana!

“Cortona in Fiore” la veste di colorata eleganza e il Gruppo Storico della Città di Cortona svolge egregiamente il lavoro di perpetuare la tradizione medioevale che crea unità fra i Terzieri.

Anche la Compagnia del Piccolo Teatro della Città di Cortona ha messo in campo diverse iniziative ed anche un nuovo spettacolo con la regia di Vito Amedeo Cozzi Lepri, pensate che è stato ideato in chat durante la pandemia.

Ma sarà il Festival del Fumetto l’evento che avrà più successo perché seminerà nel futuro attraverso le nuove generazioni.

In questo contesto, dove è previsto il flusso di un vorace turismo mordi e fuggi, la ormai esigua comunità cortonese faticherà a custodire la sua moderna identità.

Ottimo investire sugli Etruschi come sul Severini e tutte le altre egregie figure storiche conservate nel DNA dei Cortonesi ma nulla sarebbe potuto accadere se intorno a questi Personaggi non ci fosse stata al tempo la classe contadina, i cocciai, i falegnami, gli agricoltori, gli allevatori, i mugnai, i commercianti, i notai, i giudici, i medici …..

Allora e come Ora, a tutela di quanto affermato, mi piace ricordare quello che scrissi già nel 2020 dell’iniziativa di Aldo Calussi di fondare la Factory “Dardano 44”.

Eravamo in “piena pandemia” e tutti i contatti tra le persone erano veramente limitati ma quando un’idea è buona e la comunità ne ha veramente necessità, nulla può fermare il suo sviluppo.

All’inizio nella Factory Dardano 44 le persone si potevano riunire per poter dipingere in libertà, ora possono anche assistere e partecipare a conferenze su argomenti che spaziano dalla pittura di corte, alla lirica, alla storia di un uomo come Berlinguer, ai grandi maestri del Rinascimento, ascoltare di cambiamenti climatici come di apprendere di arte, musica e spettacolo senza tralasciare il sentire politico delle situazioni.

Aldo Calussi è un uomo che sa amministrare la sua grande cultura tanto da metterla al servizio dei suoi amici e “vicini di casa”.

Per “l’abitudinaria” Cortona ha la capacità manageriale di organizzare eventi dai temi insoliti che incuriosiscono sempre più partecipanti e, proprio questo aspetto, restituisce il Successo!

Ha saputo creare un vero e proprio Polmone di Ossigeno per Cortona e per tutte quelle persone che sentono la necessità di vivere in campagna, senza però doversi staccare da un sentire metropolitano.

Oggi si può essere Cittadini del Mondo anche trascorrendo la propria quotidianità in un piccolo centro grazie ad internet e il laboratorio di Aldo Calussi è un nucleo di vari interessi in forte espansione. E poi è bello lavorare insieme e confrontarsi, ci si arricchisce anche dei tesori dell’altro senza temere di impoverirsi, perché quello che potrà “uscir fuori” sarà un Mondo Nuovo: il Nostro! … E Cortona, avrà salda la sua stabile e affidabile comunità che negli anni ha trasformato il suo DNA perché compresa di Laziali, Lombardi, Emiliani, Abruzzesi e Campani …

Siamo gente che la ama e che non la abbandonerà d’inverno quando la “comunità liquida dei turisti delle belle stagioni” non scorrerà più nei vicoli.

Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®

Mag 13

2023

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Giulia Tanganelli Amore per i Cani

Chi è Giulia Tanganelli?

Una splendida giovane donna moderna che vive lavorando come Istruttrice di Agility Dog. Nell’antico borgo del Sodo, in un bel giardino di proprietà dei nonni, ha attrezzato un percorso per addestrare i cani domestici di tutte le razze e le taglie.

Giulia Tanganelli, attraverso studiati metodi adattati all’istinto e al carattere delle varie specie canine e perché no, anche in considerazione della personalità dei loro padroni, svolge una sapiente istruzione verso questi soggetti per ottenere il 100×100 di armonia e intesa fra i due soggetti.

Questi animali, sotto la sua attenta guida, sviluppano e amplificano le loro reazioni istintive conformandole il più possibile al ragionamento umano.

Il rapporto tra il padrone e il proprio cane migliora ed è certo l’uomo a trarne un enorme vantaggio. In casa si vive in armonia e sicurezza.

Giulia è sempre stata nel mondo della cinofilia, la sua passione l’ha ereditata dai nonni materni e a 6 anni con i suoi genitori partecipava alle esposizioni canine. Poi a 7 anni ha assistito ad una dimostrazione di Agility Dog e da quel momento la sua vita si è plasmata intorno a questo sport. E’ stata membro della squadra italiana under 18 agli europei per 6 anni consecutivi, girando l’Europa con i suoi cani.

A16 anni è divenuta Campionessa Italiana. A 18 era tra le più giovani educatrici cinofile in Italia.

Il suo obiettivo è mettere in comunicazione le persone con il proprio cane, creare la loro speciale connessione. La disciplina dell’Agility Dog offre il salto di qualità per migliorare il rapporto umano-cane. Il suo metodo è vincente e lo conferma quando nel 2022 una sua allieva con il proprio cane sono riusciti ad arrivare Terzi al Mondiale Under 18 di questa disciplina.

Il percorso in gara si svolge nella continua comunicazione pulita e limpida tra il padrone e il cane, pochi gesti accurati come un piccolo piegamento sulle ginocchia, o sussurrati comandi vocali.

Nella performance solo l’uomo e il suo cane, esistono il loro affetto, la loro intesa.

Il sogno per l’Uomo Moderno consiste nel veder trasformata la propria passione in lavoro, lei ci è riuscita!

Di Giulia Tanganelli ci si può fidare!

Stiamo diventando una Società formata prevalentemente da “grandi età”, spesso si rimane soli negli ultimi anni e l’amore vigile di un cane educato può aiutare, in più si esercita un’ottima palestra per la mente, si allena la memoria e si è “costretti” a delle sane passeggiate!

Molte volte attraverso il comportamento con il proprio animale, uomini e donne adulti si riscoprono.

In famiglia si percepiscono dei disagi nel proprio figlio? Forse è solo un carattere difficile e probabilmente è solo incompreso. Dunque far nascere un amore e una responsabilità tra il fanciullo e il suo cane, guidati da Giulia, può determinare in positivo il futuro di un’esistenza.

E’ vita all’aria aperta, è comunicazione, è socialità.

Per il cane fare attività vuol dire essere sano e soprattutto cambia il suo modo di pensare perché quello che segue questa disciplina viene abituato a ragionare, tanto che per questo, quando ha un problema fuori dal contesto sportivo, è abituato lo stesso a risolverlo.

L’animale in casa diviene una compagnia utile oltre che affettuosa. I benefici però non finiscono qui perché per il padrone si presenta l’occasione per migliorarsi nella comunicazione essendo un processo che si compie in due.

Tutti possono rivolgersi per un consiglio a Giulia Tanganelli per migliorare il rapporto con il proprio cane ed anche quelli che lo desidererebbero averlo. (si può contattare attraverso profili Instagram e Facebook Gold Dogs oppure via e.mail golddogstrainer@gmail.com). A volte si adottano cani già grandi che hanno avuto un passato doloroso, è un atto meraviglioso, ma spesso difficile perché sono bestiole che spesso hanno subito traumi ed allora è necessario adottare metodi specifici che migliorano la vita di entrambi.

Ho aperto una finestra su di un mondo per me sconosciuto e si è presentato un meraviglioso panorama.

Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®

Mag 13

2023

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EGITTO al MAEC di CORTONA

Ero ancora sull’aereo, dopo l’atterraggio di ritorno dal Cairo che come mi ricollego con internet, leggo in arrivo un messaggio sul mio cellulare dell’inaugurazione del nuovo allestimento della collezione Egizia del MAEC.

“ Nooooo non ci posso credereeeee !!!!” E’ una felicità!

Sarebbe stato impossibile solo immaginare una coincidenza del genere, forse ho dalla mia parte tutte le anime antiche egizie perché sanno che renderò onore e farò buon uso degli scatti fotografici che ho raccolto nelle Tombe. Custodirò per sempre la commozione che ho provato quando ho intravisto le piramidi tra i palazzi nel traffico caotico di Giza.

Per un’appassionata come la sottoscritta della Storia dell’Uomo sulla Terra, poter conoscere di persona i luoghi di provenienza dei reperti egizi conservati nel museo di Cortona che visito spesso, mi darà la possibilità di poterli raffigurare realmente nei templi e nelle tombe della loro terra di origine. Mi divertirò a studiarli e catalogarli con l’aiuto della mia documentazione fotografica, diversamente ho a disposizione altre 12 raccolte dei miei fantastici compagni di viaggio!

Nell’area del Gran Cairo a Giza, proprio nelle vicinanze della Grande Piramide di Cheope 2.550 a.C. è ancora in allestimento il nuovo Grand Egyptian Museum, peccato non averlo visitato! però non abbiamo mancato la maschera d’oro e il sarcofago del Faraone Tutankamon con tutto il suo corredo conservati nel vecchio museo del Cairo. Km e Km di reperti di varia rilevanza.

Allora sarà proprio interessante osservare come il MAEC avrà disposto le sue preziose mummie insieme ai loro arredi.

Ma una cosa ho compreso sopra qualsiasi altra: senza il Nilo e il suo fertile limo, non sarebbe esistito l’Egitto con le sue affascinanti Antiche Civiltà.

Diversamente solo sabbia e roccia. Magari il MAEC nelle sale avrà dedicato degli schermi con foto del Nilo e del Deserto!

Erodoto (V sec a.C.) definì l’Egitto “un dono del Nilo”, del resto oltre che nelle oasi, solo lungo la valle e il delta del fiume sono possibili gli insediamenti umani.

Il giallo del deserto, le piramidi naturali di roccia vulcanica di tutte le dimensioni che interrompono l’orizzontalità dell’arida pianura, dove un cespuglio è osservato come un miracolo della natura, accompagnano l’essere umano per spazi sconfinati e solamente il miraggio azzurro del colore dell’acqua più chiara, fenomeno da noi conosciuto come Fata Morgana e il contrasto del verde acceso delle piante di una rara oasi, brillano più delle sfaccettature di un diamante.  Nella Storia questi elementi hanno scortato lo sbocciare e fiorire della Civiltà Egizia.

Solo immedesimandosi attraverso l’Amore, il Timore e il Fascino che gli abitanti di questa terra rivolgevano anticamente ai loro luoghi natii si può iniziare a decifrare l’Egitto.

I pensieri e le strategie dei Re, delle Regine e dei Sacerdoti si evolvevano attraverso migliaia di secoli ed è stupefacente scoprire quanto fossero colti e sofisticati già nel 2.700 a.C.

Ho respirato la vastità del deserto, e sentito sulla pelle i raggi infuocati del sole, come il freddo della notte ai confini del Sudan, da dove in questi giorni si rifugiano persone drammaticamente colpite e spaventate dalla guerra. Ed è proprio nella regione desertica del governatorato di Assuan, bagnata solo in epoca moderna del lago di Nasser, si ammirano il Tempio di Abu Simbel 1.200 sec a.C. del Re Ramses II e quello della sua amata Regina Consorte Nefertari. L’imponenza del sito e il potente messaggio rilasciato dalla statua di Ramses II che si voleva elevare allo stato di un Dio, spiega le faraoniche strategie per staccarsi dall’influenza dell’antica casta sacerdotale, come la sua volontà di assoggettare il popolo e spaventare i suoi nemici del vicino confine. (Il sito archeologico, immerso nella sabbia, fu scoperto il 22 marzo 1813 dallo svizzero Johann Ludwig Burckhardt e fu violato per la prima volta il 4 agosto 1871 dall’archeologo italiano Giovanni Battista Belzoni.)

Nel 1960 il presidente egiziano Gamal Ad bel-Nasser decise l’inizio dei lavori per la costruzione della grande Diga di Assuan, rivelata oggi indispensabile per la sopravvivenza e lo sviluppo del Paese. Grazie all’intervento dell’UNESCO 113 paesi si attivarono per inviare uomini, denaro e tecnologia per salvare il monumento che fu trasportato a pochi metri dal suo posto originale. Quando l’Arte Unisce in Pace!

La riuscita è sensazionale! Lo stesso Faraone non avrebbe potuto immaginare che il suo tempio si rispecchiasse nel futuro su di una platea di acqua di tale portata.

Questo piccolo accenno, per invitarvi a guardare con occhio attento persino le piccole barche colorate, conservate nelle teche del MAEC, perché non sono solo dei raffinati oggetti sacri, ma delle vere e proprie testimonianze della storia delle prime navigazioni nel Mondo.

In Egitto il vento dominante è sempre giunto dal Nord quindi riuscivano a risalire persino l’impetuosa corrente del Nilo e se considerate che le più antiche raffigurazioni sulla roccia delle barche in papiro risalgono a 6.000 anni fa, possiamo immaginare quanto abbiano insegnato anche alla nautica moderna. (L’uso del legno è successivo, del resto alberi nel deserto non crescono!)

Dunque un popolo vissuto sul fiume e per il fiume!

Sia per i Poveri che per i Ricchi le tombe hanno rappresentato per gli antichi egizi l’altra casa, infatti oltre quella che possedevano nella vita terrena, già in vita costruivano “la seconda casa” e proprio per questo è facile leggere attraverso le pitture e le incisioni dei geroglifici, non solo le credenze religiose, ma i loro vari stili di vita, arte e mestieri.

Non basterebbe un’esistenza per raccontare un viaggio in Egitto ma ho un’intuizione che avremo ancora molto da scoprire al Cairo perché le tombe importanti sono ancora lì tutte sotto la sabbia. Le piramidi nella pianura di Giza sostituiscono quelle naturali delle montagne che invece dominano la Valle dei Re. 

Allora non posso che augurarvi un’interessante visita al MAEC che tra le collezioni egizie minori risulta essere la più importante e chissà se scopriremo anche noi dalla Toscana “Qualcosa di Nuovo dell’Antico Egitto”.

Sono opere che vanno “ascoltate” con attenzione e pazienza e se si riesce a penetrare nella loro vita le sorprese non mancheranno.

Roberta Ramacciotti blog www.cortonamore.it®