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Novembre, 2023

Nov 16

2023

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Orchestra Filarmonica Pugliese Una Realtà Internazionale

L’Orchestra Filarmonica Pugliese nasce nel 2013 dalla volontà di un gruppo di musicisti da tempo attivi sul territorio che, aiutati dalla Regione Puglia, hanno costruito e promuovono un polo musicale dal carattere internazionale di altissima qualità musicale.

Molti insegnano al conservatorio, altri sono solisti, altri ancora partecipano saltuariamente a dei piccoli concerti, alcuni organizzano serate musicali nelle indimenticabili quanto belle e accoglienti masserie pugliesi o in veri e propri castelli, dove giardini e ambienti monumentali raccolgono tra la “Bellezza” la cultura musicale.

Tutti diplomati al Conservatorio, tutti Maestri che vivono con una grande febbre “addosso” placabile solo attraverso il suono dei loro strumenti. Sono uomini e donne che Oggi hanno sempre più difficoltà a mantenersi con il lavoro musicale.

Sono figlia d’arte e conosco quante spaghettate “aglio olio e peperoncino” in casa hanno ospitato mirabili Professori e Maestri di quartetti d’archi o di piccole e grandi orchestre. I musicisti sono persone generose che provano tante ore al giorno per mantenere una buona qualità del suono.

Tanti sacrifici tutti in “sordina”!

Queste premesse per spiegare il grande dispiacere che ho provato quando ho assistito al concerto che l’Orchestra Filarmonica Pugliese ha eseguito il 9 novembre scorso nel Teatro Signorelli.

Un’esibizione di altissimo livello, perfetta ma, purtroppo, ad assistere solo poche persone.

Teatro semi vuoto, ordini di palchi deserti come testimoniato dalla foto che pubblico.

Peccato perché neppure due sere prima lo spettacolo “Travolti Da Un Insolito Destino nell’Azzurro Mare D’Agosto” recitato dai bravi Euridice Axen e Giuseppe Zeno aveva fatto registrare un Sold Out, per altro meritatissimo.

Vero che la Lina Wertmuller ha scritto un piccolo capolavoro ma Mozart e Rachmaninov non sono proprio gli ultimi arrivati!

Eppure si deve prender atto che siamo sempre meno colti, più stressati e non abbiamo più la capacità di comprendere quanto possa far bene all’anima l’ascolto di una buona musica.

La musica, a volte, “sballa!”

Al piano il Maestro Raffaele D’Angelo, accompagnato dagli orchestrali diretti da Gudni Emilsson hanno eseguito di Wolfgang Amadeus Mozart sia l’Overture delle Nozze di Figaro che il concerto in “la maggiore kv 488”, mentre la seconda parte della serata ha visto al piano la Maestra Shiran Wang, accompagnata sempre dagli orchestrali diretti però da Claude Villaret che hanno eseguito, di Sergej Rachmaninoff, il concerto nr.3in d minor op.30.

Con queste due opere il pubblico ha viaggiato nel tempo.

Consideriamo che nel 1786 l’allestimento viennese delle Nozze di Figaro, dai contenuti colmi di fermenti sociali, fu contrastato dal pubblico aristocratico mentre a Praga fu un immediato successo. Erano gli anni della Rivoluzione Francese 1789.

Con Sergej Rachmaninoff (Russia 1873/Stati Uniti (Beverly Hills) 1943) compositore, pianista e direttore entriamo in un mondo molto diverso.

Egli scrisse: “Io sono me stesso solo nella musica. La musica basta a una vita intera, ma una vita intera non basta alla musica”

Con Rachmaninoff respiriamo nelle sue composizioni il suo amore per la Russia, la sua patria natale che tanto e sempre rimpianse, del resto lui e la sua famiglia vi vivevano negli agi. Nelle note che scriveva si avvertono il dolore e la nostalgia che gli causò abbandonarla a causa della rivoluzione del 1917. All’epoca era già famoso nel mondo per i suoi successi e fu accolto negli Stati Uniti d’America dove proseguì la sua carriera ma il ritmo della vita moderna non gli era congeniale.

Il concerto nr.3 in d minor op.30 composto nel 1909 è tra i più famosi al mondo per l’enorme difficoltà esecutiva riservata al pianista, tanto da richiedere al solista una solidissima tecnica virtuosistica insieme a tanta resistenza. All’epoca Rachmaninoff era stato più volte in tournè nell’Occidente ma amava poco quella vita frenetica dettata dagli impegni concertistici. In quella che io penso sia la sua “Opera Summa” si avvertono le note “dei contrasti romantici” dedicati alla bellezza dei paesaggi russi contrapposti a quelli che evocano l’ansia che provava tra le città già colme di cemento quando si recava in tournée.

Il fascino compositivo dei pentagrammi dei vari strumenti dell’orchestra corrono come su binari paralleli insieme a quello predominante del pianoforte impegnato per tutta la durata del concerto.

Al riguardo esprimo i massimi complimenti alla pianista Shiran Wang per aver generosamente regalato un’esecuzione da 110 con la lode.

Aggiungo anche che l’orchestra presentava con tre violoncelliste ed il primo violino donna una marcata emancipazione femminile e in ultimo … ci dobbiamo riabituare a nutrire tutti i nostri 5 sensi con il Bello, credetemi è Bello! 

Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®

Nov 04

2023

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La “Resistenza” Oggi

Ho assistito recentemente a Roma ad un incontro letterario molto interessante organizzato dalla “Fondazione Circolo Fratelli Rosselli”. Veniva commemorato il ricordo dello scrittore e critico Aldo Rosselli a dieci anni dalla sua morte. Un creativo avanguardista che dagli anni ’60 ha seguito uno stile persino più sofisticato e colto dello stesso Artur Miller allora solo più “alla moda”.

Infatti è figlio di un’infanzia e di una formazione newyorkese vissuta per la forzata emigrazione a tre anni insieme alla mamma ebrea negli Stati Uniti dopo la tragica uccisione del padre Nello che insieme al fratello Carlo, furono assassinati mentre erano in esilio politico in Francia nel lontano 1937.

Furono fermati e fatti scendere dalla macchina da un gruppo della Cagoule, formazione eversiva della destra francese e uccisi. Successivamente la Storia confermerà che il regime fascista italiano fu il mandante dell’uccisione di queste due importanti figure che hanno lottato nella Resistenza per il Socialismo Liberale in Italia.

Mentre seguivo la presentazione curata dall’On.Valdo Spini Presidente della Fondazione nonché membro onorario dell’Accademia Etrusca di Cortona, mi chiedevo che valore avesse oggi “La Resistenza”.

Al tempo in Italia un vasto gruppo di Uomini e Donne hanno lottato, durante i due conflitti mondiali, contro un Regime e contro il Nazismo, con ogni mezzo, sia quello giornalistico, letterario fino a quello fisico, formando gruppi armati e mettendo a rischio le proprie vite e quelle dei familiari.

Combattevano per la Giustizia e per la Libertà due ingredienti indispensabili per una convivenza democratica fra i popoli.  

Recentemente prima dell’invasione dell’esercito Russo in Ucraina, ed Ora con l’attentato del 7 Ottobre del gruppo terroristico di Hamas che non ammette l’esistenza dello Stato d’Israele, “La Resistenza” era percepita come un fenomeno esercitato eroicamente nel passato da alcuni uomini e donne.

Un fenomeno da ricordare, da commemorare.

Se non ci fosse stata la lotta vinta per la Libertà dopo la Seconda Guerra Mondiale, forse non potrei scrivere oggi questo semplice articolo.

Il Mondo in un secolo si è totalmente trasformato da quando si combatteva in trincea, forse il nemico allora era più facilmente identificabile, oggi si nasconde dietro False Libertà e gli accadimenti antisemiti di questi giorni ci dimostrano che l’Odio è l’unica “questione che cresce” per il resto è un vivere in retromarcia o contrario alla natura umana.

In Italia ora Tempo di Pace, mi rendo conto però quanto possa essere necessario attivare una “Resistenza” oltre quella Nazionale verso problematiche Universali visti i repentini cambiamenti climatici che coinvolgono l’intero Globo. Certo il salto di argomento è repentino e forse ancor prima, persino assurdo!

Ma, mi Chiedo: chi sono i nemici dell’Acqua Potabile? Perché nel mondo ci sono popoli che lottano per la mancanza di acqua da bere.

Chi sono allora gli Amici della Plastica, i Nemici dei pesci nei mari? La contaminazione degli Oceani è un crimine verso tutte le specie viventi sulla Terra!

Papa Francesco ha citato nella sua ultima intervista su RAI UNO i grandi guadagni che le guerre offrono all’industria bellica, allora perché i proprietari delle industrie delle armi non investono nelle coltivazioni alimentari dei deserti?

Avrebbero armi comunque potenti come il grano e le arance ma perlomeno non uccidono!

Ho fatto solo degli esempi per attualizzare il valore nobilissimo della “Resistenza” spiegando che all’Umanità si stanno presentando insidiosamente altre forme dittatoriali!

Altri nemici si sono scoperti persino in internet, infatti delegare attraverso la Rete i Sistemi Amministrativi Governativi e quelli Bancari si sta rivelando per il mondo degli anziani, dei portatori di handicap e per la fascia più ignorante del Paese una Dittatura Digitale.

Potrei proseguire ma non voglio allontanarmi dal tema della “Resistenza” che deve porsi al servizio principalmente di un Miglioramento Culturale perché dove non si lavora in tal senso, si presentano solo il Degrado e la Violenza.

Dunque studiare la Storia e l’Esperienza vissuta nel Passato ci porta oggi a comprendere quanta importanza abbia per noi saper riconoscere per tempo un “Nemico”.

Lo stesso Valdo Spini, un uomo di cultura che ha amato sin da giovane la politica, ha sottolineato l’importanza che ha per la “Fondazione del Circolo Fratelli Rosselli” aggiornare ed attualizzare il racconto eroico delle vite dei fratelli Rosselli affinché possa arrivare un chiaro messaggio ai giovani studenti che spesso sono ospiti nei loro convegni: la “Resistenza” non è un Concetto Astratto ma fa parte di una sana e civile vita quotidiana ed è l’antidoto contro la brutalità e la sopraffazione.

Il nostro sistema di vita è complesso da capire ma non dobbiamo sottovalutare quanto l’azione singola di ogni uomo/donna possa contare.

In Italia siamo poco più di 59 milioni di persone allora immaginiamo, una singola azione civile al giorno compiuta da “59 milioni” di uomini e donne, rappresenterebbe uno Tsunami di Positività.

Le nostre Azioni sono registrate dai Governi e dai Mercati ovunque e dovunque attraverso il nostro consumismo, questo certamente ci “mette a nudo” di fronte al Sistema, ma potrebbe anche essere usato dal consumatore per “Resistere” e indirizzare nuove produzioni più eticamente accettabili.

E’ necessario dunque compiere una “Resistenza” Democratica e Pacifica.

Per tutti questi fattori è importante l’attività della Fondazione del Circolo dei Fratelli Rosselli che, attraverso la sede di Firenze e ultimamente quella aperta a Roma, svolge al giorno d’oggi un’attività di diffusione della conoscenza. Negli Eventi sono spesso invitate scolaresche a conoscere quei capitoli che a scuola non si riescono mai a studiare.

Per la Fondazione rendere viva la cultura della “Resistenza” è un faro che non deve abbandonare mai l’esistenza dell’Uomo Civile sulla Terra.

Roberta Ramacciotti blog www.cortonamore.it®