Pubblicato da Roberta Ramacciotti in News
Sono di fronte al mio foglio bianco, sento l’energia che mi esce incontenibile, ho voglia di lanciare un messaggio a Tutte le Donne, soprattutto a quelle che sono in difficoltà.
Molte
Donne, per le Donne, hanno combattuto tante battaglie e alcune sono state
vinte. Dobbiamo saperlo che finalmente possiamo farci rispettare!
E’
di grande esempio la legge sullo Stalking finalmente approvata nel 2009,
sostenuta dall’Onorevole Mara Carfagna, attuale Vice Presidente della Camera
dei Deputati, che trovò in Parlamento un consenso trasversale, nonostante le
feroci contrapposizioni. Allora l’on. Carfagna era un bravo e attento Ministro
per le Pari Opportunità che con umiltà studiò e accettò consigli e
collaborazioni senza distinzione di schieramento.
Poi
solo nel 2019, è stato approvato al Senato con 197 sì e 47 astenuti ma nessuno
contro, il “Codice Rosso” (legge a tutela delle vittime di violenza domestica e
di genere) approvato trasversalmente dal passato governo e sostenuto
dall’allora Ministro per la Pubblica Amministrazione l’Avv.Giulia Bongiorno e
il Ministro della Giustizia Bonafede il quale commentò “ora lo Stato dice ad
alta voce che le donne in Italia non si toccano”.
Le
Donne hanno ora la possibilità di denunciare e di avere assegnato un
provvedimento immediato di protezione che finalmente articola azioni e sanzioni
per i reati perseguiti, con severità ed efficacia.
Ma
attenzione sono sempre in agguato le minacce allo scardinamento di questa
fondamentale legge ed è necessario che il mondo femminile sappia dell’esistenza
di questi nuovi diritti per poterli difendere con ostinazione.
Chi
Aggredisce, Colpisce ed Uccide una Donna finalmente trova una giusta pena.
Certo
non ci consola, l’educazione al “rispetto” nei confronti delle donne dovremmo
ascoltarla fin da quando siamo piccoli!
I
pensieri sul mondo femminile mi frullano velocissimi! Volo nei tempi passati! Penso
alle antiche guaritrici azteche, ai graffiti egiziani di 3000 a.C. che
raccontano di donne regine, donne medico, donne scribi. Penso alla rispettata
emancipazione della donna etrusca. Poi l’Oscurantismo. L’Antica Grecia con il
ghetto del “gineceo” e l’Impero Romano non riconobbero mai uguali diritti per
gli uomini e le donne, tanto che il ruolo di quest’ultima fu sempre subordinato
a quello dell’uomo.
Poi l’Inquisizione fu una tra le tante strategie che contribuirono a piegare e annientare il mondo femminile che è stato invece sempre portatore di benessere per le comunità. Repressioni che spazzarono via sagge tradizioni millenarie di cura e di armonia della Famiglia Umana in relazione con la Natura e l’Universo. Il mondo maschilista tarpò le ali a quello femminile non permettendo per secoli di accedere al diritto di proprietà, a quello di ereditare, di dipingere, di recitare in teatro, di iscriversi nelle università, di studiare medicina, figurarsi di esercitarne la professione.
E’ di un mese fa la notizia che ha fatto il giro del mondo che tre scienziate italiane, Maria Rosaria Capobianchi, Concetta Castilletti e Francesca Colavita dell’INMI dello Spallanzani hanno isolato il coronavirus cinese.
E Questo è Quanto!
In moltissime società nel mondo persiste ancora la condizione di schiavitù per le donne.
Lotte,
lotte continue, estenuanti lotte per affermare ciò che è sotto gli occhi di
tutti: la Donna è preziosa e indispensabile come l’Uomo e deve poter godere
degli stessi pieni diritti.
Le
Costituzioni del cosiddetto “mondo occidentale” sanciscono quest’uguaglianza
con leggi inequivocabili ma nel “quotidiano” si fatica spesso a riconoscerle.
Mi
meravigliano i titoli dei tg che annunciano il continuo calo demografico delle
nascite nel Bel Paese. Vero! E’ in atto l’estinzione della “leonessa italiana”
ma le nostre giovani, pur addolorate, temono di desiderare un figlio perché non
si possono permettere un possibile licenziamento e non certo per egoismo come
ho ascoltato incredula in una trasmissione televisiva!
Si
vuole ridare slancio all’Italia e all’Europa? Proteggiamo e tuteliamo l’operato
della Donna.
Nel
secolo scorso qualche passo importante è stato fatto in politica, dal primo
voto delle donne nel 1945, ma l’Onorevole Nilde Iotti, eletta Primo Presidente
Donna della Camera dei Deputati nel 1979, rimarrebbe scandalizzata per i passi
indietro che sta subendo oggi il mondo dei diritti femminili.
E
non si parli di Crisi Economica!
La
Donna ha nel suo D.N.A. la capacità di ottimizzare anche le situazioni più
difficili.
Che
piaccia o no è l’Amministratore Delegato all’interno di tutte le famiglie che
sono come delle piccole aziende italiane.
Non
è un caso che Madre Natura le ha affidato la responsabilità della conservazione
della Specie Umana.
Donne
molto note come Rita Levi Montalcini, Nobel per la Medicina, l’astronauta
Samantha Cristoforetti, il Direttore Generale del CERN di Ginevra Fabiola
Gianotti sono figure eccellenti che dimostrano il valore e l’intelligenza
femminile; eppure alla donna sono offerti meno posti dirigenziali rispetto
all’uomo e con compensi inferiori mediamente del 33%.
Nel
lavoro, e nella vita privata la donna combatte per il riconoscimento del suo
rispetto.
Potrei
citare tante donne in Italia come Michelle Hunziker, Giulia Bongiorno, Anna
Foglietta, Mara Carfagna, Fiorella Mannoia, Giorgia Meloni, figure che mettono
a disposizione la loro visibilità per tutte le altre “donne comuni”.
Fuori
dai riflettori ci sono vite difficili come quella della mia amica Mirella,
portatrice di handicap che per raggiungere il posto dove lavora, compie una vera
e propria corsa ad ostacoli fra le barriere architettoniche della città eterna,
Martina Digital Specialist che in un mondo proiettato verso il digitale, trova
solo contratti a tempo determinato, Maria che con una laurea in matematica vive
con lo stipendio di stagista lavorando 10 ore al giorno, Mara, architetto, lava
le scale di un condominio per assicurarsi di pagare l’affitto quando l’agenzia
immobiliare dove lavora non le compensa lo stipendio e poi c’è Sara disperata che
ha appena ricevuto la lettera di licenziamento e nei suoi occhi vedo riflesso:
il Vuoto!
Donne
dallo sguardo diretto e gentile che non hanno però perso il coraggio di
“incontrare l’altro” e che sono disposte ad aiutarlo.
A
queste donne combattenti e potenti dedico i miei particolari Auguri di Buon 8
Marzo!
Roberta Ramacciotti blog www.cortonamore.it®
Foto di Roberto Palmieri