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Marzo, 2022

Mar 20

2022

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L’EUROPA NON VUOLE LA GUERRA

Siamo di fronte all’annientamento di uno Stato Cuscinetto, ricco di risorse per le quali esercitava liberamente rapporti commerciali multilaterali e che voleva vivere all’europea.

Le sue risorse interne sono importanti.

Vanta ricchi giacimenti di materie prime come carbone, ferro, gas, petrolio, argilla, ghiaia, pietrisco. E’ un deposito europeo di sabbie minerali da cui si estrae lo zircone e si coltivano orzo, frumento, segale, avena e riso.

In questi giorni sono stati bombardati gli stabilimenti siderurgici.

L’Ucraina ha i più grandi giacimenti di Uranio in Europa.

Prima dell’invasione russa doveva essere un Paese veramente Ricco, ma non so se questo benessere era ridistribuito tra la popolazione!

Nella storia gli stati cuscinetto hanno sempre consentito di evitare, quantomeno rimandare, i conflitti tra stati prepotenti con vocazione all’espansione. 

L’Ucraina fa gola!

Siamo anche di fronte a un conflitto tra due diverse concezioni di progresso. L’Una che lotta per difendere la libertà dell’individuo, la cura del Pianeta e la Pace, l’Altra non riconosce il valore delle persone anzi le annienta e le opprime fino alla morte e schiera un esercito armato contro civili indifesi.

L’Europa Unita ha scelto la Democrazia e la Diplomazia come deterrente alle forze militari che stanno invadendo l’Ucraina e questo ci porterà sicuramente nel prossimo futuro ad avere freddo, a mangiare di meno, a consumare meno gas e benzina e ad essere meno ricchi o più poveri ma non saremo complici della morte di bimbi, donne, vecchi, infermi e di coraggiosi uomini e medici trucidati dalle bombe.

E’ facile e certo che l’Europa non voglia nessuna Guerra.

Le nuove generazioni europee vogliono lottare per il benessere della Madre Terra e anche se non possono avere raccontati i ricordi tragici di 80 anni fa della 2° Guerra Mondiale, sono maturi per aver compreso le giuste priorità Essenziali per l’Umanità.

Gli unici a non volerle accettare sono i Potenti Mafiosi e le lobby economiche perché con le guerre si fanno grossi affari.

Dunque solamente poche persone, quelle che si contano sulle dita di una mano, vogliono i conflitti contro altri milioni d’individui che continuano a manifestare contro.

Assistiamo ammirati alle proteste del popolo Russo nonostante le paghino sulla propria pelle a caro prezzo.

La guerra in Ucraina è uno stoppino ormai acceso e non sappiamo quanto sia lunga la miccia che ci potrebbe catapultare nell’esplosione nucleare, ma la paura di questa irreversibile minaccia, sta facendo reagire l’Europa con una compattezza mai messa prima in campo.

L’Europa sta esprimendo la sua identità morale e commerciale. Aiuta i profughi e li ospita e ha dato “una accelerata” allo sviluppo e alla realizzazione delle energie rinnovabili. Speriamo che al nostro interno prevalga l’equità economica. Si rispetti un Matrimonio in “Comunione di Beni” tra i Paesi Membri.

Forse si sta compiendo un piccolo miracolo.

Oggi le Masse per loro volontà non abbracciano più le guerre di espansione, con le promesse d’ipotetiche ricchezze di cui hanno goduto figure come Hitler, Mussolini o Stalin. L’Umanità nel corso della storia ha cambiato i suoi obiettivi, ha cercato il benessere, l’assistenza sociale, la cura della salute, il diritto alla diffusione della conoscenza ma ora ha come priorità la sopravvivenza della sua specie di fronte alla minaccia dei cambiamenti climatici mentre i Capi di Stato Prepotenti hanno sempre lo stesso obiettivo: guadagnare dall’oppressione con il dominio assoluto!

L’Unione Europea, Noi, dobbiamo rafforzare la nostra Sovranità, Brillare per la nostra Umanità, Cultura e Bellezza e dobbiamo trovare la forza di diffidare di chi ci vuole portare a braccetto dentro un conflitto mondiale.

Siamo Una Giovane e Fragile Europa, Gioiello di una Democrazia moderna nel Mondo, Imperfetta certo, ma che si distingue per i Diritti sanciti sul Rispetto della Singola Vita Umana.

Oggi comprendiamo quanto l’Uomo di Strada valga Poco o Nulla di fronte alle Prepotenze Politiche ma sappiamo anche che la verità sta sempre nel mezzo e questa scomoda, ma reale visione analitica, si chiama comunque Civiltà, dunque usiamo saggiamente la Diplomazia Europea a 360 gradi affinché l’obiettivo sia LA PACE.

Roberta Ramacciotti blog www.cortonamore.it®

Mar 02

2022

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Puro Fascino Recitativo

Giulietta e Romeo e l’Amore è Saltimbanco

“Stivalaccio Teatro/Teatro Stabile del Veneto”

E’ stato coinvolgente il Puro Fascino Recitativo della Compagnia “Stivalaccio Teatro/Teatro Stabile del Veneto” che ha presentato al Signorelli “Giulietta e Romeo e l’amore è saltimbanco” un soggetto originale scritto e diretto dalla regia di Marco Zoppello con Anna De Franceschi, Michele Mori e con lo stesso Marco Zoppello come attori.

Il Turno Giallo degli abbonati al Teatro Signorelli di Cortona finisce in Pura Bellezza.

Una serata che ha fatto sentire e comprendere al pubblico presente la forza comunicativa che ha la Commedia dell’Arte, quella che si rappresentava nella seconda metà del 1500. Uomini e pochissime donne, del resto conosciamo la storia, che con mille difficoltà ma tanta energia, fantasia e amore riuscivano ad attirare e intrattenere il popolo e i regnanti in piazze su palchi improvvisati e solo poi, ma molto dopo in teatro.

Anna De Franceschi, Michele Mori e Marco Zoppello si presentano tra il pubblico vestiti di meravigliosi stracci colorati. I costumi di Antonia Munaretti ci trasportano subito indietro nel tempo quando non esistevano le lavatrici e la povera gente non indossava di certo i velluti e le vesti calde dei potenti.

Gli attori recitano e ci guardano subito negli occhi tutti. Vogliono subito metterci in confusione e ci riescono.

In sala, cresce l’agitazione perché si prova il timore di essere interpellati. In vero quello che compiono gli attori è il primo “miracolo” della serata perché stimolano la massima attenzione anche del più distratto, catturano tutti subito e lo spettacolo ha inizio.

Fantastici! Sicuri! Creativi! Lucidi e Innovativi!

Anche le scenografie di Alberto Nonnato, immense stoffe a telaio che piovono dall’alto, incorniciano con molta eleganza e semplicità un rozzo palco che sarà il fulcro delle storie, un vero e proprio cappello a cilindro.

Avverrà di tutto!

Dalla prosa dell’opera shakespeariana, molto ben recitata dagli attori, si passa in un attimo alle battute più moderne e attuali, per nulla scontate, originali e mai copiate.

Sono leggiadri in scena, come l’acqua che scorre in un ruscello, ma in un attimo sanno anche trasformarsi in un torrente in piena.

Sono drammaturghi, provano la fatica dei saltimbanchi, praticano egregiamente la raffinata recitazione dei classici, amano Shakespeare e rispettano l’immortalità dei suoi scritti ma la narrano nei giorni moderni.

Non vorrei raccontarvi troppo per non sciupare le magnifiche sorprese riservate alla sala.

Sono bravissimi, del resto le loro formazioni accademiche sono tra le migliori.

Sono Poeti Sono Comici.

Le Maschere indossate in scena di Roberto Maria Macchi e i duelli studiati da Giorgio Sgaravatto e tutta la bella musica improvvisata scritta dalla stessa Compagnia, sono un altro indizio dell’estrema cura con cui è stato concepito lo spettacolo.

“L’Improvvisazione” sarà la Regina della serata ma in verità è Sapienza teatrale.

Gli attori sono padroni dei loro personaggi e la loro disinvoltura racconta le loro esperienze sceniche fin da giovanissimi. Hanno tutti “fatto la gavetta” ma da attori di epoca moderna sono culturalmente laureati e ciò si percepisce.

L’abbonato non sceglie il programma e prende ciò che gli viene offerto ma dopo l’esperienza vissuta con la Compagnia “Stivalaccio Teatro” penso di poter rappresentare il consenso di un cospicuo numero di spettatori chiedendo per il prossimo anno di inserire nel cartellone la commedia del “Don Chisciotte” che fa parte della loro trilogia di spettacoli.

Gli attori non si limitano ad essere solo bravi, desiderano far sentire anche al singolo spettatore quel brivido che si prova prima di entrare in scena, l’adrenalina che ti ribolle in pancia quando “l‘io” si sta per rivolgere a una folla di sconosciuti. Quando recitano non assumono l’atteggiamento da vecchi e polverosi  parrucconi ma amano coinvolgere il pubblico per far comprendere lo spirito della Commedia dell’Arte, un inestimabile patrimonio popolare.

“Giulietta e Romeo e l’amore è saltimbanco” è una recita vissuta “senza muri” tra il pubblico e il palcoscenico tanto che verso la fine dello spettacolo si avvertiva dalla platea una partecipazione da stadio conclusa con la chicca della chiusura del sipario con il mimo dei tre attori che lo chiudono.

Avrei ancora molto da scrivere su di loro ma … aspetto la prossima Recita al Signorelli.

Roberta Ramacciotti blog www.cortonamore.it®

p.s. Si distingue il particolare messaggio alle donne della Magnifica Persona di Anna De Franceschi che come donna si dona con tutti i suoi “meravigliosi e burrosi etti in più”.  E’ un dono per tutte le donne che non si amano per quello che sono.

Grazie, meravigliosa Anna, sei un bellissimo esempio per tutte le nostre amiche.