In un viaggio nel tempo riconosco un pittore del’300
Visitando la prima volta l’Oratorio del Complesso Conventuale di San Francesco in Cortona rimasi folgorata di fronte ai grandi e magnifici frammenti dell’affresco della Madonna con Bambino e Santi custoditi al suo interno. Riconoscevo, immediatamente ed inequivocabilmente lo stesso autore degli affreschi trecenteschi rinvenuti nell’Hotel San Michele. I Beni Culturali non li hanno mai “ufficialmente esaminati”. (vedi Etruria n.9 del 15 maggio 2010: Una favola con il sapore di un “giallo” del‘300!..). Il segno lasciato dal pennello di un pittore è unico. Lo studioso, una volta osservato, non lo dimentica più, risulta irripetibile come l’impronta digitale dell’uomo. Continua →