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Marzo, 2025

Mar 22

2025

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La Ricerca sulla Sessualità Femminile a Nudo

Solo il titolo sulla locandina ha originato “Solo Posti in Piedi” alla “FactoryDardano44” di Cortona per la conferenza della neuroscienziata Celeste Bittoni, dottoranda all’Università di Padova, dipartimento di Psicologia della Socializzazione e dello Sviluppo, co-fondatrice di Padova Sex Lab, un laboratorio di ricerca multidisciplinare che esplora tutte le sfumature della Sessualità Femminile.

Serata Brillante ed Istruttiva.

Come professionista della comunicazione posso onestamente affermare che semplificherò la spiegazione scientifica mentre come giornalista sottolineerò l’importanza di questo appuntamento sotto il profilo individuale e collettivo.

In sessantasette anni ho assistito per la prima volta ad una conferenza che raccontasse in modo serio ed esplicativo l’organo sessuale femminile nel dettaglio e ne spiegasse anche la funzione nel dettaglio. Troppi pregiudizi ed ignoranza hanno accompagnato nei secoli precedenti il mondo intimo femminile minando sia la sua salute fisica che psicologica.

Spero che il mio semplice articolo sull’argomento contribuisca ad indicare una strada sicura per colmare la sana curiosità delle mie giovani lettrici desiderose di ricevere delle delicate risposte.

Il focus è decisamente molto sentito dalla Società e se è vero che nell’umanità esistono 7 donne per 1 uomo, comprendiamo quanto sia importante per le donne riconoscere la propria salute sessuale ed il suo piacere e quanto questo benessere incida numericamente sulla popolazione mondiale.

Per l’organo maschile è sempre stato più facile individuarne la salute o le sue patologie, diversamente da quello femminile che si sviluppa molto internamente e dove è più complesso indagare ed eventualmente, sperimentare nuovi stimoli.

In più soggetti presi in esame affetti da malesseri diversi si è constatato che il piacere che si ricava dall’orgasmo comporta un alleggerimento se non addirittura la scomparsa del malessere stesso.

Gli ultimissimi studi hanno quindi evidenziato quanto il piacere sessuale possa innalzare la soglia del dolore del 70% fino al 100 %; allora fosse anche solo per questo aspetto, pensate quante nuove cure possiamo progettare per la terapia del dolore.

Attualmente per sconfiggerlo o semplicemente per alleviarlo dobbiamo assumere farmaci che comunque intossicano il nostro organismo, allora perché non immaginiamo nuove cure mediche che recuperino energia dalle nostre stesse risorse interne?

Una scoperta rivoluzionaria che potrebbe diminuire l’uso dei farmaci.

Un’ipotesi apparentemente fantasiosa ma nella ricerca nulla è certo ma tutto viene rigorosamente sperimentato.

Pensate che solo da pochi anni esistono disegni fedeli alla realtà del sesso femminile esterno.

I primi studi ufficiali riguardo la sessuologia umana si hanno solo negli anni “60 dai ricercatori statunitensi William Masters, ginecologo e dalla dottoressa Virginia Eshelman Johnson, sessuologa. Questi egregi pionieri hanno firmato il primo studio di ricerca sulla fisiologia sessuale umana esaminando nel corso di 11 anni oltre diecimila atti sessuali compiuti da 700 volontari. Questi esperimenti li hanno portati ad individuare 3 fasi: l’eccitazione, l’orgasmo, la risoluzione sia per la masturbazione che per i rapporti sessuali.

La maggior parte dei loro pazienti si presentava in coppia, manifestando discrepanze nel desiderio. Purtroppo gli studi di allora rimasero privi dei rilievi psicologici e neurologici perché non esistevano ancora gli Elettroencefalogrammi e la Risonanza Magnetica di ultima generazione ….

Ma dai racconti delle prime esperienze di ricerca in questo campo si può anche dedurre quanto sia delicato e difficile poter sviluppare statistiche che hanno necessità di tanti soggetti volontari coinvolti in un esercizio così intimo come la masturbazione o l’atto sessuale condiviso!

Proprio per queste motivazioni è importante diffondere la conoscenza del lavoro della dottoressa Celeste Bittoni e del Padova Sex Lab perché ci ha spiegato con chiarezza e semplicità quanto sia difficile preparare i volontari nei quali la componente psicologica gioca un ruolo fondamentale.

Arrivare oggi a promuovere uno studio di “Ricerca per Migliorare il Benessere Femminile”, è a dir poco stupefacente ma grazie all’evoluzione culturale delle nuove generazioni ed a una strumentazione più sofisticata si possono raccogliere “dati certi”.

Forse perché è difficile convincere gli uomini che dirigono quasi tutti i dipartimenti del Mondo della Medicina?

Per condurre oggi una buona ricerca in questo campo della medicina femminile al quale raramente si sono dedicati metodi di sperimentazione e studi specifici, si sta praticamente partendo da ZERO. Non esistono linee guida e protocolli, tutto si deve ancora compiere!

Oggi gli studi sperimentali nel campo della sessualità femminile si svolgono grazie al volontariato delle donne, studentesse, mamme, sorelle, amiche.

Di volta in volta si aggiungono elettrodi per registrare meglio gli stimoli che arrivano al cervello e solo con l’ausilio delle volontarie, insieme alla professionalità del gruppo universitario del “Padova Sex Lab” tutto al femminile (tranne il capo il Prof. Jeff Kiesner) si percorrono azioni, si sperimentano metodi, si registrano dati che si raffrontano con quelli di poche altre università al mondo. Attraverso queste prime ma fondamentali esperienze si individuano le apparecchiature che saranno più adatte per una certa raccolta di dati e tutto potrebbe portare a nuove strade d’indagine.

La Ricerca è preparazione professionale, metodo, serietà, sacrificio ma anche intuizione, fantasia e creatività.

Alla luce dei fatti possiamo pensare che la dottoressa Celeste Bittoni passerà alla storia insieme al suo Capo ed al “Padova Sex Lab” per aver riconosciuto fra i primissimi studiosi della scienza umana il potere terapeutico del piacere sessuale.

Finalmente una strada aperta da percorrere con decisione.

Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®

Mar 07

2025

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GLI ULTIMI DINOSAURI

In una qualsiasi Domenica Mattina durante la mia passeggiata per Ruga Piana in Cortona, un giovanotto in divisa da Boy-Scout mi ha offerto con il sorriso un fiore di carta con attaccato un bigliettino: “se regali un sorriso arrivi dritto al cuore, non tenerlo solo per te, donalo”, allora ho risposto: “grazieeee” ma lui ha proseguito donandomene un altro spiegandomi che se lo avessi desiderato lo avrei anch’io regalato con un sorriso a chiunque avessi voluto.

Allora ho compreso l’importanza del gesto, solo che per me era stato facile e piacevole ricevere quella gentilezza ma mi chiedevo: senza la protezione e la presentazione che la divisa Scout aveva offerto a lui, sarei stata altrettanto libera di cuore nel donare l’altro fiore di carta ad uno sconosciuto?

Avevo il timore di essere presa per una persona come minimo “su di giri” o magari per un individuo invadente, facilmente invece per una donna un po’ strana!

Lo Scoutismo nasce nel 1907 da un’idea del tenente generale inglese Robert Baden-Powel, è un Movimento che ha da sempre come obiettivo la cura della formazione fisica, morale e spirituale della gioventù mondiale. Visti i tempi e l’ambiente frequentato, l’Ufficiale Inglese presentava nella sua idea delle basi organizzative militari, utili inizialmente da un punto di vista pratico e mai per nulla violento.

Successivamente il movimento si è saputo aggiornare mettendo al centro come obiettivo principale l’educazione civica e cattolica di ogni singolo componente prima ancora dello sviluppo dello spirito di sopravvivenza.

Oggi si può osservare all’interno dello Scautismo una cura più sofisticata per la formazione personale. Non ci sono più imposizioni che possano forzare un comportamento, infatti già dai più piccoli, i lupetti e le coccinelle, tramite il gioco, si ritaglierà il metodo più adatto per ogni singolo individuo affinché imparino tutti a rapportarsi con l’altro.

Per i più grandi, i Boy-Scout e le Guide, impareranno a gestire con responsabilità l’aiuto nei confronti di un disabile o di una persona anziana.

Tanta acqua è passata sotto i ponti dalle prime parole di Baden-Powel “sull’imparare facendo”, ora vivono un Percorso Interno che porta alla Scoperta di se stessi e dell’altro insieme alla Competenza di saper “Offrire il Migliore Aiuto”, dunque una importante  azione di volontariato.

Il gruppo attraverso attività all’aria aperta e coltivando impegni presso le case per anziani e gli incontri con le persone “speciali” contribuiscono a formare nuove amicizie. Questa forza lavoro si traduce in energia gioiosa che strappa dalla solitudine e dalla tristezza tante persone sole ed abbandonate.

Oggi poi i reparti hanno squadriglie miste, e gli equilibri sociali sono certamente compensati.

Ai miei tempi non erano proprio ammesse esperienze miste e questo rappresentava un grande limite. E’ un’organizzazione che ha sempre avuto comunque a cuore il benessere spirituale di tutti gli individui grandi e piccoli senza distinzione sessuale.

La descrizione che dovrei dare dello Scoutismo nell’anno 2025 è ovviamente più complessa e articolata ma mi è stato sufficiente constatare la gentilezza spesa tra i componenti del gruppo e quella che riservano ai bisognosi, agli anziani ed ai portatori di handicap per pesarne il valore sociale.

L’associazione ha superato la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, si è cucita addosso aggiornamenti e modifiche per risultare utile alla Società.

Possono accadere, come in tutte le comunità, incidenti ed incomprensioni tra i componenti ma sono proprio queste criticità che daranno modo loro di crescere attraverso la sincerità, lo spirito di sacrificio e la comprensione reciproca, ma sarà proprio il dialogo interno svolto regolarmente, un deterrente per fugare i primi malintesi.

Mentre scrivo ho ancora accanto al pc il secondo fiore di carta, ora mi metto le scarpe e scendo in strada a donare un sorriso.

Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®