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Novembre, 2020

Nov 25

2020

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MONDO BAMBINO

Passeggiavo e davanti a un Bar ho ascoltato la risposta di un bimbo al proprio babbo: “Allora com’è questo gelato? “Buono! Ma .. torniamo a casa che c’è il Covid!” negli occhi aveva uno smarrimento senza fondo, mi ha provocato una stretta al cuore.

Ero in spiaggia e vedevo due femminucce ed un maschietto rincorrersi sull’arenile, poi uno di loro si è avvicinato alla mamma per levarsi il giaccone ed ha esclamato: “mamma qui non c’è il Covid?”

Mi sono impietrita, fino a quel momento li ammiravo così spensierati!

Nei giorni scorsi poi c’è stata sui Social una polemica per una letterina di un bimbo che ha manifestato al Presidente Conte la grande preoccupazione per il viaggio di Babbo Natale in tempo di Pandemia, si preoccupava se i doni sarebbero arrivati ugualmente. Molti lettori hanno messo in dubbio la sua autenticità, ma sinceramente per me non è una questione da rilevare, mentre mi sono veramente rimproverata per non aver dedicato un profondo pensiero scritto ai nostri giovanissimi fanciulli e adolescenti.

I bimbi e i giovani in genere sono spugne, assorbono completamente i sentimenti degli adulti che li circondano. Ascoltano i telegiornali forse con più attenzione di noi grandi ma purtroppo non hanno ancora la possibilità di filtrare le notizie distinguendo le balorde da quelle serie.

La gioventù è fragile per definizione, le menti si devono ancora formare e questo è comunque nella normalità delle cose, ma in tempo di pandemia tutto è fuori norma e in totale confusione. Pensate agli occhi di un bimbo o di un adolescente che effetto possano fare certe scene di reparti ospedalieri mandate in onda all’infinito in più stazioni televisive o che impressione debbano suscitare in un ragazzo le stupide schermaglie tra politici. Come potranno mai spendere il loro sentimento di rispetto e di fiducia appena nato in loro verso le figure istituzionali?

Apriamo, Chiudiamo poi Riapriamo: Le Discoteche, i Negozi, i Bar, i Ristoranti, i Centri Commerciali, il Natale e non si parla ancora per fortuna del Capodanno! Ho capito che tutto è un working in progress ma per favoreeee!

Si chiederanno ma la Pandemia c’è a Intermittenza?

Questi giovanissimi in Chi e in Che Cosa devono avere fiducia.

Come ultrasessantenne ho ormai ben chiare le persone da ascoltare, ho filtrato tutto quello che è stato detto dall’inizio dell’Epidemia, promossa poi in Pandemia ma i ragazzi non sono ancora in grado di poter analizzare oggettivamente le notizie, i pareri degli “esperti” le azioni da adottare a prescindere da quelle consigliate.

In questo contesto fa bene la ministra Lucia Azzolina a “tuonare” che se dovessero aprire gli impianti sciistici o altro allora dovrebbero riaprire subito TUTTE le scuole!

Il filosofo norvegese Ludvig Holberg (1684-1754) scriveva: “.. che gli insegnanti si guardino dai discorsi dotti, che piuttosto rispondano alle domande” e la Scuola è il luogo giusto per riunire e formare i nostri futuri dirigenti, padri, operai, casalinghe, avvocati, madri, dottori, insegnanti.

Ora quando vediamo i Bambini saltellare con le loro scarpette spaziali tutte luci colorate, dietro quell’apparente vivacità, dobbiamo essere consapevoli che si stanno formando laghi di devastante malinconia.

Per questo la scuola è una sentinella importante per aiutare i genitori a comprendere il livello di ansia percepito dai figli riguardo questo straordinario momento che sta vivendo tutta l’Umanità e poiché nulla sarà comunque più come prima, saranno proprio le giovani menti vergini a trovare un nuovo e armonioso modo di vivere.

Nuovi stili di vita pensati dal Mondo Bambino e dagli Adolescenti.

Certo in questo passaggio sono preziosi i rapporti profondi che si sono seminati fra le persone prima della Pandemia, è proprio da queste relazioni che si conserverà la profondità delle comunicazioni anche solo via internet.

Ricordo quanto i miei genitori avessero tutelato l’infanzia mia e di mio fratello dai brutti pensieri. Come per tutte le famiglie, problemi ce ne sono stati, ma ci hanno lasciato vivere con molta indipendenza e responsabilità solamente quelli di nostra competenza. Eravamo comunque spensierati perché ci potevamo permettere il peso delle nostre azioni, era adeguato alle nostre possibilità.

Invece i bimbi di oggi che sentimenti conserveranno della loro fanciullezza così carica di angoscia, dolore e confusione?

Lo Stato deve essere presente in questo Processo tenendo aperte il più possibile le scuole, come luogo d’incontro, di riferimento e di aggregazione. I ragazzi devono acquisire e comprendere il valore del rispetto verso le istituzioni per imparare a costruire insieme un Nuovo Mondo, Un Nuovo Illuminismo.

Roberta Ramacciotti blog www.cortonamore.it®

Nov 07

2020

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RESPONSABILITà

“Te l’Avevo Detto!” Da fastidio sì e non c’è polemica che mi consoli nel ricordare al Governo quello che si era proposto di organizzare nei mesi estivi per affrontare la Seconda Ondata della Pandemia.

Già troppe morti solitarie e drammatici ricoveri sono di nuovo in atto!

La Rabbia però non Consola e non Risolve.

Il Presidente Conte in un’informativa alla Camera sull’emergenza Covid19, datata 25 marzo del c.a., raccontava di aver ricevuto dall’infermiera Michela dell’Ospedale di Senigallia una lettera pubblica dove con grande dignità chiedeva di non dimenticare gli sforzi e i gravi rischi che si stava assumendo tutto il personale ospedaliero italiano, soprattutto quando l’emergenza sarebbe finita. Il Presidente rispondeva così: ” Ecco, Michela lo dico a nome del Governo, ma sono sicuro che tutti i membri del Parlamento possano ritrovarsi in questo impegno, noi non ci dimenticheremo di voi e di queste giornate così rischiose, così stressanti …”

E’ un fatto che non sono state proposte assunzioni a tempo indeterminato, ne sono stati elargiti consistenti aumenti di stipendio.

Ora nella fase2 lo stile e l’eloquio del Presidente Conte nell’esposizione dei DCPM è sempre “molto elegante”, quello che non c’è più è la fiducia da parte degli Italiani che sono stati colpiti da una Profonda ed ennesima Delusione perché il sacrificio del primo lockdown è stato dato concretamente alle fiamme.

Ci hanno invitato ad uscire e a viaggiare per il nostro Bel Paese.

Lo faremo anche per il prossimo Natale? e con quali conseguenze?

I GIOVANI! Tuonano tutti!

Ma non si può dare la sola Responsabilità a chi ancora deve imparare in che cosa consista il valore della Responsabilità e quale ruolo assuma nei rapporti personali e sociali. Certamente gli adolescenti e dintorni con la loro esuberanza, la voglia di vivere e di divertirsi hanno incoscientemente accelerato, ma sottolineo non solo loro, la diffusione del virus anche perché non sono i ragazzi che hanno deciso di riaprire le Discoteche!

Non ne sono i proprietari e non si occupano delle autorizzazioni.

“Il Medico Pietoso fa la Piaga Purulenta”

Così mia nonna giustificava i suoi divieti, per evitare di mettermi ulteriormente in pericolo, per questo motivo gli italiani hanno accettato incondizionatamente il 1° duro lockdown.

Hanno Affidato la tutela delle loro Vite alle Istituzioni.

Ma Chi è preposto a dirigere e tutelare la Salute Pubblica?

Chi ne ha Unicamente la Responsabilità?

Durante una Pandemia in Democrazia si ascoltano tutte le proposte scientifiche ed economiche, ma come dimostrano i DPCM è il Presidente del Consiglio che firma il provvedimento come Capo di Governo, è lui il Responsabile Politico.

Non si può accettare di essere infettati sui mezzi pubblici quando nei depositi giacciono impolverati centinaia di pulman turistici. Perché la tanto enfatizzata “potenza di fuoco economica” non è stata utilizzata per noleggiarli in tempo utile? Oltretutto avrebbero offerto lavoro a chi ne ha disperatamente bisogno.

Purtroppo eccoci di nuovo costretti a difenderci da soli con il nostro buon senso e la capacità di pensare positivo.

Attraverso i Social e il telefono manteniamo il contatto diretto con i parenti, gli amici e le conoscenze, dobbiamo sostenerci.

Impariamo a riconoscere tra i “Divi Pandemici Televisivi” quelli che fin dai primi momenti della Pandemia hanno assunto una coerenza narrativa scientifica e giornalistica.

Seguiamo un telegiornale al giorno e per “levare il medico di torno” cambiamo canale quando si parla troppo e solo di Covid19.

Ultimamente, si è raggiunto il massimo quando alcuni di Noi hanno seguito un noto programma che aveva come tema di quanto si parlasse in eccesso di Covid19 .. Intanto se ne continuava a discutere.

Attualmente gli attentati terroristici, gli uragani devastanti, i terremoti terrificanti, le alluvioni, le frane e neppure la fame nel mondo fanno notizia, non rammentiamo poi malattie come i tumori che sono ben presenti fra di noi, ma che pare siano scomparse, lo sono sicuramente dai canali televisivi!

Credo che quando la tristezza e la paura ci soffocano è meglio un documentario sulle foreste, sui mari, sugli arredi, persino le ricette vanno bene … Non dobbiamo cadere in depressione!

Ormai lo sappiamo tutti: distanziamento sociale, indossare la mascherina e lavarsi le mani e che la Forza sia con Noi.

Una libera considerazione solo apparentemente fuori contesto: rammento un film “Rollerball” che nel 1975 narrava nell’allora immaginato anno 2018 dove le Aziende avevano sostituito gli Stati e un gioco violento chiamato Rollerball era lo sport più popolare che assorbiva e assecondava il lato oscuro e crudele delle masse .. gli esseri umani prendevano pasticche “consigliate” dal Potere per godere di visioni serene sulle proprie esistenze .. erano tutti assolutamente controllati anche sulla scelta di un canale televisivo .. La visione dell’autore fu molto realistica in considerazione del fatto che non era ancora stato concesso l’uso di internet ai popoli. Ho giocato un po’ ma … non troppo.

Chi vuole può riflettere.

Roberta Ramacciotti blog www.cortonamore.it®