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Gennaio, 2023

Gen 19

2023

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“Quasi Amici” Massimo GHINI Paolo RUFFINI

L’Idea della sceneggiatura e della realizzazione del film di successo “Quasi Amici” scritta dai registi francesi Olivier Nakache e Eric Toledano è nota, invece è di nuovissima uscita lo spettacolo messo in scena con l’adattamento teatrale e la regia di Alberto Ferrari.

Con le due serate al Teatro Signorelli siamo solo alla decima rappresentazione provinciale sulle previste 85. Presto, in febbraio, debutteranno nella Capitale, il rodaggio sarà concluso e per allora saranno pronti per La Critica.

Un uomo ricco Filippo, tetraplegico, è in cerca del suo ideale badante. Il suo staff pensa di consigliarlo, invece lui ascolta solo le sue emozioni …

La scelta dei due Attori: Massimo GHINI e Paolo RUFFINI risulta vincente. Sono due anime diverse che si incontrano in palcoscenico, si scontrano, si intrecciano e poi si abbracciano.

Apro una parentesi per una considerazione: se si fossero incontrate due donne, sarebbe stato “un film” completamente diverso!

E’ una sceneggiatura difficile, scritta su di un pentagramma di domande e risposte secche, drammatiche e comiche, in una scenografia minimalista che “mette a nudo” gli attori e comprime la loro recitazione, senza che possano arricchire con il proprio mimo dei vuoti. Spesso un oggetto colorato, messo in scena su di un mobile, consente un movimento delle braccia, uno sguardo, l’ammiccamento di un’espressione facciale che riempie una pausa…

E’ una parte faticosa per Ghini. Non è facile rimanere immobili quando il tuo corpo reagisce naturalmente con il movimento, eppure è bravissimo.

Ruffini sta crescendo in teatro e molto. Paolo non interpreta una semplice parte comica, nelle battute del suo personaggio Driss, povero, pigro e sfigato si legge quella disperazione che lo spaventa e che lo ha fatto voltare sempre dall’altra parte, almeno fino all’incontro con Filippo.

La Compagnia teatrale che fa da loro cornice sono tutti giovani attori e attrici: bravi e pieni della voglia di far bene e ci riescono. Chissà magari tra queste nuove leve vedremo nascere delle celebrità!

Lo stile scenografico scabro e un po’ ruvido nella sua asetticità, scelto dal regista Alberto Ferrari, sorprende il pubblico che rimane per un po’ sospeso perché forse si aspettava solo una commedia brillante, invece il “molto altro” è di più e la platea lo apprezza.

Nel lavoro viene raccontato un Capitale Umano che si mette a confronto. Colpisce l’idea dell’affetto che sboccia fra i due diversissimi estranei e dell’attaccamento dimostrato con parole e modi insoliti.

Battute ironiche e scherzose che rendono meno drammatica la vita del malato, ed è proprio questo aspetto curioso che avvicina Filippo a Driss perché in sua compagnia non si sente compatito.

Infatti, non sono raccontate le cure difficili e costose, il dolore e la sofferenza dello stato fisico che purtroppo esistono e sono inesorabili per codeste persone, invece emerge la voglia di giocare che custodisce dentro di se Filippo, un Malato Grave.

La maggior parte del pubblico è uscita sorridente, molti hanno dichiarato che è stato il primo vero spettacolo riuscito della stagione al Signorelli! Sono anche sicura però di donare dei consigli e non una critica, perché il Regista talentuoso Alberto Ferrari è in grado offrire agli spettatori uno spettacolo perfetto! Il testo dona poesia che rappresentata in teatro ti commuove fino alle lacrime, allora portatevi anche un fazzoletto per il prossimo spettacolo.

Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®

Gen 11

2023

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“Figli di un Dio Minore”

Stiamo trascorrendo i primi giorni dell’anno 2023 e ancora viviamo gli echi degli auguri scambiati con i parenti stretti e lontani. L’allegria degli incontri per i festeggiamenti con gli amici di sempre ci accompagna e ci sostiene nel riprendere gli impegni di lavoro.

Nella passeggiata della nostra vita ci stupiscono per fortuna le donne e gli uomini che non sapevi quanto ti fossero realmente amici, mentre ti deludono quelli scoperti che non lo sono stati mai. Ma tutti questi incontri di baci e abbracci anche con i conoscenti scoperti negli ultimi tempi ci offrono la carica per riacquistare la fiducia verso l’altro.

La vita ci deve sorprendere tutti i giorni e del resto basta osservare i tramonti, saranno sempre diversi l’uno dall’altro.

Ho un vuoto dello scrittore, forse sono più depressa che fiduciosa ma non so ancora a chi e cosa dedicare il prossimo articolo per la mia Rubrica Cortonamore.it.

In quest’ottica umorale, nonostante un persistente raffreddore, mi tuffo in acqua per il consueto allenamento.

Chi non svolge nuoto libero in piscina può avere la percezione che il nuotatore si chiuda in un bozzolo fuori dal mondo. In effetti, vasca dopo vasca, pensi a tutto e di più, mentre ti guardi intorno distrattamente. C’è il nuotatore professionista, il vanitoso dirigente in pensione che si vuole presentare in perfetta forma ovunque e con chiunque, le amiche che tra una chiacchiera e l’altra sgambettano immerse nell’acqua, lo studente universitario che si muove dopo troppe ore passate seduto alla scrivania … poi a fondo vasca in panchina noto un barbuto signore vestito con indosso persino il soprabito e due giovani ragazzi portatori di handicap.

Penso: “l’istruttore arriverà tra poco! “

Mentre continuo a nuotare, mi accorgo che mi osservano. Vero che nuoto bene e che eseguo interessanti esercizi, ma : “quanto tarda l’istruttore!”

Mi viene da dire una preghierina di ringraziamento al Signore per il dono della mia Buona Salute e un pensiero gentile per questi “Figli di un Dio Minore”. Non provo sensi di colpa per il diverso destino assegnato a codeste creature, ma tanta comprensione per le loro difficoltà  che cerco di alleviare e di aiutare quando mi è consentito.

Loro sono sempre lì educati che guardano l’acqua e pazientano. Sono una ragazza e un ragazzo, non avranno ancora 18 anni.

“Certo voglio proprio vedere che faccia avrà l’istruttore e con che scusa potrà giustificare un simile ritardo!”.

Poi il Signore in corsia 2 esce e loro improvvisamente si tuffano allegri.

Un’esplosione di Gioia Pura si sprigiona dalle loro persone. Cominciano a nuotare con gli attrezzi adatti al proprio handicap, tenaci e ad ogni vasca segnano il numero di quelle nuotate.

Sono felici e sorridenti.

Sono di fianco alla mia corsia e la loro Energia mi arriva Potente, Purissima.

Avverto il sentimento di Libertà che provano. Vivono con entusiasmo un momento meraviglioso e se lo godono Tutto.

Non aspettavano nessun istruttore, stavano solo educatamente attendendo che la corsia preferita si liberasse.

L’istruttore barbuto non li ha mai abbandonati, ma ha lasciato loro la possibilità di scegliere quando entrare, di vivere il loro momento prediletto.

Siamo stati educati con balordi valori riguardo la consistenza della Perfezione Umana.

Una mia collega affetta da nanismo mi raccontava, con le lacrime negli occhi, che quando i suoi genitori, stimati e famosi professionisti, davano dei ricevimenti in casa lei si doveva nascondere in camera e non uscire per nessuna ragione. Loro la nascondevano per vergogna ai loro amici.

“Roberta, che ricordo mi è rimasto dei miei genitori? Solo tanta crudeltà, tanto da non sapere io stessa come si può dare e ricevere amore.”

Allora miei Speciali Lettori, è a Voi tutti che dedico l’articolo sperando che siate sempre circondati da Amore.

Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®

Gen 03

2023

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Ombre Cinesi

Mai come in questo momento l’uscita del romanzo di Giovanni Canestrelli “OMBRE CINESI” poteva essere più pertinente in considerazione dei titoli e degli annunci dei giornali e telegiornali riguardo le indagini sull’azione delle “agenzie di controllo cinesi sui cinesi” sul nostro territorio nazionale.

L’ombra sospetta della Triade, la temuta mafia cinese.

Leggendo il libro sembrerebbe che Fantasia e Realtà si confondano.

Ma, lasciamo lavorare silenziosamente la parte Sana delle nostre Istituzioni e torniamo a descrivere l’opera dell’autore Canestrelli che potrebbe rappresentare un’avvincente sceneggiatura per una fiction televisiva.

Canestrelli scrive bene, ha un’impostazione accademica che si legge d’un fiato, sia per la dinamicità dell’elaborazione delle indagini che per lo svolgimento dei sentimenti umani dei suoi personaggi, tutti di varia natura. Sono curatissimi i profili psicologici dei suoi protagonisti e sono precise e dettagliate le descrizioni dei luoghi, vie e piazze. Sono ben costruiti gli intrecci dei vari accadimenti e il susseguirsi delle storie parallele raccontate, arricchiscono le trame.

Giovanni Canestrelli studia e ricerca gli argomenti che tratta.

Il suo stile è piacevole, sa di buono e di sano.

Con i suoi racconti il lettore s’immerge istantaneamente in storie verosimili e nonostante le tematiche siano difficili e pericolose, chi legge non si spaventa perché lui le tratta con una sorprendente e serena lucidità.

Ogni suo romanzo porta alla luce diverse piaghe dell’umanità e il suo saper raccontare di questioni complicate con un metodo semplice è la strategia vincente che mette in atto.

La protagonista di “OMBRE CINESI” il maggiore dell’Arma dei Carabinieri Elena Parri, è pronta a combattere e sconfiggere la Triade.

Lo scrittore nella sua fantasia la immagina come una donna che mette in campo la sua intelligenza e meno la sua indiscutibile bellezza, controlla i suoi affetti in virtù del lavoro che deve svolgere e con coraggio sceglie di mettere al servizio dello Stato la propria vita.

La sua Elena Parri non è una Wonder Woman, Canestrelli non ha creato una vanitosa individualista perché lei sa soffrire da sola, ma le piace condividere tutte le sue vittorie con i colleghi.

E’ una leader e il lettore l’ammira perché non è mai fanatica.

Come non innamorarsi di lei?

Per come viene raccontata sembra sia fatta veramente di carne e ossa!

Giovanni Canestrelli è un estimatore della qualità professionale femminile che ha conosciuto nel mondo reale del suo lavoro, ma riconosce purtroppo quanto non sia premiata.

Seguo con piacere la sua lettura fin dal mio primo acquisto del suo primo libro nella libreria Nocentini di Cortona.

Giovanni Canestrelli risiede frequentemente in questa meravigliosa cittadina con la sua famiglia. Per questo ama inserire nei suoi racconti dei luoghi specifici del territorio cortonese come la “Cantina”, l’immaginaria sede dell’associazione segreta tra le Polizie di Stato Internazionali che pare sia ben nascosta nella Valdichiana, proprio nei pressi di Cortona.

Nella realtà questo luogo esiste ed è sede della rivendita di un famoso vino toscano.

“OMBRE CINESI” insieme a tutti i libri della serie che coinvolgono il Maggiore Parri è veramente un’ottima sceneggiatura, un prodotto prezioso per qualsiasi regista e pronta per il nostro puro divertimento per una fiction. Lo scrittore in un’intervista ha dichiarato di aver già immaginato gli attori che potrebbero interpretare i suoi personaggi che protegge come figli. Nel frattempo però vi consiglio di gustarvi le avvincenti avventure descritte nel suo ultimo libro “OMBRE CINESI”. Le ultime 50 pagine sono veramente “roccambolesche”!

Pensate che mi era stato spedito il pdf, ma a pagina 90 mi sono fermata perché volevo acquistare il libro e regalarmi la sua lettura in quei particolari momenti intimi della nostra giornata, dove abbiamo necessità di un gustoso gelato al cioccolato! Buona Lettura!

Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®