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Luglio, 2021

Lug 31

2021

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Cortonissima”60

Cortonissima”60 è stata una serata veramente brillante che ha riscosso un meritatissimo successo tra il pubblico presente sia sulla gradinata che tra quello sparso nei giardini del Parterre. Purtroppo per ragioni legate alla sicurezza e al distanziamento si sono potute prenotare solo fino a 150 persone.

La manifestazione ha riportato un grande consenso che spero si trasformi in un vero e proprio “festival” per Cortona negli anni a venire!

La canzone italiana è enormemente apprezzata nel mondo, allora cerchiamo di godercela anche noi!

Ma partiamo dall’idea di Susy Agostinelli, insegnante di canto per passione che ha proposto questa rassegna canora al Comune di Cortona. Lo spettacolo si ispira a Canzonissima la nota trasmissione televisiva della RAI mandata in onda nel 1958 fino agli anni 1975 dove i consueti sketch comici e i balletti accompagnavano la gara canora abbinata alla lotteria di Capodanno. La Agostinelli ha consigliato bene il suo team per la scelta di ogni singolo brano affinché fosse in grado di valorizzare ogni performance, tra l’altro sono state scelte canzoni indimenticabili ma anche molto difficili da eseguire.

Il risultato si è misurato con i continui applausi e le calde congratulazioni rivolte agli artisti a fine spettacolo.

Sappiamo quanto un karaoke possa cadere nel cattivo gusto! La loro è stata tutta un’altra storia!

Cortonissima”60, egregiamente presentata dalla brava, bella e simpatica Francesca Scartoni, è iniziata con un omaggio a Raffaella Carrà grande protagonista della canzone italiana, sono seguiti poi i ringraziamenti di rito al Comune di Cortona e ai vari sponsor per aver dato fiducia alla Compagnia del Piccolo Teatro di Cortona che dopo il fermo spettacolo, causa Pandemia, sta esprimendo un avvincente lavoro di rinnovo facendo uscire dal suo “cilindro magico” tante meravigliose sorprese!

Dunque, in questa calda, quanto imprevedibile estate, la creatività sta esprimendo la sua energia e Cortonissima”60, ha avuto il potere di evocare un mondo che non esiste più, un’Italia diversa da quella che viviamo oggi.

Ma non è stato solo un banale sentimento di Nostalgia perché gli artisti hanno offerto una rinnovata visione di positività, un “Nuovo” che riesce a valorizzare le nostre Ricchezze Interne.

Il Team ha dimostrato di potersi integrare nella Compagnia del Piccolo Teatro di Cortona che ha in mente progetti nuovi per allargare gli interessi artistici.

Tra i protagonisti della serata la bravura di Susy Agostinelli che oltre a saper cantare bene ha il pregio di saperlo insegnare, emergono le figure di Francesca Pallini che ha letteralmente “spaccato” con la sua interpretazione di “Vorrei la pelle nera” di Nino Ferrer il quale firma anche la canzone “Un anno d’amore” cantata dalla eccezionale Alice Perugini! Credo che anche Mina avrebbe apprezzato!

Tommaso Banchelli non ha bisogno di presentazioni, è Bravo, la canzone melodica è il suo elemento principe, ha ormai i suoi fans che lo seguono e lo sostengono.

La bravura di Fabio La Grassa che ha cantato e suonato “il Tempo di Morire” di Mogol/Battisti è stata una delle grandi scoperte della serata. Oltre ha rivelarsi un bravo cantante e chitarrista, è emerso come musicista scrivendo in una sola notte l’arrangiamento delle note per il gran finale di questo spettacolo dedicato a un estratto della Commedia “Rugantino” inaugurata al Teatro Sistina di Roma nel 1962.

Simpatica la nota letta e scritta da Teresa Ippoliti che annunciava con una “sintesi romanesca” una delle canzoni tra le più famose al mondo “Roma nun fa’ la stupida stasera”, un santuario melodico scritto da Armando Trovajoli con i testi di Garinei Giovannini che fa parte della colonna sonora del “Rugantino”.

E’ stato un “Magico Finale” cantato dalla Susy Agostinelli e Tommaso Banchelli.

Una serata divertente e di qualità offerta alla comunità cortonese e del territorio della Val di Chiana nel momento giusto e che ha consentito di alleggerire le tensioni accumulate in questi ultimi difficili tempi.

Era proprio quello che ci voleva per Cortona e speriamo che il Comune replichi la serata dove potrebbero essere inseriti anche dei piccoli sketch del Piccolo!

La scenografia multimediale di Carlo Lancia è stata il fiore all’occhiello dello spettacolo perché ha arricchito i nostri occhi delle magnifiche foto di Roma, la sua città e di quelle prese dalle copertine degli LP che custodisce gelosamente a casa “sotto chiave”.

La serata ha presentato come per tutte le dirette, un piccolo buco nel copione che sarebbe stato invece necessario per coprire i tempi di cambio d’abito ma, invece di una defaillance si è presentata l’occasione per far  emergere il talento acerbo di Niccolò Monaldi come showman. Ha saputo trasformare un momento di debolezza in un intrattenimento simpatico quanto inaspettato. Devo sottolineare che da spalla aveva la piacevolissima Francesca Scartoni, chissà se da una improvvisata possa nascere un duo per le nuove presentazioni, del resto piccoli sketch comici tra una canzone e l’altra sono sempre graditi dal pubblico e il Pubblico ha Gradito Eccome!

Roberta Ramacciotti blog www.cortonamore.it®

Lug 04

2021

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“CATTIVI e BUONI” di Giovanni Canestrelli

“CATTIVI e BUONI” è l’ultimo poliziesco scritto da Giovanni Canestrelli ” che racconta di vicende investigative legate al mondo della pedofilia.

Canestrelli è un autore che seguo da diversi anni dopo averlo scoperto tra le proposte della libreria Nocentini di Cortona.

Lo scrittore riesce a narrare anche temi poetici come il suo primo romanzo “Una Casa in Costiera” una bellissima storia che ti entra nel cuore e che non ti lascia più e, per chi non lo avesse ancora letto, è ripresentato con una nuova e carina ristampa.

Nel suo thriller Canestrelli introduce il lettore nel mondo dei suoi personaggi donando l’illusione di condividere le loro vicende pericolose senza spaventarlo, perché propone sempre il sentimento della speranza e della positività. Il suo scrivere è scorrevole e fresco anche quando con la massima naturalezza presenta i caratteri più torbidi e spaventosi dell’essere umano.

“CATTIVI e BUONI” è il terzo libro di una serie che vede la nascita e l’evoluzione di un personaggio femminile Elena Parri, una giovane e brillante ufficiale dei Carabinieri e quella di Antonio De Vita un sacerdote combattivo e tenace, che insieme e da soli, si trovano a combattere il mondo feroce che colpisce i Fanciulli Innocenti.

L’Onesto Carabiniere ed il Devoto Sacerdote nei suoi libri sono gli araldi della forza di volontà e lo spirito di sacrificio che vivono giornalmente i migliaia di uomini dell’Arma, come le suore e i sacerdoti della Chiesa Cattolica, tutti impegnati a proteggere le esistenze umane.

Lui non scrive per creare scandalo o scalpore ma per infondere rispetto verso l’importante servizio che queste categorie svolgono per la nostra comunità.

Le colpe di Pochi non possono e non devono screditare il lavoro di Molti.

Giovanni Canestrelli tesse trame differenti per poi farle intrecciare quando meno te lo aspetti. E’ riduttivo pensare di leggerlo solo come un libro di azione perché le sue righe sono ricche di riflessioni personali che ti catturano con una delicata pennellata descrittiva di un personaggio e “la cosa” ti fa sorridere.

Delizioso, per chi lo ha letto, il cameo sul suo libro “Una casa in costiera”.

“CATTIVI e BUONI” è ancor più di un gossip, è una Grande Isola Positiva in espansione in un oceano popolato dal Male, ed è un invito rivolto a noi tutti alla lotta contro i soprusi sui bambini.Le drammatiche vicende descritte prendono spunto da fatti di cronaca e, se pur raccontate attraverso vene romanzesche, contengono il sentimento di vittoria contro la criminalità che  deve albergare in ognuno di noi.

Certo l’investigazione narrata a volte sconcerta per la sua crudezza nonostante Canestrelli riduca al minimo la descrizione degli abusi ai minori perché il suo intento non è quello di appagare curiosità morbose, il messaggio che giunge è che il malvagio si può e si deve combattere e vincere.

C’è il Male in ognuno di noi ma bisogna sconfiggerlo attivando tutte le nostre stesse energie del Bene.

I suoi protagonisti sono completamente inventati, ma la sua esperienza di vita gli consente di dar loro una certa veridicità. Canestrelli si innamora delle sue creature e le descrive con una tale delicatezza e rispetto che sembra voglia quasi tutelare la loro privacy. Del resto nella vita di ogni scrittore c’è sempre un ponte percorso continuamente tra la sua fantasia e la realtà che lo circonda.

Quest’ultimo romanzo per la particolarità dei suoi contenuti è stato citato nella prefazione della XXIII Relazione presentata al Consiglio dei Ministri dal Commissario straordinario di Governo per le persone scomparse.

Leggere è sempre stimolante, conoscere l’autore è affascinante, ma quello che possiamo individuare e imparare personalmente è Unico e espande sempre la nostra Ricchezza Individuale.

Roberta Ramacciotti blog www.cortonamore.it®