Il Mondo Visto dal Diversamente Abile
Ho indossato gli occhiali del Diversamente Abile, ho la mia colonna vertebrale ricostruita anche grazie a un trapianto osseo, a viti e dischi a mensola, insomma sono in convalescenza da un’operazione che ha rimesso e bloccato nella giusta sede una vertebra e che spero mi eviterà la sedia a rotelle nella grande vecchiaia. Non mi manca la forza di scherzare e ironizzare con chi mi sta vicino e di pensare che magari perderò la vita con un raffreddore la prossima settimana, ed allora tutta questa sofferenza e speranza andranno veramente in fumo, anzi in cielo!
Sembra l’inizio a effetto di una sceneggiatura di una nuova serie televisiva, invece è la storia fortunata di una sessantasettenne che ha la fortuna di potersi operare per aggiustare la sua colonna vertebrale. Ultimamente soffrivo di crampi alle dita dei piedi e di ripetuti addormentamenti alle gambe e un leggero dolore sordo accompagnava le mie giornate come una colonna sonora.
Bene! Ora basta fare i giusti compitini assegnati dal chirurgo e tutto sarà meglio di prima ma nel frattempo ho scoperto di avere il terrore nell’attraversare le strade anche sulle strisce pedonali, di scegliere i marciapiedi con meno buche, stradine con la pavimentazione più liscia possibile e sto attenta che non ci siano pozze d’acqua o grumi di terriccio che potrebbero farmi scivolare e cadere.
E’ vero che indosso un busto corazzato di ferro e cammino dritta, ho anche un bell’aspetto “per dirla” come chi mi incontra, ma mi terrorizzano le pallonate dei ragazzini che non interrompono il loro gioco al mio passaggio e temo ancora di più quei cagnolini che ti sfrecciano fra le gambe mentre i loro padroni si godono le loro chiacchierate al cellulare, tutto assolutamente senza controllo!
Dunque deve essere difficile e terrorizzante vivere per quelle persone che indossano il loro handicap a vita, in fondo è facile per me che spero di buttarlo come un cappotto vecchio tra qualche mese ma pensare di dover sopportare senza speranza l’invisibilità e l’incomprensione, insieme alla mancanza di premura della società che mi circonda deve risultare orrendo!
Allora mi chiedo e lo domando a Voi: Siamo Civili? Siamo veramente Democratici? Abbiamo compreso realmente il valore del Convivere e Condividere gli ultimi preziosi doni di Madre Terra?
No! Non lo abbiamo capito e ci nascondiamo dietro il cattivo operato dei nostri politici per giustificare le nostre gravi maleducazioni, allora ricominciamo proprio da noi!
Guardiamoci intorno per non spettegolare ma per aiutare, guidiamo con prudenza, rallentiamo e fermiamoci nei pressi delle strisce pedonali. Usiamo i Social per intasare di foto i siti comunali dove le strisce non sono visibili, dove mancano le indicazioni stradali, dove non sono presenti gli scivoli per le carrozzelle. Mettiamo i Social al Servizio della Società non utilizziamoli per farci del male. Impariamo anche a divertirci rispettando la sicurezza di quelli che ci vivono intorno. Piccole cose che se compiute da tutti sono Grandi Numeri Positivi.
Diversamente, viste le precarie condizioni che deve subire un portatore di handicap cosa potrà mai significare per lui l’elezione di un nuovo Sindaco o di un Presidente degli Stati Uniti, lo studio di un PIL se l’ABC del suo Quotidiano è ostacolato da un ascensore rotto o dalla mancanza di un abbattimento di una barriera architettonica, spesso gli è impossibile usare un mezzo pubblico e pensate che è scelto dai criminali perché è semplice da derubare.
Sarebbe bello, mentre passeggi, ascoltare un genitore che spiega ai suoi bambini che dobbiamo avere cura di ciò che ci vive intorno. Invece noto che oggi è più comodo e facile essere più caritatevoli verso le migliaia di cagnolini che vivono nelle nostre case, mentre non lo siamo verso un bimbo estraneo che ha necessità di cure. E’ crudele, ma riflettiamo su questa realtà.
Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®