E’ nata una nuova compagnia teatrale
Una serata afosa al mare. Finalmente è il giorno del debutto che aspettavamo da tanto. Un gruppo di amici soci del nostro Circolo ha deciso di inerpicarsi per una difficile e impervia strada. Mettere in scena una rappresentazione teatrale non avendolo mai fatto.
O meglio, i due registi e animatori severi e infaticabili del gruppo, Silvia e Vincenzo, hanno una lunga esperienza teatrale alle spalle, ma gli altri sono quasi tutti alle prime armi. Un salto nel vuoto senza rete, da far venire i brividi. E credo che, a molti, li abbia fatti venire.
Mi siedo in prima fila senza tante aspettative ma con molta, molta curiosità. Il teatro si è velocemente riempito, non sono il solo curioso. Il pubblico è variegato, più generazioni si sovrappongono e si intersecano. Questo è il C.N.C.
Finalmente inizia.
Siamo in un opera dal classico stile inglese, humour raffinato, comicità semplice e di immediato effetto. Si strappano delle risate senza mai esagerare.
Subito mi piace l’idea brillante delle due narratrici ben visibili ai lati del palco che “recitano” più che essere voci fuori campo. Non provengono dal buio sono “umane” e lo dimostrano.
Mano a mano che vengono presentati i personaggi e riconosco i miei amici perfettamente truccati e vestiti con abiti di scena probabilmente rimediati nelle case del mare e non solo, inizio a capire che è una cosa seria. Due parole mi vengono in mente, passione e professionalità. Traspaiono in modo evidente.
Del resto ci sono mesi di lavoro alle spalle che abbiamo vissuto indirettamente con cene e appuntamenti mancati proprio a causa delle prove.
Lo spettacolo inizia barcollando, è un po’ lento, avrebbe bisogno di un sostegno musicale o di qualche escamotage teatrale ad hoc. Però si riprende velocemente quando il ritmo aumenta e gli attori iniziano a sciogliersi. E’ chiaro che l’imbarazzo e la tensione iniziali stanno allentando la morsa.
E decollano in un crescendo di sorprese, battute e gag sempre nei limiti del buon gusto fino al trionfo finale di applausi e approvazione.
Mi giro per osservare il pubblico proprio in quel momento e penso: il C.N.C. è sempre il C.N.C. spaccato unico di umanità che si interseca da decenni.
Non farò l’elenco dei partecipanti ma solo qualche osservazione su alcuni di loro che mi hanno piacevolmente sorpreso. Sono stati tutti bravi.
Vincenzo e Silvia sul palco dove li metti li metti, fanno sempre la differenza, con una particolare menzione per gli svenimenti di Silvia che sono una cosa a parte.
Fabrizio regge la parte forse più difficile con calma e maestria ma Carlo è veramente una sorpresa, un caratterista/mimo di grande qualità che ha il dono di rispettare sempre i tempi di entrata alla velocità della luce.
Antonella un’ubriaca di classe perfettamente calata nella parte, la cameriera Manuela che mi ha confessato di zoppicare ogni tanto anche a casa. E gli occhi del maggiordomo che questa volta non era il colpevole.
Scenografie interessanti curate da Elvira, penso alla progettazione, alla fatica nel reperirle e montarle. Sempre e solo passione.
Un’ultima osservazione. Era una prima assoluta di una compagnia amatoriale e non ho assistito ad errori di nessun tipo che, se ci sono stati, sono risultati invisibili. Non male, veramente non male.
Si chiameranno “Raccolti per strada” però sono stati raccolti quelli giusti.
Grazie a Silvia e Vincenzo che hanno fatto una scommessa vinta alla grande.
Fabio Romanello