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Agosto, 2023

Ago 21

2023

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E’ nata una nuova compagnia teatrale

Una serata afosa al mare. Finalmente è il giorno del debutto che aspettavamo da tanto. Un gruppo di amici soci del nostro Circolo ha deciso di inerpicarsi per una difficile e impervia strada. Mettere in scena una rappresentazione teatrale non avendolo mai fatto.

O meglio, i due registi e animatori severi e infaticabili del gruppo, Silvia e Vincenzo, hanno una lunga esperienza teatrale alle spalle, ma gli altri sono quasi tutti alle prime armi. Un salto nel vuoto senza rete, da far venire i brividi. E credo che, a molti, li abbia fatti venire.

Mi siedo in prima fila senza tante aspettative ma con molta, molta curiosità. Il teatro si è velocemente riempito, non sono il solo curioso. Il pubblico è variegato, più generazioni si sovrappongono e si intersecano. Questo è il C.N.C.

Finalmente inizia.

Siamo in un opera dal classico stile inglese, humour raffinato, comicità semplice e di immediato effetto. Si strappano delle risate senza mai esagerare.

Subito mi piace l’idea brillante delle due narratrici ben visibili ai lati del palco che “recitano” più che essere voci fuori campo. Non provengono dal buio sono “umane” e lo dimostrano.

Mano a mano che vengono presentati i personaggi e riconosco i miei amici perfettamente truccati e vestiti con abiti di scena probabilmente rimediati nelle case del mare e non solo, inizio a capire che è una cosa seria. Due parole mi vengono in mente, passione e professionalità. Traspaiono in modo evidente.

Del resto ci sono mesi di lavoro alle spalle che abbiamo vissuto indirettamente con cene e appuntamenti mancati proprio a causa delle prove.

Lo spettacolo inizia barcollando, è un po’ lento, avrebbe bisogno di un sostegno musicale o di qualche escamotage teatrale ad hoc. Però si riprende velocemente quando il ritmo aumenta e gli attori iniziano a sciogliersi. E’ chiaro che l’imbarazzo e la tensione iniziali stanno allentando la morsa.

E decollano in un crescendo di sorprese, battute e gag sempre nei limiti del buon gusto fino al trionfo finale di applausi e approvazione.

Mi giro per osservare il pubblico proprio in quel momento e penso: il C.N.C. è sempre il C.N.C. spaccato unico di umanità che si interseca da decenni.

Non farò l’elenco dei partecipanti ma solo qualche osservazione su alcuni di loro che mi hanno piacevolmente sorpreso. Sono stati tutti bravi.

Vincenzo e Silvia sul palco dove li metti li metti, fanno sempre la differenza, con una particolare menzione per gli svenimenti di Silvia che sono una cosa a parte.

Fabrizio regge la parte forse più difficile con calma e maestria ma Carlo è veramente una sorpresa, un caratterista/mimo di grande qualità che ha il dono di rispettare sempre i tempi di entrata alla velocità della luce.

Antonella un’ubriaca di classe perfettamente calata nella parte, la cameriera Manuela che mi ha confessato di zoppicare ogni tanto anche a casa. E gli occhi del maggiordomo che questa volta non era il colpevole.

Scenografie interessanti curate da Elvira, penso alla progettazione, alla fatica nel reperirle e montarle. Sempre e solo passione.

Un’ultima osservazione. Era una prima assoluta di una compagnia amatoriale e non ho assistito ad errori di nessun tipo che, se ci sono stati, sono risultati invisibili. Non male, veramente non male.

Si chiameranno “Raccolti per strada” però sono stati raccolti quelli giusti.

Grazie a Silvia e Vincenzo che hanno fatto una scommessa vinta alla grande.

Fabio Romanello

Ago 21

2023

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DELITTO AL CASTELLO

La sera, il Buio hanno sempre regalato un particolare fascino al teatro all’aperto. Non pensate alla posizione del Teatro Antico di Taormina perché una serata sotto le stelle al Boschetto del C.N.C. è un’altra cosa ma in un’estate calda senza alcun refrigerio, offre comunque un’occasione di benessere e convivialità. Un vero salotto sulla sabbia!

Quella notte, appena iniziata, il Boschetto ci accoglieva con una brezza leggera, le onde lavorano per la risacca e la luna brillava con il suo sorriso sghembo.

L’appuntamento con gli amici era stato per le 21.00 per assistere allo spettacolo ”Delitto al Castello” una commedia comico/grottesca di Aldo Cirri. La Compagnia Teatrale dei “Raccolti per Strada” aveva messo in scena l’adattamento dell’opera curato da Vincenzo M. Chiaula, regia di Silvia delle Site e Vincenzo M. Chiaula, scenografie curate da Elvira Di Toma e Giovanni Nardi.

L’aspettativa tra il pubblico era alta, era giunto numeroso al Circolo e il gruppo di amici teatranti avevano di fronte una bella sfida! Dovevano spendere tanta fatica e passione per attrarre la platea gremita di gente.

Mi dovevo rammentare spesso che non erano dei Veri Attori ad esibirsi perché nella vita sono Dirigenti, Maestre, Professori Universitari, Accademici, Ufficiali di Polizia, Agenti Segreti e Pensionati.

Il loro legame consiste nella gioia di condividere lo Stare Bene Insieme!

La trama è delle più scontate per le persone di una certa età come la sottoscritta, narra la parodia di un giallo ambientato all’inizio del secolo scorso che si consuma in un umido castello della Scozia.

La scenografia degli interni del maniero era ricostruita perfettamente!

Dunque un Misterioso Assassino, Il Barone Accoltellato, era interpretato impeccabilmente da Riccardo Angelini, Il Commissario Pasticcione magistralmente recitato da Fabrizio Diomedi, Il Poliziotto che non parla, Carlo Passerini una vera stupefacente rivelazione, un mimo eccellente, La Seconda Moglie del nobile del castello la Lady Silvia delle Site bravissima attrice consumata. Eccezionali quanto Indispensabili le Narratrici 1 e 2: Elvira di Toma e Monica Maramao, figure conduttrici che marcavano l’ironica e comica rappresentazione. Non mancava all’appello la Baronessina espressa da Roberta De Pero brillante e determinata e la Mrs. Sidonie Paerblack recitata “brillamente” da Antonella De Pero che dire: Affascinante e Perfetta!

Non mancava la figura dell’insidioso Sir Fabio De Petris in verità simpaticissimo nella vita reale, L’amante della Baronessa Vincenzo M. Chiaula anche per lui i complimenti risultavano riduttivi perché E’ Vincente in tutti i ruoli che assume, La cameriera Manuela Dionisi ammirabile nell’interpretazione di una persona di servizio snob al punto da esserlo più della stessa Castellana, Claudio Colantoni Impeccabile Maggiordomo dallo “sguardo matto” tanto che cito la risposta privata che hanno ricevuto i coniugi Colantoni: Ciao Manu, prima di stasera saremmo venuti ma ora non ce penso proprio, me mettete paura!!!!!”

Ammirabili per Bellezza e Leggiadria le due fanciulle Lavinia e Anna comparse in un finale spumeggiante!….

Tutti questi personaggi offrono da sempre un’occasione ghiotta per uno sceneggiatore per delineare più figure comiche, quasi al limite del ridicolo ma che si muovono tra curiosi e buffi intrighi per raggiungere poi l’immancabile sorpresa finale che strapperà più di un sorriso.

Un testo movimentato e brillante che consente di offrire Buon Umore.

Peppino De Filippo sosteneva che “ Fare piangere è meno difficile di far ridere …”

Gentili Lettori, Soci e Amici come descrivere il Carosello di Simpatia Ammirazione e Stima che ha espresso la platea nei confronti dei Commedianti?

Per ogni riga scritta mi sono imperiosamente dovuta ricordare che di fronte avevo una compagnia di attori amatoriali, alcuni persino esordienti!

Infatti il loro impegno è stato così professionale da farmelo dimenticare spesso.

Al primo atto per essere perfetto sono mancate quelle piccole note che raccolgono la recita, una piccola colonna sonora, come per la verità nell’entrata in scena dell’Antonella De Pero c’era stata.

Il secondo Atto è stato un crescendo! Un Vero Trionfo concluso con un Finale che non svelerò perché i “Raccolti per Strada” meritano di apparire nei teatri di Roma perché garantiscono freschezza e allegria.

Mi sono commossa a fine spettacolo quando nei saluti di scena scorrevo le scenografie e vi pensavo le idee risolutive di Elvira e la manovalanza degli amici attori, la fatica e il trasporto dei divani e comodini, i vestiti raccolti dagli armadi di casa, il pensare e lo studiare di Vincenzo e Silvia per la costruzione dei personaggi e la sensibilità che hanno speso per adattarli alle singole personalità dei loro amici, marcandone i pregi e nascondendo i difetti.

Giorni rubati al tempo libero e alle proprie famiglie ma che hanno rivelato in scena a luci spente un successo nelle loro vite private: la costruzione di un gruppo di Amici che hanno imparato ad amarsi e stimare nel tempo di un inverno, si sono accettati per quello che sono, anzi hanno sapientemente valorizzato le loro capacità e mitizzato i loro difetti.

Una Commedia che ha visto nascere una Compagnia di amici Meravigliosa.

Davvero Grandi!”   

Roberta Ramacciotti blog www.cortonamore.it®