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Apr 04

2025

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M&M Musica e Radio Folk donano la loro Musica

Sabato 29 marzo al Teatro Spina di Castiglion Fiorentino si è svolta una serata simpatica e piena di allegria grazie alla generosità del complesso musicale degli M&M Medici e Musica insieme alla partecipazione del brillante Daniele Bellaveglia di Radio Folk. Il tema musicale era rappresentato dal “Viaggio” con la Musica Italiana e Internazionale a partire dagli anni “60.

Si può viaggiare nel proprio cuore e in quello delle persone che incontri nella vita.

Ha organizzato l’evento l’associazione Rotary Club Cortona Valdichiana con il patrocinio del Comune di Castiglion Fiorentino, una serata di beneficenza il cui incasso andrà a favore del restauro della Chiesa del Gesù di C.F.

Lo spettacolo, teatro sold out per una risposta solidale dal territorio, è stato amabilmente presentato dalla Presidente del Rotary Club Cortona Valdichiana Eleonora Sandrelli.

Per il complesso dei fantastici M&M Medici e Musica erano presenti Paolo Angori alle chitarre, Piero Angori alla batteria, Giorgio Sgrevi alla chitarra, Marco Margioni alle tastiere, Marco Feri al sax tenore, Francesco Diodato al sax soprano, Carlo Casettari al basso insieme alle belle e brave cantanti Stefania Battaglini e Ilaria Scatizzi.

Un complesso veramente molto amato e seguito nel territorio per la bravura e la generosità perché hanno sempre messo a disposizione il loro tempo libero per cause benefiche. Il sentimento che li anima è l’amore per la musica ed il desiderio di condividerlo con la gente del territorio dove lavorano e vivono con le loro famiglie.  

E’ qualcosa di bello, importante e veramente prezioso per tutta la Comunità perché seminano Gioia e Serenità.

Nascono nel 2012 come un gruppo di medici dell’azienda sanitaria aretina che si sono uniti con la “voglia di fare musica” e negli anni hanno scoperto nel gruppo la forza dell’amicizia.

Sono passati molti anni da allora, ed anche se molti di loro sono oramai in pensione, non è mai mancato l’impegno nel lavoro e il desiderio di essere utili alle persone.

Allora il loro incontro periodico settimanale e a volte mensile, si è trasformato in una fonte rigenerativa personale e collettiva anche dopo ore massacranti spese in ospedale.

Un’unica band musicale di colleghi appartenenti al mondo ospedaliero che quando acquisivano un “esterno”, per la sua bravura di musicista, gli attribuivano allegramente “una laura in medicina ad honorem”!

Si Scherza Naturalmente ed è ovvio che nei concerti di beneficenza sono decisamente fuori luogo giudizi di alcun genere ma spero mi siano perdonati i complimenti a Carlo Casettari per il sentimento profondo espresso nella sua esecuzione della canzone Creuza de ma’ di Fabrizio de Andrè (musica di Mauro Pagani), è stato piacevole riascoltare  “Parigi” cantata dal suo autore Marco Margioni e poi c’è stato un momento emozionante e nostalgico per la canzone “Impressioni di Settembre” dei PFM cantata e suonata dal bravo Daniele Bellaveglia di Radio Folk accompagnato sempre dai M&M tanto che si è chiesto anche il bis!

Tutti, ma proprio tutti, veri artisti consumati!

L’elenco è lungo per riportare i tanti concerti che hanno donato alle varie associazioni. Personalmente li ho conosciuti nel lontano 2016 proprio nel Teatro Spina per il concerto dedicato al ricordo di Fabrizio Meoni, un campione di motociclismo morto durante la Barcellona-Dakar. Meoni senza mai “farsi bello” aveva lavorato, insieme a Padre Arturo Buresti, al progetto della realizzazione di una scuola in un sobborgo di Dakar che oggi porta il suo nome.

Storie drammatiche ma profondamente belle per l’esempio che donano all’Umanità.

Sono sicura però che i nostri medici musicisti conservino i concerti più belli nei loro cuori, quelli improvvisati, suonati e cantati nelle corsie per i loro malati.

Sono proprio Uomini e Donne speciali. Grazie di tutto.

Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®

Apr 02

2025

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QUARANTA GIORNI

Le luci dello spettacolo “Quaranta Giorni” si aprono su un piccolo uomo disperato di nome Giona che consuma da solo il suo misero pasto nel suo alloggio di fortuna.

Ha perso tutto dall’ultimo Disastro, si proprio uno di quelli che ci vengono annunciati tutti i giorni al telegiornale: Inondazioni .. Terremoti .. Tsunami .. Frane .. Guerre .. Carestie .. macabre e spaventose regie rubate alla fabbrica del cinema. Terribile Pensarlo invece Pura Realtà.

Giona, l’attore, come prime battute recita “Ninive” di Chiara Arrigoni, l’opera dal quale la brava regista Alessandra Bedino ha tratto l’ispirazione per la regia di “Quaranta Giorni”.

Giona a Dio: ”Io giuro che non ti chiedo più di farmi passare questo odio alla fine mi ci trovo bene ci passo le giornate così è una cosa che mi fa sentire meno solo ma ti chiedo invece solo una cosa … manda giù l’acqua che li spazzi via tutti … che ci liberi si, ci liberi di quell’odore terribile che hanno addosso, plastica scadente profumi costosi corpi sudati che corrono da una parte all’altra verso il nulla … e ci liberi di tutto tutto … Perché è quello che meritano Perché se ci deve essere un mondo dopo questo sfacelo Non è per loro. Sia fatta la tua volontà.”

Dunque quest’Uomo vive la sua disperazione nella periferia di Ninive, una grande metropoli, dove tutti, uomini donne e cose, sono al servizio di un Re viziato e capriccioso e della sua Corte debosciata.

Loro Possono Ordinare Tutto via internet, dal cibo più improbabile, alle droghe, come alle bambole del sesso in carne e ossa.

Tutto messo a disposizione dalla politica dello Schiavismo Volontario un tempo chiamato Lavoro.

Tutto questo apparentemente però, perché anche i Privilegiati sono inconsapevolmente schiavi del Consumismo Plastificato che tutto ha distrutto di umano ci fosse “in giro”.

Non citerò la narrazione biblica del profeta Giona e neppure quella del Nuovo Testamento, ma la presenza leggendaria di un personaggio millenario come il suo, nell’opera della Arrigoni, aiuta a rafforzare il messaggio: dobbiamo riportare l’Umanità nel suo alveo, nella sua terrena dimensione, perché l’Uomo è sfuggito alla sua stessa natura e il suo comportamento sta pregiudicando anche l’esistenza della flora e della fauna sulla terra.

L’incomparabile regia di Alessandra Bedino in “Quaranta Giorni” rappresentata al Teatro Spina di Castiglion Fiorentino, organizzata dalla Pro loco in collaborazione con il Comune esprime, attraverso un lavoro di grande tessitura con la sua “Compagnia Invisibile”, il drammatico disagio dell’Uomo Comune sulla Terra costretto, di giorno in giorno, ad annullare i suoi pensieri, sogni e desideri. La sua piccola esistenza, un tempo colma di poesia è oramai sopraffatta dal potere delle multinazionali che obbligano gli Stati all’assoluta politica consumistica.

E’ storicamente vero che, nascosto dietro la meravigliosa ripresa economica degli anni del dopoguerra, si celava l’inizio inconsapevole della distruzione della razza umana sulla Terra grazie alla spinta forzata del Consumismo fatto tutto di plastica e petrolio. 

L’opera teatrale è una metafora della imminente catastrofe globale. Giona sul palco è un uomo che è stato eletto all’ascolto della Parola di Madre Terra, infatti, la figura di Dio in scena è Donna, ma nonostante il privilegio concesso, anche lui rimane sordo e sfiduciato e non avverte l’urgenza di convincere il Re e la sua Corte alla “conversione” per permettere all’Umanità di salvarsi.

Le luci sapientemente distribuite sulla scena curate da Alessio Rosi, enfatizzano il buon lavoro delle maschere in cartapesta create e dipinte da Carlo Giabbanelli. Gli effetti sonori, le musiche e le scenografie sono curate dalla regista Alessandra Bedino con l’aiuto degli svariati costumi di Norma Angelini la cui fantasia ha dato spessore allo spettacolo creando un unicum. Pensate che i visi dei manichini dipinti dalla Angelini sono dei veri capolavori di realismo pittorico e non posso non menzionare la sua brillante idea della scatola contenitore della “donna oggetto” insieme a tutti gli altri complementi di scena costruiti da lei con materiali riciclati. Una donna ricca di Fantasia! Brava!

Per la verità Bravi proprio Tutti!

E’ una recita al passo con i tempi, i nostri dolorosi tempi. 

La “Compagnia Invisibile” è composta da Stefano Berbeglia, Giuliana Bianchi nella parte del Re, Annalisa Cei, Carlo Giabbanelli, Cordelia Palla, Stefania Salvietti e Giovanni Visibelli nella parte di Giona insieme alla regista Alessandra Bedino.

Sono stati tutti molto generosi e molto coraggiosi perché il tema, quanto mai attuale, risulta anche molto difficile da accettare per il pubblico.

Molti spettatori non desiderano ascoltare la voce della realtà ed allora preferiscono ignorare il Problema, ma quello Rimane, si Consolida e prende sempre più Forma perché non viene Ostacolato.

In verità siamo tutti molto spaventati per ciò che ci potrà accadere, ma voltarci dall’altra parte non mitigherà il futuro che ci attenderà ed allora di fronte ad un lavoro studiato onestamente e presentato con professionalità e spettacolarità ci dobbiamo semplicemente rigenerare di fiducia e gratitudine.

Gli attori della Compagnia degli Invisibili hanno seminato in platea pensieri dall’alto valore del grano e le scomode denunce presentate forse potrebbero risultare salvifiche se comprese dagli uomini per tempo.

La forza del Teatro risiede proprio nell’esercizio dell’introspezione offerta dagli attori alla platea e poi sta a noi spettatori rimanerne arricchiti.

Il Teatro può curare anche le angosce personali e sociali che viviamo, perché condividerle psicologicamente è il primo passo per comprenderle, affrontarle e superarle.

Bravi, Bravi, Bravi e pensare che nella vita gli attori della “Compagnia degli Invisibili” vivono altri mestieri, e allora l’impegno amatoriale per il Teatro li rende ancora più Preziosi.

Speriamo che il Comune di Cortona insieme all’Accademia degli Arditi del Teatro Signorelli di Cortona prendano in considerazione di patrocinare una giornata dello spettacolo “Quaranta Giorni” tratto da Ninive di Chiara Arrigoni con la regia di Alessandra Bedino. Penso alle scuole di Cortona e del Territorio della Val di Chiana, ai loro giovani studenti perché immagino possano trovarlo molto interessante proprio perché riguarderà il Loro prossimo Futuro.

Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®

Feb 20

2025

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LA BELLEZZA

Quante volte siamo rimasti stupiti per l’inaspettata quanto potente attrazione provata nei confronti di una persona sconosciuta con un’apparente insignificante fisicità? La sua luce interna ci aveva catturati!

Spesso ascoltiamo: la Bellezza ci salverà?… Ma quale? Quella dei nasi rifatti, degli zigomi pompati come meloni, dei seni gonfiati che sfidano la legge di gravità o la Bellezza della Gentilezza, dell’Ascolto, della Comprensione, dell’Amore verso il Prossimo anche quello più Scomodo e Difficile.

Purtroppo nel “Civile” mondo occidentale è diffusa l’indispensabile moda dell’apparire “Sano e Disegnato” ad imitazione persino di personaggi di alcuni cartoni animati. Per fare un solo esempio: ricordate Jessica Rabbit? Quante ne incontriamo a passeggio?

Penso che sia fallimentare per l’Umanità perseguire questo tipo di Bellezza perché Povero di Pensiero, Pericoloso e Ingannevole mentre dovremo volgere lo sguardo a quella strada illuminata dall’energia dell’Amore che da sempre alimenta l’Esistenza della Natura Umana.

Nel Rinascimento l’iconografia di Simonetta Vespucci, splendida ventenne fiorentina, dipinta platonicamente dal Botticelli nella sua Primavera, nella Nascita di Venere … è stata fonte di ispirazione per gli artisti dell’epoca per rivelare il processo di crescita intellettuale dell’Uomo perché non si limitava ad esprimere solo un bel viso, ma la cura intima che l’Uomo aveva dei suoi Nuovi Pensieri.

Quella Bellezza rappresentata era un manifesto Laico Politico Sociale in quel periodo storico di grandi trasformazioni.

Oggi la ragione di voler diventare belli risiede nel raggiungere e possedere personalmente un potere attrattivo nei confronti dell’altro, magari per dominarlo e non sempre compiacerlo. Una effimera egoistica esibizione fine a se stessa che a volte può rasentare la crudeltà. “Io sono Bello/a e posso tutto, tu sei Brutto/a Sparisci!

Una Bellezza che invece di Curare, Ammala l’Anima e indebolisce l’Uomo terrorizzato inconsciamente dalla Vecchiaia che avanza.

La civiltà e i buoni sentimenti stanno sparendo già dai primi banchi di scuola, le famiglie non insegnano la comprensione, la responsabilità dettata dal coinvolgimento sociale verso l’ascolto per i Brutti e Poco Sani perché il diversamente abile invece di essere protetto e aiutato in famiglia ed in società è spesso bullizzato, poco compreso e sicuramente emarginato.

Allora quando nella serata televisiva RAI dello scorso 13 febbraio c.a. il Festival di Sanremo ha ospitato Dario D’Ambrosi uno dei maggiori artisti d’avanguardia italiani con il suo Teatro Patologico, il mio cuore si è illuminato di amore, perché l’elegante platea e tutti gli spettatori nel mondo, collegati con la trasmissione, avrebbero ricevuto un’inaspettata energia dai suoi “particolari attori” affetti da pensieri e comportamenti di malati di mente.

E’ risultato uno spettacolo brillante, prorompente che ha scosso la nostra intima comfort zone che difendiamo nascondendo le disgrazie umane sotto il tappeto. Per fortuna non tutti sono così ingrati e vigliacchi nei confronti delle persone meno fortunate, ma uno schiaffo sulle nostre facce incipriate risveglia i più addormentati!

Anche la nostra Cortona ha offerto in passato il suo cuore nella prima e seconda edizione del Festival IntegrArs 2018/19 dei “Ragazzi Speciali” della Polisportiva del CAM di Ferretto, nella splendida sede del Teatro Signorelli e questo miracolo è stato possibile grazie alla professionalità spesa da tutto lo staff del CAM, dall’Accademia degli Arditi che ha messo a disposizione il Teatro Signorelli, dal Comune di Cortona che ha patrocinato gli eventi insieme agli sponsor, tutti hanno creato le reali condizioni affinché questo speciale evento sia stato possibile.

In quei due importanti appuntamenti hanno avuto l’opportunità di recitare i Ragazzi Speciali del CAM: i loro occhi hanno visto, la loro poesia è stata ascoltata e i loro gesti ammirati dal pubblico. Hanno scoperto forze da loro ignorate fino a quel momento.

Sono persone che soffrono di molti e diversi disagi fisici e psichici, hanno subito violenze, sono nati deformi, hanno subito incidenti, ma con l’amore e la professionalità delle cure di questo tipo di Istituti hanno la possibilità di realizzare il sogno di vivere al meglio la vita che è stata loro concessa da Madre Natura.

Abbiamo scoperto come queste rappresentazioni diano loro gioia e che alimentino tanto coraggio nelle loro famiglie, spesso lasciate sole ad affrontare situazioni persino impossibili.

Abbiamo necessità di un ritorno alla Purezza e speriamo di poter partecipare ad una terza edizione dello spettacolo Integras nella sede del Teatro Signorelli di Cortona per imparare ancora dalla spontaneità di sentimento dei Ragazzi Speciali del CAM di Ferretto, un uccellino mi ha raccontato che presto questo piccolo sogno si potrebbe ancora realizzare per ridare Gioia e Amore.

Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®

Dic 18

2024

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JOVANOTTI a BELVE

CHI di NOI non ha seguito l’intervista a Jovanotti della Fagnani a Belve?

Il sedici dicembre è stata trasmessa l’ultima puntata della stagione di Belve, una trasmissione di successo ideata e condotta dalla giornalista Francesca Fagnani in prima serata su RAI 2.

I riflettori sono solo due, come le domande e le risposte che si succedono apparentemente su calcolo binario.

Sempre e solo due sono i visi ripresi nei primissimi piani.

Le serate sono uno “special psicologico”, domande intelligenti e le più intime, vengono rivolte democraticamente a tutti i suoi prescelti.

Dunque i suoi ospiti, se hanno l’umiltà di studiare le puntate precedenti, non possono presentarsi impreparati o meravigliarsi!

Dalle prime inquadrature alla Fagnani colpiscono la sua bellezza e la vitalità che trasmette nello splendore del suo sguardo che cattura i suoi ospiti e inchioda gli spettatori fino alla sigla di chiusura del programma. Il suo primo piano è già uno show televisivo e nella trasmissione si confrontano vivacemente e sorprendentemente due personalità: l’Ospite e l’Intervistatrice.

In questo contesto Jovanotti ha raccontato la sua storia di Bambino, di Ragazzo, di Uomo.

E’ una star internazionale eppure tra gli ospiti del programma è stato tra i personaggi che “non si è dato un tono”.

Nel mondo televisivo che è quello dei più costruiti e per definizione “finti”, lui è riuscito a consegnarsi con autenticità.

Complimenti, ha Coraggio da Vendere nel Privato e nel Pubblico!

Con solarità e positività Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, ha risposto alle domande più insidiose che da Perfetta Belva la Francesca gli ha rivolto. Chi conosce la trasmissione, percepisce subito dallo sguardo della giornalista che sta già “gustando con ghiottoneria” la prossima zampata all’Ospite.

Il personaggio che la Fagnani interpreta in Belve mi ha sempre ricordato uno dei protagonisti di un vecchio film per ragazzi: “il libro della giungla”, Kaa un simpatico pitone desideroso di ipnotizzare e mangiare Mowgli un fanciullo indifeso nella giungla, ma Kaa fallisce sempre per fortuna, invece, l’intervistatrice spesso vince su Maggiorenni Vaccinati.

Anche in questa occasione ha cercato e sperato in un gossip scavando in una vecchia amicizia di Jovanotti con l’attrice Valeria Marini, ma lui, da vero gentleman, ha dichiarato che sono stati “colleghi nei primi anni di lavoro”.

Che Belloooo! Fa sempre piacere scoprire che esistano ancora sentimenti di autentica galanteria in uomini decisamente moderni come è lui.

Per il resto Lorenzo si è raccontato con disinvoltura e semplicità proprio come ci riesce chi è maturato seguendo un sano sviluppo decisamente interessante e creativo.

Sempre con il sorriso la Fagnani lo ha inseguito per tutta la durata dell’intervista con interrogativi sempre più profondi e intimi sul legame con sua moglie, poi sulla malattia della figlia, i suoi rapporti con i genitori e la terribile perdita del fratello, ma lui ha saputo svelare e non svelare del suo percorso di vita, mantenendo salda la sua privacy.

Del resto la Fagnani è sempre border-line nell’incalzare l’intervistato/a, ma sa quando fermarsi e voltare pagina ed è abile nel mantenere un livello intellettualmente alto anche del pettegolezzo.

Il Cherubini è stato uno dei pochi che a Belve ha condotto la sua intervista invece di rimanerne prigioniero.

Bravo! Si vede che aveva studiato!

La sua normalità di essere uomo non ha mai penalizzato la sua genialità artistica e le droghe sono un mondo lontano da lui.

Ottimo messaggio per il mondo che lo segue! Chissà se certi personaggi “molto sopra le righe” non comincino a entrare in “Modalità Jovanotti”.

E’ un cantautore di successo perché si è sempre espresso fin dai primi tempi, con originalità consegnando al Pubblico prodotti all’avanguardia che però conservano sempre molto romanticismo. C’è amore nei suoi lavori. E questo all’Umanità che è stata e che sarà, piacerà sempre!

La sua Curiosità è il suo motore di ricerca. Ha dichiarato che lavora sempre con grande energia e si vede dalle opere che negli anni ha consegnato allo spettacolo.

E’ un Ricercatore della Fantasia più Elegante, la insegue e la fa sua.

Ma la sua particolarità è racchiusa nella sua poesia e si sa che è una cosa sacra e indispensabile per l’Umanità.

Colpiscono il soffio di vita che Jovanotti da alle parole delle sue canzoni.

Lui ha saputo far vibrare le corde della Poesia Universale, complimenti a lui e a noi che sappiamo godercelo.

Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®

Dic 13

2024

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Ieri ho Incontrato Oscar Wilde

Ieri ho incontrato Oscar Wilde, l’ho ascoltato, l’ho osservato negli occhi, ho studiato la sua gestualità.

Si! Era proprio lui!

Un Uomo d’Altri Tempi Perfetto per i Nostri.

Si è raccontato da Uomo Vissuto, ha narrato i suoi drammi con la leggerezza di un Signor Poeta, con la modernità poco compresa di allora, quanto mai capita oggi.

Violenze subite e rivelate con l’ironia di un mattatore … Affascinante Incontro …

Daniele Pecci è l’Attore e Regista che ha trasportato sul Palco del Teatro Parioli Costanzo, grazie alla “sua magistrale macchina del tempo”, “Divagazioni e Delizie” testi teatrali di Oscar Wilde “assemblati” dallo scomparso autore statunitense John Gay.

Una serata Magnifica per la Bravura dell’attore Pecci e per la sua generosità. Si è donato alla recita con la sensibilità e la sapienza dei Grandi tanto che per il suo monologo il pubblico è rimasto completamente rapito per tutta la durata dello spettacolo.

BRAVO e non aggiungo altro perché i complimenti potrebbero essere interpretati falsi.

Grazie a Daniele Pecci

Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®

Dic 08

2024

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PARTHENOPE SORRENTINO NAPOLI

Sorrentino non ha sprecato l’amore per la sua Napoli invano, lo ha donato nella sua totale interezza nel suo ultimo film “Parthenope” proiettato al Teatro Signorelli di Cortona.

Da Uomo e Regista maturo ha narrato la sua città attraverso la cura delle immagini, la sintesi dei dialoghi tra gli attori, le frasi pensate, la trasparenza dell’acqua di mare, la fotografia delle ville che si affacciano sul golfo, le pose dei corpi, gli sguardi.

Ha descritto le molteplici facce di una città secolare e cosmopolita ma che conserva prepotentemente la sua anima folcloristica che però fa sorridere i turisti e soffrire i napoletani.

Lui ha avuto il coraggio di dialogare direttamente con i suoi concittadini attraverso le parole che fa pronunciare nel film dalla Diva napoletana, la Divina per eccellenza. Il discorso uno sfogo magistrale. Non è piaciuto? A chi? Perché? Sono state parole dettate dal cuore di Sorrentino, dalla sofferenza nel riconoscere il dramma dello sfruttamento della povertà, della prevaricazione nei confronti dei deboli, della prostituzione, della debolezza degli animi, delle fragilità con l’accettazione che questo sia folclore.

Macché grida Sorrentino e lo fa per chi non può permettersi di farlo perché prigioniero della sua Miseria. Il film Parthenope è un atto di generosità per la sua città natale.

Sorrentino invita tutti i napoletani a non consentire di essere trattati male, ma di farsi rispettare e valorizzare perché se non lo facciamo noi stessi per primi, chi mai lo farà per noi? Bravo Sorrentino una bella lezione sociale di grande umanità.

Le metafore e i simbolismi sono di facile lettura e gli sono occorsi per lasciare allo spettatore l’interpretazione della sua lirica. Non è retorico e non gigiona. Sorrentino è franco e coraggioso, sofisticato, intelligente e schietto e l’ipocrisia non è di quest’opera. Cura magistralmente i primi piani degli attori che dialogano a “tu per tu” con le persone in sala, con te, si proprio con te che lo vedi comodamente seduta in poltrona!

Napoli ha la luminosità e il calore del sole catturati nelle sue ceramiche, peccato che quella magia non arriva nei bassifondi e quando li ritrae con lo scorrere dei fotogrammi, abitazioni di sopravvivenza umana, lui non lo fa per umiliare i napoletani, ma per denunciare, lui che può, proprio come Primo Levi lo fece per Matera riguardo la condizione inumana degli abitanti nei Sassi negli anni “50, solo che ora siamo nel 2024!

Ha audacia, ardimento la sua poesia, nuda, cruda, vera, ha sofferto per far emergere tutto ciò, per lui ha avuto il valore di un parto. C’è Odio per l’inettitudine ma c’è l’Amore viscerale per la sua città natale.

Ha curato la bellezza della giovinezza ed espresso il suo delirio di onnipotenza attraverso le più intime gestualità. La scoperta del mondo, il momento della riflessione, gli incidenti che rompono equilibri e riscrivono le storie di una famiglia. La nuova consapevolezza per l’assorbimento dell’esperienza, le scelte, l’ultima maturità. Un Carosello di Sentimenti Umani anche dei più strani ma reali.

Ha scolpito come uno scultore il film Parthenope che è il diario della sua vita, il vissuto di uomo napoletano che non accetta le contraddizioni feroci che gli sono offerte, una vita affascinante quanto drammatica, una vita da film.

Chi va al cinema a vedere Parthenope si regala un momento prezioso.

Oggi andare al cinema per vedere un filmetto standard non ha senso perché i canali televisivi, tutti, ne trasmettono di belli e avvincenti. Il cinema oggi deve saper donare allo spettatore la teatralità di un racconto attraverso la tecnica più moderna del cinematografo, diversamente è noia, non ci sono stimoli, si torna a casa senza un arricchimento personale. Criticare è crescita di pensieri nuovi e Parthenope ne dona molti e tu Napoli fai pace con Sorrentino.

Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®

Ott 23

2024

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Truffe e Raggiri

“2024 Educazione Finanziaria

Oggi per il tuo Domani”

Testimone d’eccezione Raffaele Cantone

Art. 47 della Costituzione Italiana.

“La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito. Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.”,

L’argomento della conferenza “2024 Educazione Finanziaria Oggi per Domani” che si è svolta nella Sala Medicea del MAEC intimorisce forse per la nostra ignoranza, ma proprio per questo è fondamentale informarci per acquisire una visione propria e più corretta possibile riguardo le truffe e i raggiri.

Un tempo si entrava in Banca con la stessa reverenza di come si entrava in Chiesa, ora con gli scandali bancari e degli istituti finanziari è venuto alla luce quante volte fosse mal riposta la cieca fiducia degli ignari clienti. Forse ora siamo tutti più attenti e sarà bene allora istruire al riguardo i nostri figli che non sanno dell’esistenza di alcuni Uffici Disonesti.

Perché è pur vero che un istituto bancario/finanziario, in fondo, compra e vende soldi al “miglior prezzo”. Ma allora mi chiedo, come non è corretto che il titolare di un negozio di alimentari possa vendere cibi avariati intossicando la salute della sua clientela dovendone pagare giustamente le conseguenze allora lo stesso dovrebbe accadere per gli istituti bancari/finanziari che vendono prodotti inquinati.

E per Onestà e Professionalità molti magistrati lo fanno accadere.

Immaginiamo il dramma di chi in perfetta buona fede vede “sparire” la sua piccola liquidazione in un momento difficile della sua vita: la sua vecchiaia.

Allora pensiamo dunque ai nostri pochi risparmi, guadagnati con onestà e fatica, loro hanno il diritto di essere tutelati e a volte persino difesi!

Al riguardo non dobbiamo dimenticare il meraviglioso regalo che ci hanno fatto i Padri Costituenti concependo l’articolo 47.

Siamo sempre più spaventati da questa “dittatura digitale” che scopriamo avere un linguaggio che nasconde anch’essa una sua burocrazia che confonde spesso persino le persone più istruite.

Purtroppo i rapporti diretti e fisici tra il cliente e la sua banca, ufficio finanziario o assicurativo sono sempre più limitati dall’incapacità che soprattutto le persone anziane hanno nel prendere appuntamento via internet.

In una società civile stiamo lasciando indietro proprio le persone che sono più in difficoltà ma che invece sempre più spesso hanno, proprio loro, il potere economico per sostenere molte famiglie.

Dunque sperando sempre che possa migliorare il rapporto tra il cliente e questi Istituti attraverso la  trasparenza e la chiarezza, speriamo che le persone non siano costrette a nascondere sotto il materasso una parte delle loro risorse monetarie correndo rischi diversi per i furti nelle abitazioni.

Allora ecco che la Compagnia del Piccolo Teatro della Città di Cortona ha promosso un’importante iniziativa per informare la popolazione su un tema decisamente attuale e sentito: “2024 Educazione Finanziaria Oggi per il tuo Domani”.

La Conferenza è stata ideata e curata personalmente dal Consigliere del Piccolo Osvaldo Cucciniello, figura nota in Cortona perché ha collaborato con importanti Istituzioni del territorio, fornendo un’elevata competenza avendo maturato una lunga esperienza in un Istituto Bancario occupando posti di alto spessore in settori tecnici, gestionali, ispettivi e operativi.

Il dr. Cuciniello per l’occasione aveva invitato tutte le Banche e gli Istituti Finanziari del Territorio.

Gli altri relatori sono stati il nostro Cittadino Onorario Raffaele Cantone Procuratore della Repubblica a Perugia dal giugno 2020, ricordiamo anche che dal 27 marzo 2014 al 23 ottobre 2019 è stato Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, il dr. Enrico Zugari della Banca Tema che attualmente riveste il ruolo di Responsabile Coordinamento Commerciale e il Consulente bancario dr. Sergio Grifoni.

Il Presidente del Piccolo Mario Parigi, dopo un breve saluto da parte del nostro Sindaco Luciano Meoni, ha presentato la Manifestazione ed ha spiegato quanto la Compagnia del Piccolo di Cortona abbia a cuore la cura sociale della comunità accogliendo la proposta del dr. Cucciniello che ha illustrato un lavoro svolto dalla Banca d’Italia nell’anno in corso riguardante l’Educazione Finanziaria da diffondere già dai banchi di scuola.

Abbiamo appreso che è possibile consultare il sito della Banca d’Italia per ottenere facilmente informazioni soprattutto sulle truffe e raggiri presenti nel web e non solo e su come poter riconoscerle ed evitare.

Quanto spesso abbiamo avuto il sospetto che la nostra ignoranza poteva far comodo alle banche?

Un’altra informazione importante è consistita nello scoprire l’esistenza dell’Arbitro Bancario Finanziario AFB un sistema di risoluzione stragiudiziale delle controversie tra i clienti e le banche o altri intermediari finanziari. Si tratta di un organismo indipendente e imparziale i cui costi sono prossimi allo zero.

Informazioni sul funzionamento del sistema e sulle modalità di presentazione del ricorso possono essere reperite sul sito www.arbitrobancariofinanziario.it

Dunque i presenti sono stati invitati ad ascoltare, leggere e studiare ma non si è mai “parlato” delle azioni che questi Istituti devono mettere in campo per riacquistare la Fiducia dei clienti perduti.

Determinato, Confortante, Incisivo e Chiarificatore è stato l’intervento del Procuratore Cantone che ha insistito nel raccontare alla platea le molteplici truffe che per esperienza si è trovato a giudicare. Ha invitato tutti all’estrema cautela nel rispondere a SMS, email o qualsiasi altra telefonata “camuffata” perché siamo tutti potenzialmente esposti alle minacce di criminali altamente specializzati e fantasiosi.

Il magistrato ha sottolineato quanto le Banche e i relativi Istituti Finanziari dovranno lavorare ancora e molto per porsi alla clientela con maggiore chiarezza formulando, per esempio, contratti più comprensibili attraverso Modelli Unici Universali nei quali non possano più annidarsi clausole insidiose. Speriamo che la politica governativa possa aiutare in merito i cittadini con uno specifico intervento legislativo.

Dunque la strada riguardo l’adeguata informazione alla popolazione in materia di truffe e raggiri nel mondo bancario e finanziario è lunga e impervia anche perché la criminalità si avvale di alte competenze tecnico informatiche sempre in evoluzione e aggiornamento. E’ difficile, quindi, combatterle con efficacia ma sta al nostro impegno personale riuscire a sconfiggerle.

Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®

Set 02

2024

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Omaggio a Puccini

Le associazioni del “Piccolo Teatro della Città di Cortona” e gli “Amici della Musica di Cortona” insieme hanno organizzato nella Chiesa di San Domenico un bellissimo evento in memoria di Giacomo Puccini, sponsor il Comune di Cortona, la BCC e la Fondazione Nicodemo Settembrini.

Puccini riempie di pagine e pagine l’enciclopedia della Treccani, è tra gli uomini italiani più conosciuti nel mondo e per noi tutti è un piacere essere rappresentati da un simile talento.

Dunque per il dr. Mario Parigi Presidente del Piccolo e Direttore Artistico degli Amici della Musica” (per 20 anni ne è stato anche il Presidente) si è presentato un arduo lavoro ma il progetto e la sua realizzazione sono stati un successo e tanto e di più, è stato raccontato e rappresentato così elegantemente che la risposta del pubblico, con la sua standing ovation finale nei confronti dei musicisti sono stati un indiscusso trionfo.

Bilanciati e gradevoli i testi preparati dal Parigi che insieme alle immagini proiettate hanno spiegato un mondo che non c’è più e preparato la platea all’ascolto musicale.  Una Regia Perfetta!

Interessante anche l’intervento del Direttore Artistico del Piccolo Vito A. Cozzi Lepri che ha raccontato il Puccini. Brave ed eleganti le attrici del Piccolo Donella Baccheschi e Rita Adreani che hanno accompagnato il pubblico nelle presentazioni dei brani lirici.

Serata Superba, Raffinata accolta da un Pubblico Attento e Preparato che ha saputo apprezzare il lavoro. Bravi Sempre Così!

Dunque un intenso pomeriggio musicale dedicato al racconto del Puccini Bambino, Uomo, Cacciatore, Poeta, Compositore ed a queste narrazioni è seguita la splendida interpretazione canora del Soprano Noemi Umani accompagnata al pianoforte dal Maestro Oberdan Mearini.

La chiesa ha accolto un folto pubblico anche di stranieri, bella gente veramente e mi fa piacere pensare che questi signori tornando nei loro paesi conserveranno un magnifico ricordo di Cortona. Per l’ospitalità ringraziamo il padrone di casa Don Giovanni Ferrari.

Poi il Canto Lirico: la Soprano Noemi Umani si è rivelata una vera professionista, la sua potente e intonata voce ha riempito la grandezza degli spazi del tempio, oltre che brava è stata molto generosa concedendo anche uno splendido bis “Quando men vo” tratto dalla Boheme. La Noemi Umani si è diplomata in Canto Lirico presso il Conservatorio “L.Cherubini” di Firenze, nasce ad Arezzo nel 1993 ed è dunque giovanissima ma presenta un curriculum di studio e di performance di eccellenza. Solo con ore e ore dedicate agli esercizi giornalieri si raggiungono dei risultati eccellenti e lei oltre a mietere consensi e successi tra il pubblico ha il rispetto dei colleghi.

I brani eseguiti: “Chi il bel sogno di Doretta” da La Rondine 1917; “In quelle trine morbide” dalla Manon Lescaut 1892; “Si, mi chiamano Mimì” da La Boheme 1895; “Sogno d’or” Ninna Nanna per canto e Pianoforte 1912; “Un bel dì vedremo” Madama Butterfly 1903; “O mio babbino caro” da Gianni Schicchi 1918; “Vissi d’arte” dalla Tosca 1899.

Dunque un programma di sala dei più ambiziosi e dei più richiesti ma anche dei più difficili, una bella sfida per la Umani perchè al giorno d’oggi, qualsiasi ascoltatore può digitare contemporaneamente sul proprio cellulare le esecuzioni della leggendaria Callas nelle opere pucciniane e si sa quanto siano uniche, ma è anche vero che è molto emozionante ascoltare la musica e il canto dal vivo se eseguite, come nel nostro caso, con passione e dedizione.

Massimo apprezzamento per la Soprano che è stata all’altezza delle esigenze di Puccini ed un plauso anche al pianista Oberdan Mearini, noto ai cortonesi come docente presso l’Istituto di Istruzione Superiore “L.Signorelli” e collaboratore con la Scuola Comunale di Musica di Cortona. Insieme hanno donato una serata da brividi ma anche di nostalgia per un mondo che sta sparendo dai nostri orizzonti.

Ma dedichiamo anche uno spazio al Grande tra i Grandi: Giacomo Puccini. Nasce in Toscana a Lucca il 22 dicembre del 1858 e muore in Belgio a Bruxelles il 29 novembre 1924, ma non immaginiamoci la capitale dell’Europa e la Lucca di oggi. Thomas Edison brevetterà la sua illuminazione nel mondo solo nel 1879 e nel 1861 avviene la proclamazione del Regno d’Italia ma ancora altri conflitti si succederanno in Italia, nel 1866 la terza guerra d’Indipendenza e la Prima Guerra Mondiale nel 1914-18.

Siamo dunque ancora lontani dal mondo odierno, solo il 24 dicembre 1906 Fessendon effettuerà la prima trasmissione via radio di voce umana e la televisione e internet non sono neppure immaginate dalla fantascienza.

Allora possiamo affermare che le meravigliose note che ha composto Puccini nell’arco della sua vita non le avrebbe potute immaginare fra il frastuono contemporaneo delle suonerie dei cellulari, dei motori dei frigoriferi o dei condizionatori. Per nostra fortuna è vissuto prima ed ha espresso per noi una poesia musicale irripetibile, mentre la tecnologia oggi ci regala invece la possibilità di riascoltarla a nostro piacimento.

Puccini nasce in una famiglia di musicisti, sono da generazioni Maestri di Cappella al Duomo di Lucca ma alla morte del padre, cadendo la famiglia in ristrettezze, fu seguito musicalmente da uno zio materno che lo trovava troppo vivace e scapestrato e con scarso talento ma che per fortuna lo introdusse lo stesso allo studio della tastiera e canto corale. Grazie Zio l’umanità ti è grata!

L’innamoramento per la lirica nacque in lui quando assistette all’Aida di Giuseppe Verdi al Teatro Nuovo di Pisa allora ebbe chiara la Via della sua Vita.

Dunque Puccini è stato uno dei geni italiani che ha ideato e scritto in musica poemi teatrali: l’Opera Lirica, una grande rappresentazione di recitazione, di canto, sinfonie, preludi e overture di grandi orchestre, potenti cori, balletti dalle splendide coreografie e scenografie, è un’arte delle più sofisticate e complesse ed anche delle più complete. Le sceneggiature spaziano dalle fiabe, ai romanzi e le trame spesso celano moti rivoluzionari. Puccini espresse drammi amorosi intensi come forte fu la sua passione per le tante donne che desiderò nella vita e che del resto furono la sua magnifica ispirazione. La vita di sua moglie, Elvira Bonturi, fu difficile ma purtroppo per la signora, alla storia passeranno solamente il genio musicale pucciniano e non certo il suo maschilismo.

Era un uomo solitario, amava la vita in campagna, la caccia e coltivava altre mille passioni. Visse felicemente nella villa a Torre del Lago (Viareggio) che fu per lui il luogo che amò perché riusciva a comporre contemplando l’acqua e i meravigliosi panorami e gli piaceva ritirarsi in allegria con gli amici artisti.

Dopo i primi stenti nella carriera ebbe un enorme successo mondiale, fu acclamato, tanto invidiato e anche poco stimato dagli intellettuali perchè non fece politica in un mondo dove la politica produsse guerre su guerre.

Ancora oggi le note di Puccini penetrano nel nostro intimo e ci fanno conoscere mondi a noi celati dalla frenesia del nostro quotidiano.

Questo e molto altro ci è stato donato in un colto pomeriggio cortonese, un momento per menti che sanno espandersi, poco mondano forse, privo di parolacce e battute volgari, ma a noi piace così.  

Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®

Ago 23

2024

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Crazy Nautico Cincinnato

Carissimi,

quest’anno lo “Spettacolo dei Soci”, quello a noi dedicato, è stato il più disorganizzato ma anche il più interessante, profondo e divertente di quelli che si sono realizzati finora.

La tanto attesa pioggia scesa scrosciante proprio nelle ore di prova e il Covid, si ancora lui, che da qualche anno purtroppo ci terrorizza e dissocia, hanno causato enormi disagi organizzativi.

Allora con solo sei giorni senza prove condivise e con solo i compitini “fatti in casa”, singolarmente o in coppia, posso affermare senza essere smentita che lo spettacolo “Crazy Nautico Cincinnato” si è rivelato un Vero Successo!

E’ un evento aggregativo importante per la nostra piccola Comunità, anzi lo definirei essenziale perché tutti noi siamo indubbiamente “Cittadini Dentro” ma a volte anche molto “Paesani Fuori” nel significato più negativo del termine ( mi perdoneranno i paesani veri!). Infatti spesso manifestiamo il peggio di noi negli eccessivi e cattivi pettegolezzi che sporcano l’ambiente quanto la sporcizia che viene lasciata in spiaggia sotto i nostri stessi ombrelloni. Per fortuna non tutti sono così maleducati e incivili, ma quei pochi Fanno Danni!

Allora uno spettacolo di qualità come quello rappresentato ieri sera assume un importante valore comunicativo. Si sono presentate volontariamente sul Palco tante persone che si sono messe in gioco, Grandi e Piccini, sapendo di scoprirsi agli altri ma prima ancora a se stessi.

Un’esperienza che matura e che rilascia nel proprio intimo Bei Pensieri.

I registi i “Magnifici Quattro” sono partiti dall’idea del tema della “Follia” manifestato embrionalmente da Fabio Maramao, grande anfitrione teatrale che conosciamo, seguiamo e ammiriamo da anni, e rielaborato dai colti e capaci Alessandra Barbini, Mauro D’Alessandro e Vincenzo Chiaula. Hanno portato in scena con sensibilità ed incisività tanti aspetti del nostro essere folli, spesso celati ma anche pericolosamente esibiti. Dunque la follia rappresentata in tutte le salse, tragica comica, incompresa, delirante, esasperante, distruttiva e positivamente allegra.

Gli sceneggiatori Silvia Delle Site e Vincenzo Chiaula hanno rielaborato testi teatrali che hanno donato un contenuto intenso alla recita. Questi personaggi che dedicano amatorialmente nelle loro vite il loro tempo libero al teatro, hanno una vera e propria passione che vivono da veri Maestri. Hanno capacità professionali eccezionali e sono anche molto generosi perché scoprono e favoriscono nuovi talenti, li prendono per mano e li portano sul palco certi del loro successo. Bravi, non sono narcisisti e amano condividere la Conoscenza e il Divertimento.

In codesto concetto risiede l’enorme valore della serata che per la sua realizzazione, ha portato a conoscersi in molti, spendendo tutti bene il proprio tempo. E quanti di noi durante l’inverno ripenseranno piacevolmente a questa serata? Ci strapperà sicuramente un sorriso in un momento buio.  

Il sipario si apre scoprendo una Brillante l’IDEA: l’invenzione del Personaggio CINCINNATO! Veramente Fantastica perché sulla sua esistenza umana si potranno scrivere delle commedie divertenti.

Tanti sono gli aspetti della follia umana e tanti sono stati gli sketch rappresentati.

Molto Simpatica l’interpretazione di Marco Morici altro bravo attore, sempre affidabile sulla scena che insieme a Vincenzo hanno recitato una commediola di Lillo e Greg “L’amico Avvelenato”.

La presenza del Chiaula durante lo spettacolo è una sicurezza per tutti perché oltre ad essere un bravo presentatore e conduttore sa accompagnare con sensibilità i più insicuri in scena. E’ una Garanzia!

Brava Silvia per il lavoro che ha trascritto dal monologo di Stefano Benni “Le Beatrici” e bravissimi gli interpreti: Antonella e Roberta de Pero, Emanuela Dionisi, Monica Maramao, Corrado Artale, Fabrizio Diomedi e Francesco Sorino. Meraviglioso il dialetto toscanaccio, sono state veramente brave nel trasportarci in un’altra regione. Sempre più disinvolta e brava la Emanuela. Originali e Comiche le interpretazioni del Sorino di Dante e dell’Artale del Leopardi.

Anche la figura di Fabrizio Diomedi in scena è una sicurezza per la sua bellissima voce che spende bene sia come presentatore che come abilissimo cantante.

Bellissimo e raffinatissimo lo sketch del Diavolo curato e interpretato da Fabio Maramao, dalla sensuale Alessandra Barbini e Mauro D’Alessandro che si sono mossi con tanto buon gusto in una erotica coreografia.

Sempre fantastico Giorgio con il suo mimo delicato ed elegante sempre tanto espressivo.

Interessante da ascoltare Gigi con le sue curiose e preziose cronache dell’Antica Roma.

Deliziose le due coreografie curate personalmente dalle bimbe: Claudia, Elisa, Martina e Vera sono proprio delle promettenti ballerine!

Toccante l’interpretazione viscerale di Fabio nella sua rielaborazione tratta dal monologo “Psicosi delle 4 e 48” di Sarah Kane. Incisiva e diretta allo spettatore anche la scenografia.

Spettacolare il duetto di danza moderna di Gianmarco, una rivelazione assoluta di grande talento accompagnato dalla brava Giulia anche lei cresciuta negli anni. Mi sono rammaricata di non aver chiesto il Bis.Vi rivogliamo presto sul palco con più esibizioni!

Una bella rivelazione recitativa e di sicura presenza scenica quella di Fabrizia Florio, irriconoscibile se non dai suoi pantaloni!

Toccante la recita della canzone di Cristicchi “ti regalerò una rosa” letta e interpretata magistralmente da Alessandra. La Barbini è un elemento di spicco negli spettacoli dei Soci perché con la sua intelligenza teatrale e la grande avvenenza ha la capacità di ricoprire ruoli sempre diversi, e insieme al bravo Fabrizio, accompagnati dalla chitarra di Lucio Gnessi con i suoi armoniosi arrangiamenti musicali hanno rapito il pubblico in un magico ascolto.

Esplosiva e fantastica la coreografia finale del balletto di Mauro D’Alessandro sempre un bravissimo e dinamico ballerino attorniato da un folto corpo di ballo e molte agli esordi come la Lory.

Il saggio monologo sulla Violenza della Guerra scritto da Vincenzo ci ha riportati tutti tristemente con i piedi per terra. Sullo sfondo scorrevano i drammatici scatti fotografici che hanno segnato i terribili appuntamenti nella storia delle vecchie guerre, Vietnam, Tienanmen … tutte immagini elaborate da Alessandra, Fabio e Vincenzo. Sono stati messaggi coerenti, mai purtroppo fuori luogo perché purtroppo attualissimi anche se inascoltati.

Del resto per l’Uomo il Teatro è Critica, è un suo luogo sacro, la sua Chiesa Universale.

Significativa la scelta della canzone di Baglioni “Ninna Nanna Nanna Ninna” con i testi di Trilussa cantata da Alessandra, Fabrizio, Vincenzo, Fabio e Mauro che accompagnati dalla presenza corale di tutta la compagnia ha rappresentato un Finale di Grande Emozione. C’erano tutti dai più piccoli ai più grandi. Bravi!

E poi ci sono state le figure nascoste ma che valorizzano da sempre il lavoro di tutti: Simone Salvati ha curato con precisione il montaggio post produzione, oggi questo lavoro rappresenta la più rielaborata delle regie per le opere cinematografiche, televisive e teatrali.

Marcello Maroder è stato un indispensabile risolutore di problemi.

Non riesco a citare tutti, eravate tantissimi ed avete avuto il pregio di alimentare allegria e positività.

E in ultimo un applauso Speciale va a Claudio Colantoni prezioso e imprescindibile Uomo Ovunque dello spettacolo.

Grazie per la bella anteprima che spero si trasformi in un completo spettacolo, curato e ampliato per poterlo “gustare maturo” il prossimo anno.

Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®

Lug 18

2024

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Il Mondo Visto dal Diversamente Abile

Ho indossato gli occhiali del Diversamente Abile, ho la mia colonna vertebrale ricostruita anche grazie a un trapianto osseo, a viti e dischi a mensola, insomma sono in convalescenza da un’operazione che ha rimesso e bloccato nella giusta sede una vertebra e che spero mi eviterà la sedia a rotelle nella grande vecchiaia. Non mi manca la forza di scherzare e ironizzare con chi mi sta vicino e di pensare che magari perderò la vita con un raffreddore la prossima settimana, ed allora tutta questa sofferenza e speranza andranno veramente in fumo, anzi in cielo!

Sembra l’inizio a effetto di una sceneggiatura di una nuova serie televisiva, invece è la storia fortunata di una sessantasettenne che ha la fortuna di potersi operare per aggiustare la sua colonna vertebrale. Ultimamente soffrivo di crampi alle dita dei piedi e di ripetuti addormentamenti alle gambe e un leggero dolore sordo accompagnava le mie giornate come una colonna sonora.

Bene! Ora basta fare i giusti compitini assegnati dal chirurgo e tutto sarà meglio di prima ma nel frattempo ho scoperto di avere il terrore nell’attraversare le strade anche sulle strisce pedonali, di scegliere i marciapiedi con meno buche, stradine con la pavimentazione più liscia possibile e sto attenta che non ci siano pozze d’acqua o grumi di terriccio che potrebbero farmi scivolare e cadere.

E’ vero che indosso un busto corazzato di ferro e cammino dritta, ho anche un bell’aspetto “per dirla” come chi mi incontra, ma mi terrorizzano le pallonate dei ragazzini che non interrompono il loro gioco al mio passaggio e temo ancora di più quei cagnolini che ti sfrecciano fra le gambe mentre i loro padroni si godono le loro chiacchierate al cellulare, tutto assolutamente senza controllo!

Dunque deve essere difficile e terrorizzante vivere per quelle persone che indossano il loro handicap a vita, in fondo è facile per me che spero di buttarlo come un cappotto vecchio tra qualche mese ma pensare di dover sopportare senza speranza l’invisibilità e l’incomprensione, insieme alla mancanza di premura della società che mi circonda deve risultare orrendo!

Allora mi chiedo e lo domando a Voi: Siamo Civili? Siamo veramente Democratici? Abbiamo compreso realmente il valore del Convivere e Condividere gli ultimi preziosi doni di Madre Terra?

No! Non lo abbiamo capito e ci nascondiamo dietro il cattivo operato dei nostri politici per giustificare le nostre gravi maleducazioni, allora ricominciamo proprio da noi!

Guardiamoci intorno per non spettegolare ma per aiutare, guidiamo con prudenza, rallentiamo e fermiamoci nei pressi delle strisce pedonali. Usiamo i Social per intasare di foto i siti comunali dove le strisce non sono visibili, dove mancano le indicazioni stradali, dove non sono presenti gli scivoli per le carrozzelle. Mettiamo i Social al Servizio della Società non utilizziamoli per farci del male. Impariamo anche a divertirci rispettando la sicurezza di quelli che ci vivono intorno. Piccole cose che se compiute da tutti sono Grandi Numeri Positivi.

Diversamente, viste le precarie condizioni che deve subire un portatore di handicap cosa potrà mai significare per lui l’elezione di un nuovo Sindaco o di un Presidente degli Stati Uniti, lo studio di un PIL se l’ABC del suo Quotidiano è ostacolato da un ascensore rotto o dalla mancanza di un abbattimento di una barriera architettonica, spesso gli è impossibile usare un mezzo pubblico e pensate che è scelto dai criminali perché è semplice da derubare.

Sarebbe bello, mentre passeggi, ascoltare un genitore che spiega ai suoi bambini che dobbiamo avere cura di ciò che ci vive intorno. Invece noto che oggi è più comodo e facile essere più caritatevoli verso le migliaia di cagnolini che vivono nelle nostre case, mentre non lo siamo verso un bimbo estraneo che ha necessità di cure. E’ crudele, ma riflettiamo su questa realtà.

Roberta Ramacciotti www.cortonamore.it®