Cortona e la Processione del Venerdì Santo

Cortona e la Processione del Venerdì Santo

 

Ogni anno nel mondo Cristiano il Venerdì Santo viene rievocata la Processione del Martirio di Cristo. Nel nostro Paese anche nei più piccoli Comuni, manifestano la Passione e la Morte di Gesù con recite e preghiere. Cortona offre un privilegiato teatro di pietra consumata all’aria aperta di suggestiva bellezza persino per la Storia più Cruda per le feroci torture inferte su un Uomo Buono.

Gesù Cristo era un Uomo da Amare, insegnava alla gente come farlo e non lanciava appelli di scadenza alle conversioni, Lui voleva solamente metterci in grado di capire quanto fosse potente il Suo Messaggio d’Amore per Tutta l’Umanità, non presentava un prodotto in scadenza ma ci offriva l’insegnamento sul valore di un sentimento che avrebbe garantito agli esseri viventi una qualità di vita serena .

Per le festività Pasquali Cortona si rianima, c’è la ricongiunzione con i parenti che vivono lontani e i turisti colgono l’occasione per godersi un piccolo tour in Toscana.

Ci si rincontra per le vie: “ Ciao come stai? Ti trovo bene! Grazie! Ci si vede stasera per la Processione …” Risposta delle più consuete: “ Non so, tutti gli anni la stessa cosa, sai sono cinquant’anni che ne ho memoria! Non credo di uscire stasera!”

Ma poi immancabilmente, ci si incontra Tutti ed è Bellissimo!

La Processione offre una Preghiera sotto un Unico Cielo dove gli Uomini sono tutti Uguali e quella del Venerdì Santo serve proprio per non dimenticare la necessità di rinnovare il sentimento di Pietà che alberga in noi, l’Orrore per l’Ingiustizia sentimenti che occorrono all’umanità per ritrovare il coraggio, per non rimanere inerme.

Così nel rispetto della tradizione cortonese vengono portati in processione, con partenza dalla Chiesa dello Spirito Santo, gli antichi e preziosi simulacri della Passione che durante le varie tappe si aggiungono dalle varie chiese della città. La pietra serena delle strade viene coperta dalla presenza dei fedeli e dei turisti che percorrono le antiche vie del centro accompagnati dal ritmo profondo dei tamburi, alternano momenti di preghiera a momenti di silenzio assoluto e chi non sa pregare scopre di riuscirci.

I Quintieri di Cortona: Santa Maria, San Marco, San Vincenzo, Peccioverardi (dal nome della Porta che sorgeva alla fine di Via Nazionale) e Sant’Andrea curano la rievocazione indossando in coppia costumi gotici rinascimentali, portando i diversi colori dei vari simulacri. I tamburi aprono la Processione e annunciano il suo passaggio illuminato dalle torce che proiettano suggestive immagini lungo le pareti consumate dal tempo.

Tutto questo però in assenza totale di pioggia.  

Purtroppo lo scorso Venerdì Santo prevedevano una perturbazione e la Processione si è svolta senza le grandi statue lignee e Don Simone, Parroco del Duomo e Don Ottorino hanno accompagnato la cerimonia religiosa che si è conclusa con la Santa Messa nel Duomo accompagnati dalla Banda della Filarmonica Cortonese. Non credo che i turisti saranno ripartiti con un piccolo rimpianto perchè Cortona era comunque vestita a festa e la sua Comunità religiosa ha potuto vivere con raccoglimento la Preghiera della Santa Pasqua.

Roberta Ramacciotti blog www.cortonamore.it®

 

 

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