Magnifico Barocco Romano al MAEC

Magnifico Barocco Romano al MAEC

“Magnifico Barocco Romano al MAEC”

Proprio come nel titolo, non potrei esprimere nel migliore dei modi i sentimenti di meraviglia e stupore che suscita nell’animo romano, la visita al MAEC della mostra:“ Del Barocco Ingegno Pietro da Cortona e i disegni di architettura del’600 e ‘700 della collezione Gnerucci.”(chiuderà il 18 settembre p.v.).

Una mostra certamente sofisticata e di nicchia per gli appassionati del disegno tecnico architettonico ma fortemente intima per come svela lo stile Barocco nei dettagli più significativi.

Essere colpiti dalla grandiosità di un Palazzo Patrizio o da una grande Basilica è facile per la statura naturale dell’uomo, difficile è riconoscere gli elementi che ne determinano uno stile. 

Questa è la forza comunicativa del disegno, è istantanea e svela fin nei minimi particolari i suoi temi d’ornato.

Per i romani, che vivono quotidianamente fra le monumentalità progettate da Pietro da Cortona come SS Luca e Martina, Santa Maria in via Lata, o il pronao semicircolare di S. Maria della Pace, costruite nell’enorme centro storico di Roma, è stato interessante ritrovare i disegni originali di questi capolavori.

Pergamene chiare riempite di modelli creativi, di forme curvilinee, cornicioni, timpani, archi e conchiglie, disegni di natura sperimentale, nuovi volumi, ma anche piccole incertezze, tratti incisi e rimarcati altri solo accennati, che non caratterizzano solo la trionfale espressione della Chiesa ma l’animo stesso dell’artista.

Pietro da Cortona è stato il Barocco insieme al Borromini e al Bernini, con altri uomini il gusto barocco sarebbe risultato diverso! La loro firma segna un’epoca!

Mirabili i disegni a penna inchiostro bruno e acquarello su carta eseguiti dal giovane Berrettini, opere di riproduzione di particolari dei bassorilievi della Colonna Traiana. Studi che testimoniano l’ammirazione che il Maestro aveva per l’Antico.

Sono decisamente affascinanti e da ammirare anche le due ricostruzioni di modelli lignei realizzati nel 2006 in occasione delle celebrazioni su “Roma e la nascita del Barocco” che ricostruiscono altrettanti capolavori progettuali di Pietro da Cortona per un palazzo fontana per i Chigi in Piazza Colonna a Roma (1659) e l’altro per il completamento del Louvre, la Reggia del Re di Francia XIV(1664). Opere non realizzate ma che rappresentano comunque un modello di grande ispirazione per le epoche successive.

Poter afferrare il Pensiero Progettuale dei lavori non realizzati dai Grandi Maestri del Passato attraverso i loro disegni, significa riportare in vita una loro Nuvola di Pensiero.

Nella mostra sono anche molto interessanti le testimonianze per come le botteghe del Radi e dei Berrettini hanno interpretato il gusto barocco in Cortona, ma c’è anche da sottolineare che Pietro da Cortona solo grazie alla enorme “spazialità romana” ha potuto svelare completamente la sua Grande Arte.

Roberta Ramacciotti blog www.cortonamore.it®

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