Caccia al Finanziamento UE
Caccia al Finanziamento UE
Seguivo in televisione su RAI 3 il programma “Il Posto Giusto” quando mi ha incuriosito il racconto di Lorenzo Artibani uno dei fondatori della Start Up Orto 2.0. una società cooperativa agricola che offre agli abitanti di Roma un servizio di coltivazione tramite un’applicazione per accedere ad una piattaforma web da cui è possibile per “ognuno di noi” gestire e monitorare un orto reale con tanto di zucchine, pomodori e melanzane.
Per i cittadini metropolitani, non avendo il tempo e lo spazio sufficienti negli appartamenti che sono progettati sempre più piccoli e con balconi minuscoli, è un sogno divenuto realtà. Senza sporcarsi e affaticarsi si può avere la garanzia di poter consumare frutta e verdura di cui si è potuta seguire la crescita fin dalla semina. Attraverso il proprio smartphone, con una spesa concordata, si seguono le coltivazioni scelte che potranno essere ritirate direttamente dai campi o ricevere presso il proprio domicilio. Il progetto sviluppato dai tempi dell’università dai 5 amici Marco Tomarelli, Alessandro Capannini, Stefano di Febbo, Gianluca Nardo e Lorenzo Artibani oggi è in piena realizzazione.
Non sono mancate le difficoltà. Inizialmente è stato complicato ottenere i finanziamenti, la burocrazia come al solito non ha aiutato, ma oggi grazie alle varie competenze, i componenti della cooperativa sono riusciti ad avere lo spazio di un terreno dall’Università di Tor Vergata di Roma e la collaborazione di molte compagnie sociali e clienti privati. Sono un gruppo di giovani con la missione di abbattere le logiche di mercato tradizionali, ridisegnando la filiera, fondendo la figura di Produttore con quella del Consumatore.
Mentre seguivo il racconto di Artibani in televisione ho cominciato a pensare alla vastità del territorio cortonese ed alla fertilità della Val di Chiana. Attualmente i giovani cortonesi hanno sotto gli occhi le difficoltà dei loro “nonni agricoltori” che nonostante gli enormi sacrifici spesi sulle zolle di terra, ricavano tuttora magri guadagni, forse perché esistono troppi “passaggi di mani” per il valore di un solo pomodoro.
Mi auguro che nel Comune di Cortona siano diffuse le informazioni riguardo i finanziamenti inseriti nel bilancio della UE riguardo la PAC Politica Agricola Comune.
Il quadro finanziario pluriennale (QFP) per il periodo 2021-27 adottato il 17 dicembre 2020, ammonta a 1,21 trilioni di euro (a prezzi correnti) con ulteriori 808 miliardi di euro dallo strumento di ripresa dell’EU di prossima generazione. La dotazione totale per la politica agricola comune (PAC) ammonta a 386,6 miliardi di euro, suddivisi tra due fondi, spesso indicati come i “due pilastri” della PAC: Fondo Europeo Agricolo di Garanzia (FEAGA) e il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR).
Non entrerò nel dettaglio, la tematica è complessa per i nonni, ma i loro nipoti a scuola insieme agli insegnanti, possono consultare direttamente il sito ufficiale dell’Unione Europea, oltre i canali Social come Twitter, Facebook, Youtube etc.. perché aggiornarsi al riguardo: è FONDAMENTALE!
Sarebbe grave se non si usufruisse dei fondi messi a disposizione solo per ignoranza o ignavia.
La Commissione ha inserito l’obiettivo di raggiungere nell’UE, entro il 2030, il 25% di superfici a coltura biologica. Agli Stati membri è stato chiesto di presentare fino al 1° gennaio 2022 i rispettivi piani strategici PAC e la Commissione UE si adopererà per esaminarli e approvarli per la loro applicazione a partire dal 1° gennaio 2023.
Sicuramente il Comune di Cortona, insieme a tutti gli altri della nostra nazione, sono già attivati a elaborare i piani d’azione riguardo le politiche economiche a sostegno delle nuove forme di coltivazioni biologiche, mercati agricoli e allevamenti animali e possono essere consultate. L’agricoltura è indispensabile per far fronte alla crescita demografica e la produzione alimentare mondiale deve raddoppiare entro il 2050, ma deve anche essere compatibile con l’impatto ambientale, i cambiamenti climatici, la biodiversità, il rispetto del suolo e migliorare la qualità dell’acqua e in più deve tenere conto delle esigenze del mercato globale.
Gli Stati membri possono quindi beneficiare dei fondi messi a disposizione dal bilancio dell’UE secondo le regole fissate in ambito europeo. L’UE monitora inoltre le modalità di applicazione delle normative e la loro efficacia e ne coordina le modifiche premiando l’eccellenza in tutte le fasi della catena.
Dunque è necessario creare Lavori Riconosciuti Utili dalla UE perché solo così si potrà accedere ai fondi.
L’Italia è ricca della sua terra, dell’acqua dolce e dei suoi mari!
Cortona e la Val Di Chiana oltre ad essere custodi di affascinanti storie secolari possiedono la ricchezza di una terra fertile e generosa. I nostri lunghi periodi di lock down ci hanno portato a riclassificare le priorità nella nostra personale scala dei valori.
La produzione biologica presenta una serie di importanti benefici: i campi a coltura biologica hanno circa il 30 % in più di biodiversità, gli animali da allevamenti biologici godono di un livello più elevato di benessere e assumono meno antibiotici, gli agricoltori dediti alla produzione biologica hanno redditi più elevati e sono più resilienti e i consumatori sanno esattamente cosa acquistano grazie al logo biologico dell’UE. Il piano d’azione è in linea con il Green Deal Europeo e con le strategie dal Produttore al Consumatore e Biodiversità.
L’obiettivo è stimolare un maggiore utilizzo di questi prodotti nelle mense pubbliche, mediante appalti pubblici e aumentare la loro distribuzione nell’ambito del Programma dell’UE destinato alle scuole.
Le azioni mirano anche, ad esempio, a prevenire le frodi, aumentare la fiducia dei consumatori e migliorare la tracciabilità dei prodotti biologici. Anche il settore privato può svolgere un ruolo significativo, ad esempio premiando i dipendenti con “buoni bio” che possono essere utilizzati per acquistare alimenti biologici.
La Commissione UE incoraggerà inoltre lo sviluppo di reti di turismo biologico attraverso la creazione di “biodistretti“ zone in cui gli agricoltori, cittadini, operatori turistici, associazioni e autorità pubbliche collaborano per una gestione sostenibile delle risorse locali basata su principi e pratiche biologici.
Abbiamo scoperto l’inutilità del superfluo, il danno del consumismo, mentre abbiamo rivalutato le attività all’aperto e la nostra ossigenazione quotidiana.
La vaccinazione di massa ci consentirà di riprendere a vivere, ora “viaggiamo” tutti con prudenza e circospezione, ma tra qualche mese se avremo imparato la lezione, potremo ritrovare il coraggio di riprogettare le nostre Nuove Vite.
Dunque le riaperture, i viaggi e il turismo, come lo stesso nomadismo dei lavoratori consentito dallo smart working riporterà futuri ospiti in Cortona e nella Val di Chiana, ma saranno persone che come noi avranno maturato una nuova visione del mondo e poco tollereranno gli sprechi e gli inquinamenti.
Una bruschetta condita con l’olio d’oliva toscano, insieme al cavolo nero, spalmati sul fragrante pane di grano saranno il brand vincente per le terre della Val di Chiana e se ci pensate è la natura che ci viene sempre in soccorso con la sua Impareggiabile Generosità.
Roberta Ramacciotti blog www.cortonamore.it®