Bricchio il Gatto
Bricchio il Gatto
Quante volte, osservando i nostri Animali Domestici che accudiamo e coccoliamo ci sentiamo esclamare ad alta voce: “Beato te che non hai pensieri! Guardati bello sdraiato al centro nel bel mezzo del divano!”
Nel nostro immaginario, dove ci rifugiamo quando proprio “non ne possiamo più” custodiamo tanti “film” persino sull’esistenza dei nostri cani e gatti con i quali dividiamo i momenti casalinghi delle nostre giornate. Solitamente, mentre passeggio in Ruga Piana a Cortona seguo da anni l’inevitabile incontro con un gatto nero di nome Bricchio. Quando da lontano intravedo un grande cane al guinzaglio che mette in serie difficoltà il suo padrone ho la certezza che ci sia “lo zampino” di Bricchio. Lui si sdraia al centro della soglia in pietra del portone della casa che lo ospita e rivolge lo sguardo al passaggio delle persone con fare distratto. E’ la star indiscussa dei turisti e dei bimbi che cercano sempre di accarezzarlo e, quando lo ritiene più opportuno, si mette anche in una fiera posa felina per essere persino fotografato come se mostrasse i muscoli! E’ Vanitoso! Quando ancheggia sinuoso riflette la lucentezza del suo scuro manto, è bello e lo sa! Decide sempre Lui come e quando farsi coccolare, gode della sua indipendenza e se ne fa un vanto. Non si può proprio sostenere che possieda “la puzza sotto il naso” ha solo le idee chiare, molto chiare e il suo atteggiamento è proprio di chi non accetta nessuna imposizione di sorta.
E’ stupefacente notare la posa da attore consumato che assume quando incontra un cane di grossa taglia sul suo territorio: si immobilizza e con sguardo fermo e penetrante, lo sfida e lo affronta, tanto sa che gli altri animali sono tenuti doverosamente al guinzaglio e possono solo abbaiare ma non mordere! “E’ furbo!” sostiene Massimo, il titolare della gioielleria che gli offre tutti i giorni i croccantini. Tra loro si è creata una simpatica amicizia.
Bricchio è un gatto che vive in un’abitazione elegante del Centro Storico di Cortona ma gli agi non lo hanno impigrito perché non disdegna le passeggiatine e conserva nel suo istinto il piacere della scoperta e della caccia. Avviene che dopo una sosta vicino ai tavoli dei Bar dove rimedia sempre qualche leccornia, lo vedi d’un tratto furtivamente svicolare su di una stretta via e sparire per ore. Andrà a far visita ai gatti degli altri Terzieri di Cortona perché nella sua zona tollera solo, “ingrifandosi”, un rapido passaggio. Quando ti osserva capisci che vuole qualcosa di preciso, diversamente, non ti fissa mai e fa sempre finta di non vederti ma ti “Sa Sempre”!
Un giorno ero in passeggiata al Parterre e l’ho riconosciuto mentre era in compagnia di altri due gatti, uno era grosso e rosso l’altro nelle macule del pelo esibiva le testimonianze di tutti i DNA dei gatti chianini. Mi ha riconosciuto e mi ha come lanciato un avvertimento: “Passa veloce e Fatti i Fatti tuoi, Impicciona!” Ed io così ho ubbidito riportando lo sguardo sullo sfondo delle acque del Trasimeno.
Gira Bricchio per Cortona, ha tante comitive, l’ho incontrato fin su a Porta Montanina. Lo immagino di notte quando esce silenzioso nel pieno del suo vigore e annusa il selciato e gli angoli dei gradini. Al buio è più vivace, osserva e scruta l’eventuale caccia guidato dalle sue pupille. Gli piace la sensazione di avere sotto controllo il territorio. Bricchio è tra i pochi gatti che oggi non tema i topi di qualsiasi taglia! Anzi quelli piccoli li snobba, non ha l’aria del vigliacco, conosce la sua forza e la sua agilità, crede in se stesso e non lascia nulla al caso. Non è un gatto impegnativo per il suo padrone perché è molto indipendente e discreto. C’è tanto da imparare da Lui, agisce sotto gli occhi di tutti, con lo stesso garbo accetta e rifiuta le cortesie delle persone che incontra, non si fa comprare da nessuno, piuttosto digiuna, non infierisce sui nemici e lotta sempre per il suo rispetto. E’ stimato e temuto fra la colonia dei gatti di Cortona anche se ha subito “l’operazioncina”. Non ha bisogno di “gonfiare le sue relazioni sul territorio” è pieno di un fascino tutto suo e non ostenta il privilegio di essere un “Gatto Nero” non ne ha Proprio Bisogno! Nel mio Ironico Immaginario l’ho disegnato sul parapetto della loggetta dove silenzioso si accomoda di notte e illuminato dai raggi della luna, sembra attendere il rintocco della campana …
Roberta Ramacciotti