Caterina Della Notte
Caterina Della Notte
Stamattina all’alba ho finito di leggere “Caterina della Notte” un libro scritto dalla giornalista Sabina Minardi. Ciò vi fa comprendere quanto la narrativa sia bella, di quella meravigliosa scrittura che distribuisce le sue ricchezze parola dopo pensiero, da tenerti sveglia e incollata pagina dopo pagina.
Le due protagoniste: Giovanna, una donna reclusa forzatamente nella prima metà del’300 nell’Ospedale di Santa Maria della Scala a Siena e Catherine una bella giornalista dei nostri giorni, di origini senesi che vive in Inghilterra, interpretano le sottili considerazioni personali della scrittrice sulla sorda sofferenza che provoca, nell’Intimo Umano, la mancanza dell’Amore Materno.
La lettura mi ha lasciato un mare di bene per l’intreccio di tante poesie: delicate, forti, drammatiche, genuine, crudeli, passionali e tutte Vere al Femminile. Un caleidoscopio di immaginazioni storiche dove foglio dopo foglio, il racconto diviene sempre più affascinante.
La Minardi ha una sua sofisticata sensibilità, propria degli indimenticabili scrittori, codifica con gioielli di parole pensieri che spesso abbiamo percepito distrattamente.
E’ il dono che rivolge l’autore al suo lettore ed in questo romanzo sono presenti sorprese che toccano l’animo!
Giovanna, Catherine, Giovanna, ed ancora Catherine sono due figure di donne che attraverso secoli diversi percorrono gli ambienti dello Spedale di Siena.
Ho visitato in più occasioni il palazzo che è proprio di fronte al Duomo e ne ho studiato gli affreschi di Domenico di Bartolo (Asciano 1400/1404-Siena1444/1447). Le pitture illustrano le cronache trecentesche dell’attività svolta al suo interno dalle Mantellate, Frati e Rettori che raccoglievano i “gettatelli”, curavano i malati ed accoglievano i pellegrini.
Dopo questa lettura percorrerò con occhio nuovo la meravigliosa Siena e studierò con più curiosità le immagini che sono sulle pareti dello Spedale dove so già che mi sembrerà di scorgere, dietro una tenda semiaperta, la figura velata di Giovanna e che, quando incrocerò una bella turista inglese seduta vicino alla Fonte Gaia in Piazza del Campo, penserò a Catherine.
L’antica e sofferta vita di Giovanna ricoverata e abbandonata in giovanissima età nello Spedale, dove sarà poi repressa crudelmente dall’Ordine, scorre parallela insieme alla storica presenza anche di Santa Caterina da Siena e al lavoro “fuori” del pittore Ambrogio Lorenzetti che in quegli anni dipinge l’allegoria degli “Effetti del Buon Governo e del Cattivo Governo”.
L’esistenza della donna moderna Catherine scorre invece con la disinvoltura dei nostri costumi europei, ma anch’ella “viaggia per ritornare alle origini” e per liberare la sua più intima sofferenza: la mancanza dell’amore materno. Di più non svelo e vi consiglio di custodire sul vostro comodino “Caterina della Notte” che accompagnerà le vostre belle giornate feriali!
Roberta Ramacciotti blog www.cortonamore.it®
p.s. Ho fotografato la giornalista Sabina Minardi durante l’interessante intervista condotta dalla bionda collega Laura Lucente presso la Libreria Nocentini di Cortona.
Un bellissimo Pomeriggio cortonese Tutto al Femminile!