Compagnia “ Il Piccolo Teatro della Città di Cortona ”
Compagnia “ Il Piccolo Teatro della Città di Cortona ”
Ogni Città o Paese dovrebbe possedere la sua compagnia teatrale perché Fare e Ascoltare teatro è Cultura.
Le recite sono colore e forma ed i “gesti architettonici” delle scene, progettate dagli scenografi e registi, sensibilizzano ed affascinano l’ascoltatore con l’uso drammatico della luce, anche gli arredi che per virtù dell’inevitabile sintesi degli spazi dei palcoscenici, sono scelti con un alto simbolismo.
Ma il vero protagonista è l’Uomo, nei ruoli di attore e di spettatore.
Dunque nel teatro e per il teatro tutto è fonte di studio e preparazione.
Cortona gode della sua Compagnia “Il Piccolo Teatro della Città di Cortona” sostenuta dai Soci, dei quali mi onoro di fare parte, dagli Sponsor e dal suo Comune.
La nostra spumeggiante e cara Patrizia Banacchioni ha lasciato l’incarico di Presidente da lei sostenuto per oltre un decennio ma per nostra fortuna ha conservato il suo ruolo di attrice che svolge brillantemente. Nell’ultima riunione mi ha colpito una sua frase quando ha esortato tutti i soci a votare con il Cuore per il nuovo presidente, imponendoci di scegliere solo chi ama realmente il teatro. Detto fatto con l’inizio del 2018 è stato rinnovato il Consiglio e con esso è arrivato il nuovo presidente: Ferdinando Fanfani, un uomo che ha dimostrato già in passato ed in più occasioni, la sua passione per il teatro sia come attore, regista ed insegnante di questa “disciplina”. Un leader, figura necessaria per coordinare persino l’eccessiva esuberanza dei componenti del gruppo, del resto gli amici/attori che incarnano ed esprimono così bene le emozioni di altre esistenze, presentano le loro qualità in eccesso per acutezza, intelligenza e trasporto d’animo. Infatti prima di proporsi come attori è indispensabile analizzare se stessi e gli altri personaggi, reali e di parte. E’ un lavoro delicato e faticoso che comunque sviluppa una crescita interiore.
Non è facile elevarsi a Spiriti Liberi e interpretare sul palco storie molto lontane dalla propria vita reale.
Con entusiasmo gli attori condividono il sostentamento della compagnia teatrale con l’impegno morale dedicando il loro prezioso tempo libero alle prove serali e quello economico versando 30 euro l’anno, una piccola cifra per un Grande Impegno.
La Compagnia “Il Piccolo Teatro della Città di Cortona” per la simpatia che raccoglie ha intorno amici che volontariamente dedicano il loro supporto come grafici per le locandine, ci sono ideatori di video pubblicitari che vengono trasmessi sui social, come i costruttori di interi sfondi, dagli arredi ai costumi, ai pannelli dipinti delle scene.
Solo la passione per il teatro non è sufficiente per conquistare l’applauso, si deve imparare ad andare d’accordo e a studiare insieme, con queste modalità si sviluppa anche un profondo senso di responsabilità tanto da saper rinunciare ad una parte perché si riconosce che il compagno la interpreti meglio.
Fare Teatro significa indossare il Buon Nome della Compagnia anche fuori della commedia, nella vita di tutti i giorni, nelle proprie semplici esistenze, perché Fare Teatro non è solo narcisismo e follia, folla e solitudine, gestualità ed eleganza, vanità ed esibizionismo ma è soprattutto amore per il Pensiero dell’Uomo.
Con i compagni si condividono i sacrifici e le rinunce, ma si spartiscono anche le gioie, i successi ed i riconoscimenti. Insieme si impara ad accettare la critica perché è sempre fonte di miglioramento.
La Compagnia “Il Piccolo Teatro della Città di Cortona” si impegna nella commedia, ma siamo anche in grado di recitare Shakespeare, Cechov e Machiavelli. Preferiamo esibirci per gli spettacoli di beneficenza. Speriamo di comunicare allegria, promettiamo spensieratezza e leggerezza e cerchiamo la risata come segno di complicità con il nostro pubblico. La commedia racconta spaccati di vita, i drammi, le comiche, teatro è poesia, bufere e cieli limpidi, mari in tempesta, foreste e giardini fioriti, spiagge, scogliere, antichi palazzi, grotte, laghi, ponti e grattaceli, tutto si può mettere in scena perché grazie all’immaginazione dello spettatore e alla maestria dell’attore i confini della scena cambiano continuamente per dimensione e forma. Questa è la Grande Magia.
Roberta Ramacciotti blog www.cortonamore.it®