Dicono Di Me di Elisa Cassanelli

Dicono Di Me di Elisa Cassanelli

Dicono di Me  Di  Elisa Cassanelli

 Un pò di Teatro …

Roma .. Sabato Sera .. Ho assistito alla rappresentazione teatrale dell’autrice Elisa Cassanelli: “Dicono di Me”.

La nostra meravigliosa Capitale, persino in una serata di pioggia, sa offrire a tutte le persone che hanno desiderio di confrontarsi fuori dalle loro mura casalinghe, esperienze interessanti. L’evento proposto si svolge al piano terra di un piccolo appartamento trasformato in un “boutique teatro” situato in via del Boschetto nel Rione Monti. Sampietrini luccicanti, intonaci vecchi, macchine parcheggiate male, pietre antiche spaccate, trattorie tradizionali che riempiono l’aria di buoni profumi. Il teatrino è il “Manhattan”, stucchi e trompe l’oeil in stile ottocentesco, ornano le sue pareti e i soffitti, ma la solennità all’ambiente, è donata da un grande arco romano in cotto che divide la platea dal palcoscenico tutto dipinto di nero. ( l’intero ambiente è poco più grande del mio soggiorno). Le piccole sedute rosse di velluto degli spettatori offrono intimità immediate con i vicini :o) la mia coscia ha condiviso il calore di un grosso fianco, morbido e rotondo, per tutta la durata dello spettacolo, solo dopo ho scoperto essere una mia collega giornalista!

Incontrando la Cassanelli le pongo delle domande, ma lei non desidera anticiparmi nulla …

La recita ha inizio con un’attrice di spalle alla platea, vestita con un soprabito lungo in pelle nera, la sua testa è coperta da un gran cappello a falda larga anch’esso nero. La Scenografia è progettata con pochi segni sul foglio, essenziale quanto diretta. Pochi sapienti gesti, costumi e pose sanno introdurre come per magia lo spettatore nella dimensione voluta dall’autrice. Nonostante la musica di sottofondo sia una sinfonia rock anni ‘70 i miei pensieri mi riportano agli eventi della seconda guerra mondiale in Germania. Non sbaglio, ma di più non dirò anch’io …

Lo scritto è impegnato, studiato storicamente, pensato filosoficamente ed espresso con sofisticata capacità descrittiva. La Cassanelli ha il dono della sintesi. I racconti di storia vissuta dai personaggi s’intersecano con le riflessioni personali della protagonista, come se diverse recitazioni si muovessero su piani differenti. Un pentagramma musicale riempito di frasi in “ allegro, andante, minuetto .. ”

I dialoghi sono recitati dagli attori egregiamente. Lei Marta Iacopini è eccelsa, bravissima, non si risparmia, cattura gli spettatori e non “gigiona” mai, esegue pedissequamente le direttive della Cassanelli, Lui Andrea Onori ha un ruolo secondario, è la sua spalla e conduce bene il suo fondamentale ruolo. Non ci annoiamo mai, seguiamo i dialoghi anche nelle virgole per quanto sanno sapientemente imprigionarci … Recitano immersi nella piccola scatola nera con due sedie, due leggii, uno specchio posato … ma .. di più, non vi svelo!

A fine teatro come da repertorio, ci ha “catturato” un “Cornettone alla Nutella” e .. c’è chi dopo si è mangiato persino le patatine fritte!…

Roberta Ramacciotti

 

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