Dobbiamo Essere Creativi

Dobbiamo Essere Creativi

Roberta Ramacciotti blog www.cortonamore.it®

Cortona si scopre deserta. L’Inverno è da pochi giorni iniziato e nel suo piccolo centro poche persone s’incontrano in passeggio. “ i Vecchi “ stanno in casa, ma la verità è che in pochi la abitano e questa silenziosa realtà che fa tanto inquietare i commercianti cortonesi e tutto il settore legato al turismo è devastante e comune a tutte le piazze d’Italia!

In queste apparentemente inaridite situazioni ambientali sta nascendo, inaspettatamente, un nuovo sentimento: l’Amore per il proprio territorio, forse è solo il risveglio di un qualcosa sopito ma si riscopre l’originaria Bellezza Italiana!

La scopriamo nel dettaglio di un cornicione o nella prospettiva di una via senza auto, nel timpano in pietra che sovrasta un portone nell’incastro delle pietre nelle mura secolari. Prima eravamo disordinatamente in troppi in giro a coprire la magnificenza del nostro Bel Paese.

E’ sotto gli occhi di tutti come l’Industria del Turismo avesse foderato Cortona di uno strato di finto Splendore. I prosciutti in vetrina e le caciotte in bellavista, buone ma non poetiche e in linea col contesto non contribuivano certo a renderle giustizia! Ma come accontentare tutti e mettere d’accordo anche i commercianti per accettare di investire nel buon gusto? Nella Piazza del Comune i negozi potrebbero sfoggiare le tende contro i raggi del sole dello stesso colore, magari stampate con i colori cortonesi o con fantasie rinascimentali e se lo stesso si estendesse alle vie limitrofe  l’uniformità restituirebbe eleganza. Da premiare e incentivare chi spende tempo, denaro e fatica. Per citare un esempio: in Ruga Piana la titolare de “ Il Gioiello” ha riportato al suo splendore il portone antico del suo negozio. Oltre a rispettare il carattere storico ha donato un elemento di arredo di pregio alla via, pensate se avesse sostituito la chiusura del suo esercizio con una serranda di acciaio?

E poi lancio una Idea. Il Comune potrebbe commissionare una statua in bronzo al maestro Andrea Roggi e pensate il soggetto potrebbe essere il Grande e Vivente Jovanotti.

Perché “aspettare” nel dare un esaltante tributo ad un Artista e Poeta contemporaneo?

Creiamo un Grande Concerto di Idee e realizziamole senza interporre i confini partitici.

Il Covid insegna che non ha pregiudizi di età, sesso e stato sociale!

Presto il vaccino riaprirà le frontiere, non facciamoci trovare impreparati. Abbiamo avuto mesi per pensare, progettare e fare e purtroppo ne abbiamo ancora da trascorrere in protezione.

Allora diamoci da fare!

Apriamoci a nuove prospettive! Riprendiamo contatti con i nostri artigiani, ridisegniamo gli oggetti da esporre in vetrina, proponiamo “di nostro”, diamo spazio al cotone al lino e meno alla plastica. Dobbiamo essere Coraggiosi!

“Ma certe cose non si vendono più!” Bene se richiamiamo con la “qualità” si presenteranno turisti di qualità! Persone che apprezzano le materie nobili, che compiono una scelta quando acquistano perché l’oggetto è frutto di un desiderio di ammirazione e non solo sfoggio di ricchezza o sfogo di frustrazione.

Questo è un Processo Importante, Profondo e Radicale che solo una Pandemia può favorire. Cavalchiamo lo stallone imbizzarrito, domiamolo diventerà un cavallo di razza.

Tempo per studiare ne abbiamo avuto, forza dimostriamo l’originalità italiana e vendiamola in casa nostra. I Politici devono saper spendere i finanziamenti Europei ma noi dobbiamo essere in grado di offrire progetti idonei da proporre e se non saranno all’altezza nel rappresentarci adeguatamente il sistema li eliminerà. Dobbiamo avere Fiducia nelle nostre capacità già molte Aziende Italiane stanno dando vita con successo a nuovissimi progetti ideati dai nostri giovani. Peccato non facciano notizia, ma esistono!

Usiamo i Social per ignorare il Volgare ed esaltare l’Onesto e il Volenteroso. Non rispondiamo alle provocazioni ma partecipiamo a campagne costruttive che pubblicizzino la solidarietà e mettano in ombra la corruzione e la disonestà.

Nei giorni scorsi percorrevo una strada parallela all’aeroporto di Fiumicino. Prima della pandemia atterravano gli aerei a distanza di un solo minuto. Solitamente c’era in aria una “fila” di aerei in atterraggio, come un infinito treno volante, tristemente non ho scorto nel cielo nemmeno un aereo!

Eppure in codesto Assordante Silenzio sento ribollire il cervello di molti di Noi. Non scoraggiamoci!

Per il Nuovo Anno vi Auguro di essere Creativi perché questa condizione ci fa sentire liberi di volare ed è la più bella sensazione che l’Uomo può catturare per sentirsi Vivo!

Roberta Ramacciotti blog www.cortonamore.it®

Commenta