Due comode poltrone .. davanti al camino acceso ..

Due comode poltrone .. davanti al camino acceso ..

..  Ad ottobre, a Cortona, quando fuori il tempo di sera si fa freddo e nebbioso, si prova il piacere di riaccendere il fuoco in casa. D’estate, passeggiando per i vicoli, mi manca il profumo che sprigiona la legna bruciata.

Quante cose potrebbero raccontare due comode poltrone poste davanti ad un camino!

Si animano atmosfere rassicuranti per il nostro spirito, siamo disposti a scrutare nella nostra anima, dove si rifugiano i pensieri più intimi e siamo ricondotti in uno stato d’animo sano.

Il fuoco è amico e silenzioso consigliere dell’uomo, tante sono le confidenze che siamo disposti a confessare davanti ad un falò acceso. E’ una sorgente viva di calore ed in una casa raccoglie il diario della famiglia che riscalda, ma il camino è stato anche il primo elemento termico ideato ed usato tecnicamente nelle abitazioni. Le sue prime applicazioni sono state la cottura dei cibi, il riscaldamento degli ambienti, la bollitura dell’acqua.

Dai tempi più antichi ad oggi il camino ha arricchito qualsiasi ambiente con la sua sola presenza, creando atmosfere invitanti.

Ha sempre espresso lo status di una dimora. Nelle case modeste era costruito con pietra locale lasciata grezza per l’uso essenziale delle sue funzioni, mentre nei palazzi principeschi si presentava con cornici di materiali pregiati come marmi lavorati con tecniche raffinate, oggi i contorni dei camini si rivestono persino con gli Swarovski!

Alcuni sono molto grandi perché un tempo ci si accomodava lateralmente al loro interno, per assorbire meglio il calore. Ma il focolare ha sempre espresso l’essenza della vita contadina perché era tra le sue principali fonti di ricchezza. Nelle case la vita si svolgeva con il lavoro intorno al focolaio acceso, si cucinavano i pasti, si lavavano ed asciugavano i cenci. Offriva calde serate alla gente che si raccoglieva in cucina dopo cena, si raccontano le storie di famiglia e le favole ai bimbi della casa. Il fuoco raccoglieva le risa, le meditazioni o le confidenze più segrete. Con la brace incandescente si riempivano gli scaldini che gli anziani usavano per tenersi calde le mani aggredite dal gelo e si usavano anche per asciugare la fredda umidità fra le lenzuola dei letti.

Il camino offre una regia unica per qualsiasi ora del giorno, ma è di sera che sprigiona la sua più profonda magia. Nell’ambiente illuminato dalla sola luce delle fiamme che si infrange in mille bagliori, si immaginano forme irreali, come in un gioco di incanti…si sorseggia una bevanda, si ascolta musica di sottofondo ed il riverbero dà vita alle stanze con piani prospettici diversi, crea suggestioni infinite, che non sono mai le stesse di giorno.

“..La fiamma consuma l’arida legna, mi perdo nel tepore dei sogni e mi risveglio allo strepitio dei ceppi..”

Per i bimbi occidentali è la via d’accesso per la befana ed i suoi tanto desiderati doni, mentre per noi grandi si aggiunge il pensiero di risparmiare sulle bollette del gas notoriamente salate!

Ora in epoca di design, intorno al camino, si concepiscono arredi importanti e si progettano intere case. Oggi per la pubblicità di un week-end romantico in un resort, colmo di fascino e charme, non c’è immagine più richiesta di una camera con camino.

D’inverno quando è spento è fonte di malinconia, di vuoto e di tristezza. A Cortona davanti al mio camino ho bruciato tanti pensieri rassicurata dal mio fuoco amico, allegro, sincero, passionale,  rosso, amoroso, coccoloso, arancione, premuroso, azzurro, necessario, affascinante, accogliente, viola, verdino, potente, sonnacchioso, di brace, profumato, scoppiettante, silenzioso, caldo e luminoso…La luce della fiamma mi rilassa perché inconsciamente mi tramanda il messaggio più antico della vita della nostra terra e mi sento tanto bene……

Roberta Ramacciotti

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