Poste Italiane e il francobollo di Niccolò di Segna …

Poste Italiane e il francobollo di Niccolò di Segna …

Pacchi, pacchetti, le buste della spesa che ti segano le dita, attenta come un giocoliere per quella che contiene le uova, la borsa che nel frattempo ti scivola dalle spalle, noi signore appariamo proprio come un “vu cumprà” quando rientriamo normalmente la sera a casa e, la “ciliegina” sulla torta c’è quando poi ci accorgiamo di dover svuotare in queste condizioni, la cassetta della posta e allora un “Che Palle” ti scappa ad ALTA Voce!

Incollato sopra d’una di queste corrispondenze mi accorgo che un francobollo ritrae un quadro che ho studiato per mesi: la Madonna col Bambino di Niccolò di Segna conservato nel Museo Diocesano di Cortona. E’ stato per mesi oggetto di confronto, insieme a tante altre opere trecentesche, riguardo un mio studio per l’attribuzione di due affreschi dipinti dalla “stessa mano” (questo è il risultato della mia prima indagine) posti all’interno dell’Hotel San Michele e dell’Oratorio del Complesso Conventuale della Chiesa di San Francesco di Cortona rimasti fino ad ora di autore ignoto.

Divertente il fatto che si sia fatto notare da altri studiosi e giornalisti che il lavoro di Niccolò Segna possa essere opera invece del fratello Francesco, figli entrambi del più noto Buonaventura Segna, in realtà l’occasione si presenta ghiotta per spiegare come siano affascinanti e complicati gli studi che si devono intraprendere per analizzare un dipinto molto antico. Non sempre gli archivi conservano i contratti delle committenze perché gli incendi allora erano frequenti e devastanti, le comparazioni identificative con i raggi ed altre tecniche moderne sono molto costose e non tutte le Proprietà si possono permettere così grandi oneri, le biblioteche private dei grandi casati non sono facilmente consultabili ed è un peccato perché da corrispondenze all’apparenza banali, si possono apprendere il passaggio e la prestazione d’opera di molti artisti. Allora il piccolo studioso deve pianificare delle ricerche per intuizioni caratteriali, sui gusti del tempo, si devono programmare delle vere e proprie indagini sugli spostamenti anche virtuali degli artisti nel territorio, in più bisogna collegare le amicizie e le parentele. Si diventa un pò detective e si viaggia a ritroso nel tempo e tutto ciò è decisamente interessante e stimolante, meglio, del racconto di una favola.

Roberta Ramacciotti

 

 

 

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