Troppo facile vestire delle belle … ” Bacchette Magiche! “
Troppo facile vestire delle belle … ” Bacchette Magiche! “
A come Anoressia … Sfoglio i giornali di moda, navigo su internet e colgo un unico forte e indiscutibile messaggio: per apparire alla moda, devi essere magra, ma veramente magra. Il trucco di visagisti e le luci posizionate ad hoc dai fotografi di moda ci restituiscono immagini di donne bellissime, con teste “coronate” da capigliature fantastiche. Non colgo l’immagine di volti felici dietro le maschere di cerone delle modelle. Forse sbaglierò, magari solo per contratto sono tenute a recitare la parte delle eterne insoddisfatte, ma viste dal vivo e struccate, alcune sono pallide ed anche un po’ pelate! Non è l’invidia che ha ispirato questo “pezzo”, bensì l’inquietudine che ho provato ultimamente nel constatare la magrezza delle modelle in passerella delle sfilate di Milano Moda Estate 2013. Ma come possono non accorgersi gli stilisti del cattivo gusto estetico che diffondono? Nonostante sia aperta da anni la campagna di sensibilizzazione contro l’ANORESSIA, per le “lavoratrici a rischio”, le Grandi Firme, che non sono certo responsabili della causa di questa malattia, certamente la alimentano continuando a presentare le loro collezioni, solo e sempre, attraverso donne filiformi. Personalmente ritengo che i “fisici scheletrici” non rendano giustizia ai meravigliosi abbigliamenti che vengono presentati, sono maestri nel conquistarci con le loro creazioni, ma proprio per questo, le menti più fragili possono rimanere abbagliate. Le campagne pubblicitarie ci regalano un miraggio: quello di essere ammirate come “ Bacchette Magiche”. Le donne devono scegliere i modelli, non il contrario. Come proteggerle da loro stesse e dalla cultura dell’apparire? E’ risaputo che la persona longilinea, ha la possibilità di indossare bene qualsiasi indumento, ma ognuna di noi deve comunque saper sorridere alla propria immagine riflessa nello specchio. Con quel gesto manifestiamo il bene che ci vogliamo; infatti se impariamo ad amare il nostro corpo, possiamo diventare regine anche solo per il nostro mondo! Quando da piccola, andavo a far visita alla nonna che era sarta, indossavo abiti e stoffe coloratissimi e ricordo il sogno ad occhi aperti che provavo giocando a “principesse”. Nella mia danza le pezze mi roteavano intorno modellandosi in fantasiosi modelli e la semplice casa si trasformava in una reggia dorata. Perchè i Grandi Stilisti non dimostrano di saper mutare, direttamente in passerella, donne di ogni età e taglia in eleganti signore? Ciò accade raramente. Alcune giovani donne, per me troppe, convivono con una malattia che non pensano di aver già contratto. Al principio si vedono belle come dee e nel loro delirio di leggerezza sentono trasformare le loro braccia in ali di uccello. Per me sono come delle matite scheggiate prossime a spezzarsi. Poi l’ossessione del loro peso le divora al punto che specchiandosi vorrebbero diventare quasi invisibili per quanto avvertono pesante la loro esistenza. Il grande sogno spesso si trasforma in un incubo sociale e familiare chiamato: ANORESSIA. Purtroppo nessun “soggetto a rischio” pensa di contrarre una “assicurazione sulla vita”, prima di affacciarsi nel mondo della moda, come in quello della danza … Il bellissimo e drammatico film “il Cigno Nero” interpretato da Natalie Portman, vincitrice dell’Oscar come miglior attrice, descrive con fin troppo realismo dove porterà il senso di maniacale perfezione della protagonista. Se il mondo della moda e dello spettacolo in genere, di concerto con quello pubblicitario ed industriale, non riporteranno la visione delle cose nella loro situazione naturale, quello che ci continuerà ad essere offerto, sarà un mondo denso di false illusioni, pericoloso per la reale natura dell’uomo. Vorrei lanciare una sfida ai “Grandissimi della Moda Italiana”: disegnare la “STAGIONE per TUTTE le TAGLIE”. Immagino essere un compito difficilissimo, ma per uomini eccezionali, missioni impossibili, diventano possibili …
Pubblicato giornale L’Etruria anno 2012 Foto: Francesca Romanello
roberta ramacciotti