Il Turismo Dolce

Il Turismo Dolce

… Il Turismo Dolce è l’ultima tendenza di lusso del turista dei nostri tempi, che desidera regalarsi una vacanza che gli consenta di ritrovare ritmi più umani. Parcheggiare la macchina e dimenticarsela per qualche giorno e riscoprire il piacere di camminare dolcemente sui propri piedi, è questa una delle sensazioni che aiutano di più a rigenerare gli animi. D’estate il turista cortonese, coccolato dall’aria collinare, anche nelle giornate più afose, apre gli occhi non prima delle nove, consuma la colazione nel suo bar preferito dove sa che verrà accolto con cordialità, fa due passi per il mercatino di turno e poi decide di godersi un po’ di sole. Io scelgo sempre la meravigliosa piscina ai monti del Parterre, dove si gode un panorama degno degli dei. L’accoglienza è discreta e silenziosa, lettini ed ombrelloni sono a disposizioni dei clienti ed ho notato che il bagnino, da bravo professionista, non abbandona mai con lo sguardo l’acqua della piscina. Si nuota, si legge, ci si appisola, si chiacchiera e si disegna. Poi si ritorna verso Cortona passeggiando sotto la piacevole frescura degli alberi del Parterre. In Ruga Piana un sorriso mi invita a decidere di pranzare al Tuscher Bar. Ci si siede fuori ai tavoli per non perdere la bella sensazione di far parte di uno dei tanti salotti cortonesi, ma neanche la bellezza della facciata del Palazzo Ferretti mi distrae da un pranzo d’eccezione: scelgo rigorosamente un calice di chianti, il color rubino ed il suo profumo mi colmano i sensi. Osservo che chiedere a calice ha i suoi vantaggi per un pranzo veloce, perché il vino ti giunge in tavola già ossigenato e quello che all’apparenza può sembrare una scelta per poveri, ritengo sia quella dell’intenditore che ha solo un po’ di fretta. Ben inteso la “fretta” è quella di tuffarsi sotto il getto della doccia di casa tua! Pasteggio la bevanda con dell’ottimo pane integrale con le olive ed un’altro allo yogurt e formaggio, fatti in casa. Poi mi servono degli appetitosi gnocchetti al radicchio, speck e pachino uniti con una leggerissima e misteriosa cremetta. Che buoni odori! Al momento del dolce, mentre oramai si chiacchierava piacevolmente a “destra ed a sinistra”, mi è stato presentato quello che ho pensato di eleggere “il “miracolo del giorno”: una fetta di dolce alla ricotta e zucca con uvetta sultanina, accompagnato da una leggerissima panna fresca all’impalpabile gusto di caramello. L’acqua è stata offerta con dell’abbondante ghiaccio, il servizio, signorile ed attento ed il conto è stato onestamente congruo rispetto alla qualità del cibo. Al caffè, data la vastissima scelta dei modi e gusti di presentazione, posso scrivervi che mi sono distinta per la scelta di uno “rigorosamente normale”. Poi, dopo un riposino, non sono mancate delle interessanti mostre d’arte da visitare, ed un concerto serale da ascoltare. E’ proprio un bel vivere …..

Roberta Ramacciotti

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