IntegrArs non un Concorso ma un Festival dell’Incontro
IntegrArs non un Concorso ma un Festival dell’Incontro
Una cronaca dove dentro ci siamo proprio Tutti
So di essere entrata in un “Mondo Difficile” ma il lavoro di persone meravigliose riescono a renderlo, per i meno fortunati, un “Mondo Possibile”. Cortona ha vissuto con un Grande Abbraccio il Primo Incontro Ufficiale tra il “Mondo del Diversamente abile” con il “Mondo di Fuori” abbattendo quelle barriere ideologiche e mentali che ci spaventano tanto”
E’ lunedì, sono in ufficio a Roma, ma sono ancora “lì” con il pensiero nella sede del Teatro Signorelli di Cortona. I ricordi si materializzano ancora reali alla ”mia vista”, gli interventi di tutti i partecipanti al Festival IntegrArs mi scorrono dentro oscurandomi la vista. Mi devo riprendere, riflettere assorbire ciò che mi è stato d’insegnamento nei giorni appena trascorsi.
Ho visto donne e uomini ritrovare se stessi oltre la loro disabilità.
La Dott.ssa Maria Rosaria Stigliano ha ideato e realizzato, con l’aiuto della Famiglia Caprai della Polisportiva CAM di Ferretto e con la partecipazione del Comune di Cortona, questa manifestazione che persegue lo scopo di accendere i fari sulle vite dei Ragazzi diversamente abili. Attraverso l’esperienza dell’espressione del teatro inclusivo, i vari gruppi di persone si sono osservati, sorrisi, applauditi e conosciuti. Finalmente il mondo di fuori con questa opportunità ha potuto anche avvicinarsi alle famiglie dei portatori di handicap che molto spesso si nascondono e soffrono in silenzio i loro enormi disagi. Ha rappresentato una frustata emotiva sicuramente necessaria alla nostra società.
Chi trova un Amico trova un Tesoro
Ho appena inviato un messaggio a Maria Rosaria Stigliano, non riesco ancora a staccarmi, proprio come i bambini quando sentono già la mancanza di un nuovo amico, ancor prima di lasciarlo. La dottoressa si è distinta per competenza e professionalità, è ormai cara a tutti per il buon umore con il quale è riuscita a stemperare tutte le difficoltà che nel working-progress si sono presentate. Ha dimostrato di scegliere con molto buon gusto l’adeguata teatralità per i delicati soggetti che hanno sempre goduto della massima dignità.
Era la Prima Volta per Tutti!
Le Compagnie del Festival in “Concorso e NON ..”
5 Rappresentazioni in concorso: “Grease Griss” Strabilia di Monte San Savino; “Dance On The Tree” Magnifico Teatrino Errante di Bologna; “Meravigliarsi” L’Allegra Brigata del CAM; “Tutorial” Compagnia Teatro Buffo di Roma; “Il Campo Dei Miracoli” AltrArte di Correggio.
Nella prima mattinata di Venerdì 25 maggio dopo l’inaugurazione abbiamo seguito le scuole del Comprensivo 2 esibirsi al Teatro Signorelli, insieme ai ragazzi della Polisportiva CAM di Cortona. La scuola dell’Infanzia di Pergo nella performance “Incontro di colori” ha donato attimi di struggente tenerezza. Su questo prato di sofferenza sono spuntate spesso dolci margherite e tulipani, i bimbi, con la loro dolce spontaneità, hanno insegnato a tutti i presenti che non ci dobbiamo mai intimorire quando desideriamo manifestare di volere bene. “Essere semplicemente ciò che si è nella Totalità delle Differenze”. Osservare l’esperienza dei laboratori offerta al pubblico scuote le sensibilità ed insegna ad amare i forti e devastanti messaggi lanciati, porta a comprendere il mondo della disabilità che può colpire chiunque in qualsiasi momento della nostra vita.
E’ stato un ritorno alla Purezza!
Successivamente gli studenti della scuola di Mercatale si sono esibiti nella performance “Il Carosello: ieri, oggi e poi….” con la proiezione di un cortometraggio da loro realizzato seguita dalla venuta in scena dei Ragazzi del CAM. L’intensa mattinata si è conclusa con lo spettacolo realizzato dalle classi V della scuola di Terontola nato dalla lettura di alcune pagine del libro “Oltre il Muro cosa c’è” di Rocco Sestito, un lavoro costruttivo per mesi che ha visto coinvolti i genitori anche per la realizzazione dei costumi.
Alle ore 15.30 sono saliti sul palco in una semplice, ma molto suggestiva esibizione dei ragazzi dello spazio compiti “Coop. Sociale Athena”; un disciplinato e gioioso gruppo di fanciulli multietnici diretto magistralmente dalla dott.ssa Stigliano che ha restituito il profumo del buon pane appena sfornato.
Nel pomeriggio, nel vivo della competizione, dopo la presentazione della giuria di cui ho avuto l’orgoglio di far parte, ha concorso la prima compagnia: StrAbilia di Monte San Savino in“Grease Griss” rivisitazione in chiave ironica del famosissimo Grease, divenuto per l’occasione Griss. Si sono alternate parti recitate, canzoni e balletti all’insegna del colore, dell’allegria e dell’amicizia. Bravi tutti perché è risultata ottima la scelta della recita per l’adeguatezza nei confronti del numeroso gruppo di partecipanti. Premiata l’attrice Protagonista Jessica Aristarchi nella parte di Sandy. Ha ritirato il premio il bravissimo Daniele Storri che interpretava Danny.
La sera alle 21.00 si è esibita in gara una vera e propria compagnia di Teatro integrato il “Magnifico Teatrino Errante” di Bologna che ha portato in scena “Dance on the Tree” uno spettacolo colto, diretto e curato con molta raffinatezza per la scelta dei costumi, da loro stessi dipinti e cuciti e dai testi interessanti di grande impatto sociale sul rispetto ambientale. Il tema è tratto dalla storia di Julia Butterfly Hill la ragazza che negli anni ’90 in California visse due anni sopra una sequoia alta 60 metri per salvare l’albero e parte della foresta circostante. Peccato che in sala fossimo solo una ventina di persone e non si siano presentati gli studenti delle scuole liceali perchè si sono persi una magnifica occasione per arricchirsi a Km0! Causa: la loro pigrizia o la distrazione dei docenti che non hanno percepito una magnifica occasione di presa di coscienza offerta nel proprio territorio?
In questa performance è stata premiata Annalisa Frascari come attrice non protagonista.
Purtroppo nella mattina del sabato la regista Cristina del Novanta del CLA di Arezzo ha annunciato che a causa infortunio di un componente non potevano esibirsi nello spettacolo Arrabbiate Storie, Arrabbiati Disegni … e Spaghetti all’Arrabbiata” ma ha tenuto ad esprimere il forte desiderio di poter essere presente con il CLA il prossimo anno per la seconda edizione.
Interessante ma fuori concorso, l’esibizione “il Mio Amico” curata dall’Istituto Severini di Cortona dove il lavoro integrato di alcune studentesse insieme ai Ragazzi del CAM ha aiutato a condividere il significato delle loro vite difficili, a volte molto solitarie. Meritava di presentarsi in concorso e lodevole è stato il passo indietro che hanno compiuto per consentire alle compagnie ospiti una maggiore visibilità.
Alle h.17.00 “Meravigliarsi” dell’Allegra Brigata del CAM ha proprio meravigliato TUTTI per la totale partecipazione in scena dei Ragazzi del CAM accompagnati dalle 3 studentesse del Severini e da alcuni fanciulli della scuola d’infanzia. La scenografia è stata Perfetta. Sull’enorme schermo della quinta scorrevano i disegni che svelavano l’anima di chi li aveva composti e le foto ritoccate a pennarello degli stessi componenti del CAM. Ogni scatto restituiva l’accecante luce di un flash!
La voce chiara e fresca fuori campo del bravo Vincenzo Calvani ha declamato una struggente, quanto meravigliosa prosa scritta da Gianpiero Brandi. Semplice, profonda, toccante. Peccato che non si sia sentito di presentarsi, avrebbe ricevuto direttamente i complimenti da tutta la platea! Un eccezionale e speciale scrittore! Gli “attori” erano vestiti delle loro stesse persone, hanno recitato se stessi donandosi al pubblico senza veli e noi abbiamo compreso il Bellissimo Regalo.
Lo spettacolo “Tutorial” della Compagnia Teatro Buffo di Roma è stato il messaggio più all’avanguardia in concorso. Professionalmente estremamente studiato, spiegava quanto l’ossessivo desiderio di perfezione di poter usufruire di una predefinita costruzione delle risoluzioni comportamentali sociali snaturi l’uomo fino alla schizofrenia ed ancor di più influenzi i più deboli. Recitava come sia stato già Confezionato per noi un Codice Comportamentale a qualsiasi problema!
Bravi i professionisti in scena che accompagnavano i loro ragazzi speciali. Al giorno d’Oggi esiste l’ossessione di imparare a fare qualsiasi cosa nel migliore dei modi. Impariamo ad esser “Belli Impossibili” con le “giuste pettinature”, le “giuste” tinture, dobbiamo imparare ad indossare il “giusto” abbigliamento su di un “giusto fisico” che dobbiamo mantenere tonico rigorosamente con i “giusti macchinari” e l’amato collagene.
Dobbiamo ambire alla Bellezza Plastificata!
Creazione veramente interessante e profonda di contenuti, forse andavano un po’ fuori tema dalla filosofia di IntegrArs ma che spero di incontrare il prossimo anno magari proprio nella prossima 2°edizione del Festival perché hanno contribuito con un profondo ed intellettuale arricchimento. Premiato Elio Meloni come Attore Protagonista .
L’ultima rappresentazione in concorso “Il Campo dei Miracoli” della Compagnia Teatrale AltrArte di Correggio ha rappresentato uno dei più appassionanti e completi lavori. Il regista, un egregio educatore, ha vestito con perfetta eleganza teatrale la disabilità. Ha truccato, dando la stessa espressione facciale ai suoi ragazzi speciali, ha disegnato sugli “attori” tutte espressioni uguali per eseguire il libero adattamento dell’opera Pinocchio di Collodi. Ha messo in scena il rapporto, a volte conflittuale, con il proprio padre e come il delirio d’onnipotenza giovanile possa rivelarsi distruttivo proprio sugli stessi ragazzi. In scena le luci soffuse fin quasi all’oscurità e l’accecante cono di luce che sottolineava i ruoli della recitazione della Bravissima Milva Baracchi, la Fatina, hanno enfatizzato il mondo interiore della rappresentazione. Stupendo lavoro Teatrale. Ha ottenuto il Primo Premio alla Regia curata da Matteo Carnevali.
La Giuria e la Vittoria in ex aequo
Si sono divise la vincita in ex aequo del Festival IntegrArs: “Il Campo dei Miracoli” della Compagnia Teatrale AltrArte di Correggio e “Meravigliarsi” dei Ragazzi della Polisportiva del CAM di Cortona.
La giuria ha premiato i due diversi e contrapposti aspetti studiati da entrambe le concorrenti vincitrici sull’efficacia dell’utilizzo introspettivo della recitazione, scopo educativo dedicato ai diversamente abili, che questo festival ha tra gli obiettivi principali.
Per questa ragione abbiamo ammirato, sempre tenendo conto delle varie “difficoltà degli attori delle compagnie”, l’Eleganza che ha vestito con attenzione e cura i ragazzi speciali de “Il Campo dei Miracoli” ma abbiamo anche trovato perfettamente in linea con lo scopo della creazione di codesto Festival il lavoro di “Meravigliarsi” nel quale è stata totalmente manifestata l’autentica descrizione della disabilità testimoniata dagli stessi ragazzi speciali: Giampiero Brandi ha scritto, Vincenzo Calvani ha narrato, Gegè Giampiero Mairo Stefania Filandai Roberta Ciani e tutti gli altri si sono offerti come dono per quello che sono. Non sono mai andati Fuori tema con lo Spirito del Festival IntegrArs.
Due opposti metodi, due aspetti diversi di un Unico Dolore Umano che si trasforma in Energia Positiva.
Il giovane studente Tommaso Banchelli anche lui stato scelto come me membro della commissione esaminatrice del Festival IntegrArs mi ha inviato codesto pensiero: “Ho assistito all’apertura del Festival con la partecipazione della Scuola dell’Infanzia di Pergo G. Rodari. La Disabilità non significa non Abilità ma semplicemente Adattabilità. Quello che i bambini hanno trasmesso assieme ai ragazzi del CAM è stato semplicemente sublime e per me l’obbiettivo della cerimonia è stato raggiunto in pieno! La grazia dei fanciulli insieme alla passione degli “speciali” hanno sfondato le barriere ideologiche e mentali che troppo spesso alimentano il pre-giudizio. Il teatro è per eccellenza il luogo del non giudizio e l’arte che si estrinseca nella catarsi dell’attore e dello spettatore favorisce l’annullamento di qualunque diversità. Sono sicuro, prosegue Tommaso, che i Ragazzi Speciali nei loro momenti più difficili troveranno un grosso sostegno in questa attività, perché il teatro non li Abbandonerà MAI!”
In questo lavoro indimenticabile sono stata accompagnata da Bellissime Persone: il prof Vito Cozzi Lepri, presidente per questo incarico, in pensione come dirigente scolastico ma attivissimo regista di teatro, il dr. Ferdinando Fanfani, dirigente in pensione del Ministero della Difesa, attualmente presidente della Compagnia del Piccolo di Cortona e Consigliere della Misericordia, il Giornalista Andrea Laurenzi Responsabile Ufficio Stampa del Comune di Cortona e presidente dell’Associazione Autismo di Arezzo il quale su un suo post di Facebook, durante la visione dei lavori teatrali ha scritto: ”non è la mia prima volta come giurato ad una manifestazione, ma senza dubbio, è quella più emozionante … mi sta toccando il cuore, e non solo per la bravura e la forza degli “attori”, ma per il coraggio e la passione di tutti … Esiste un percorso diverso, esiste una possibilità di costruire una società migliore … ho respirato Speranza”.
Con un gruppo di questo spessore dove si sono subito abbandonate le formalità, abbiamo compreso insieme i messaggi più intensi e delicati lanciati dai vari laboratori.
I Criteri Premianti “Si può volare sulla Luna ma si possono anche, con la stessa emozione, salire dei gradini per la prima volta da soli e provare una gioia che ti spacca dentro!”
La Commissione non ha mai pensato di eleggere il “vincitore di una gara”. Nessuno degli amici speciali aspira a intraprendere la carriera di attore.
Consultandoci abbiamo premiato la serenità e la gioia che leggevamo sui volti dei diversamente abili e sottolineato l’originalità dei messaggi presentati. Abbiamo apprezzato l’attitudine e lo spirito di sacrificio speso per raggiungere dei traguardi quasi inimmaginabili dove le varie Associazioni, Istituti e Compagnie teatrali si sono presi cura di persone colpite da handicap.
Sotto il magnifico cielo della Toscana le donne e gli uomini disabili in recita non hanno mai perso la loro dignità umana.
Alcune studentesse del Liceo Severini particolarmente generose e brave come l’Elisa Falomi hanno aiutato nel coordinare le coreografie insieme ai ragazzi del CAM che non staccavano loro mai gli occhi di dosso. Abbiamo percepito e ammirato il contatto che favorivano. “Cara Elisa, scrivo di te per farne un esempio anche per tutti i tuoi amici, la tua Super Energia è il regalo splendido che la vita ti ha donato continua a spenderlo in questo settore e che diventi magari il tuo lavoro.”
Dunque abbiamo favorito i giudizi anche sull’integrazione in scena. Li abbiamo visti crescere tutti di fronte a tali atti di consapevolezza.
Queste manifestazioni alimentano nuova linfa vitale, fiducia e coraggio alle famiglie colpite da grandi difficoltà, spesso lasciate sole.
La proiezione del docufilm Resilienza di Paolo Ruffini
“Perché nella vita non volersi divertire è un peccato. Perché ridere fa davvero bene alla salute. Perché la vita sa essere feroce, ma anche ferocemente divertente. Perché la battaglia non è tra la vita e la morte ma tra se vivere davvero oppure no. L’intensità dell’esistenza è il vero successo della vita stessa …”
Il film “Resilienza” è un documentario ispirato alla storia di Alessandro Cavallini che se ne è andato a soli 14 anni, vittima di un gravissimo MALE e alla sua vita da “resiliente”. La resilienza e’ la capacità cioè “di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici …
L’Attore-Regista Paolo Ruffini ospite di spicco del Festival scelto appositamente per il lavoro che lui stesso dedica ai ragazzi speciali, ha portato un importante contributo che ha evidenziato come la comunicazione in genere aiuta a conoscere i molteplici problemi umani e la condivisione infonde fiducia nell’affrontarli meno soli.
Poi il Gran Finale della Premiazione una gran festa grazie alla splendida disponibilità del Generoso Uomo Ruffini
L’Uomo Paolo Ruffini ha gestito con umorismo e leggerezza tutto lo speciale pubblico che ha desiderato salire sul palco per complimentarsi personalmente con lui. Non si sente un divo, gioca a farlo per mestiere e, come sappiamo tutti, gli riesce proprio bene. Sul viso dei disabili leggevo una gioia che difficilmente sapevano contenere eppure ci riuscivano, sono stati educatissimi e tutto ciò grazie all’amore costante delle Famiglie come i Sigg.ri Caprai che insieme alle appropriate e attente cure di bravi dottori e infermieri degli istituti dedicano loro.
Salgo sul palco per intervistarlo e gli pongo l’unica domanda che gli consentirà di esprimere un suo desiderio: proiettare nelle scuole primarie e secondarie il suo docufilm.
Paolo Ruffini racconta di lui: “Purtroppo quando desidero proporre qualcosa di impegnato e diverso dalle mie gag ho difficoltà a farmi prendere sul serio è come se non volessero accettare il mio lato coscienzioso …” Negli occhi leggo quanto gli dispiaccia, soffre di questo aspetto, tanto da non sopportare caratterialmente gli stupidi complimenti … Non lo dice apertamente, ma penso che di questo pomeriggio passato con noi ricorderà l’abbraccio di un giovane estraneo colpito da autismo che desiderava rubargli l’anima con un abbraccio e non è stato l’unico ma lui è stato sempre Gentile, Signore, un bravo attore, un Bravissimo Uomo.
Poi i saluti di tutti, di Paolo Ruffini, del Sindaco la Signora Francesca Basanieri, dell’assessore Andrea Bernardini e della giuria.
Roberta Ramacciotti blog www.cortonamore.it