La Chiesa di San Marco e l’apertura del suo piccolo e prezioso museo

La Chiesa di San Marco e l’apertura del suo piccolo e prezioso museo

Fino a pochi mesi or sono, quando passeggiavo per via Santa Margherita iniziavo la salita ammirando il panorama fino alle acque del Trasimeno, poi venivo catturata da una magnifica opera d’arte: il grande mosaico di Gino Severini che ricopre tuttora gran parte della facciata inferiore della Chiesa di San Marco. E’una superba opera per la qualità della maturità artistica raggiunta dal Maestro e, purtroppo, elencata tra le sue ultime. I colori usati che raffigurano San Marco, il Leone e la facciata del Comune di Cortona in esso riportati, si integrano con i colori della pietra e l’azzurro del cielo ed il verticalismo dell’architettura della facciata, arroccata su di una via con una forte pendenza, enfatizzano l’Umano ed il Sovrannaturale. Lo scenario quindi è dei più particolari che si possono ammirare nella cittadina e spero che L’Amministrazione Comunale, sensibile a valorizzare i punti di forza della nostra città, inserisca le opportune indicazioni turistiche per essere raggiunto.

Per molto tempo il portone  è stato sempre chiuso. Mi rammaricavo per la curiosità di conoscere cosa si celasse dietro quelle mura. In noi sono riposte molte curiosità ed aspettative quando varchiamo la soglia di un ambiente storico di un certo rilievo. Ora i fiori colorati e ben curati nei vasi posti ad ornamento sulle scale di accesso alla chiesa sono la miglior vetrina per una bella e calda accoglienza. L’interno della Chiesa Inferiore mi abbraccia con un prezioso coro ligneo di gusto toscano ed il mio sguardo vacante, avido di cose belle, rimane compiaciuto da una piacevole ed elegante sorpresa: il soffitto è affrescato con una colorazione pastellata e la sua composizione è di ottimo livello artistico. Non ritengo sia solo un bel compitino svolto da una buona scuola pittorica del ‘600, ci vedo i “cartoni” di un grande pittore, una mano sapiente. L’affresco non è stato ancora attribuito, tanto meno le sinopie e, nel mio futuro, sarà fonte di studio e di piacere riuscire a dare a tutto ciò una paternità. Rappresenta scene della vita della Vergine Maria raccolte in lunette e riquadri ed al centro raffigura l’ascensione della Madonna in cielo.

Sotto un aspetto puramente decorativo è appropriata la scelta di dipingere il cielo e le nuvole con colori chiari perché le dimensioni della chiesa sono modeste e questi dettagli dilatano lo spazio.

E’ presente un unico altare in pietra serena di gusto barocco ed osservandolo, riconosco la stessa fattura, anche se di dimensioni più modeste, di quello posto nella Chiesa di San Francesco di Cortona. (Quello che incornicia un meraviglioso affresco senese trecentesco rivelato da un saggio sotto l’intonaco … ma, questa, è un’altra meravigliosa storia!). Non vi menzionerò le preziose e numerose opere d’arte raccolte anche nella Chiesa Superiore che si raggiunge con uno scalone interno il cui corrimano è uguale a quello di Palazzo Vecchio a Firenze, perché la scoperta sarà più gratificante. Desidero invece ricordare la recente apertura di un “piccolo museo” al suo interno. Il promotore di questa iniziativa è Andrea Rossi che accompagnato da Stefano Duranti Poccetti e da Andrea Bartemucci hanno dedicato ore di lavoro per l’allestimento ed il mantenimento dell’apertura del piccolo Museo. La loro dedizione e lo spirito di sacrificio, motivate dalla fede e dall’amore che hanno per le tradizioni, sono state riconosciute dall’encomiabile Don Giancarlo, il quale si è prodigato insieme al Dr. Paolo Bruschetti, Conservatore del Museo dell’Accademia Etrusca a donare teche, quadri, paramenti ed oggetti sacri conservati attualmente in 2 sale mentre è prevista una terza, di prossima apertura. La signora Monja Magari, responsabile della Cooperativa AION, ha messo a disposizione le risorse umane.

Un ottimo esempio di attività e di collaborazione tra le alte forze civiche e religiose rivolte nei confronti di giovani volenterosi che hanno un forte attaccamento e rispetto del loro territorio di nascita. Speriamo che si moltiplichino queste iniziative e che si trasformino in veri e propri lavori. Per realizzare il “piccolo museo” questi energici uomini hanno coinvolto molti cittadini: pittori, falegnami, artisti, giornalisti, elettricisti, dirigenti del comune … Ed allora: Andrea Commodi, Baccio Ciarpi, Andrea Sellari, Francesco Conti, Adriano Zabarelli e Gino Severini vi invitano, insieme ad Andrea Rossi, Stefano Duranti Poccetti ed Andrea Bartemucci in visita nella Chiesa di San Marco in Via Santa Margherita.

Siamo tutti attesi!

n.d.r. sarei veramente compiaciuta se nel contempo fossero state installate le insegne direzionali per la chiesa di San Marco …

Roberta Ramacciotti

Pubblicato giornale L’Etruria anno 2012

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