La mia casa

La mia casa

La mia Casa

L’unica, semplice ed irripetibile vita è la Nostra, quella che scorre tra le mura di casa, la Nostra Casa. Le sue “atmosfere” rispecchiano il nostro mondo emotivo, il più privato, quello più idealizzato, desiderato e vissuto. Le sue pareti ci avvolgono confortevoli come l’abbraccio di uno scialle e ci riscaldano quanto un maglione indossato.

Quanti di noi hanno provato un amore a “Prima Vista” per una abitazione e avvertito il “Suo Richiamo”?

Abitare in una casa nel centro storico della Città di Cortona significa vivere nella Storia. Nell’anno 1995 entravo per la prima volta in quella che sarebbe diventata la mia casa di Cortona. Al tempo, regnava in essa un disordine fatto di stracci e sporcizia, era come abbandonata a se stessa. Le pareti presentavano uno strato di fuliggine grassa perché dai buchi della cappa del camino passavano il fumo e l’odore della porchetta cucinata per il mercatino del sabato mattina. In verità la casa era magnifica e mi chiamava a lei. Sotto quello strato di “vergogna”, intravedevo dei portali seicenteschi in pietra serena e le meravigliose e grandi travature erano ornate da capitelli. In un angolo luminoso, che doveva essere stato nel passato un piccolo loggiato, primeggiava una colonnina grigia, simile a quelle del portico della chiesa di San Niccolò. Da quando vi entrai la sentii destinata alla mia vita! Scoprii nel tempo che era stata una casa vescovile e che aveva ospitato in passato le ragazze madri che si erano mantenute cuocendo il pane nei suoi forni. Era bella ma come poteva esserlo una bella signora abbandonata a vivere senza acqua e luce!

La propria casa ci è amica, è testimone delle nostre più segrete abitudini e noi la compensiamo pulendola, aggiustandola e quando possiamo la rendiamo più preziosa con delle decorazioni murarie. In essa ho dipinto: un albero di limoni, il panorama del Lago Trasimeno che si gode dalla Carbonaia, tralci di fiori e frutta sopra delle grandi nicchie. Sul limitare di un arco del mio soggiorno ho affrescato un grande tralcio d’edera che “cresce” su di un campo di erba e papaveri rossi e che vede intrecciati fiori colorati tra i rampicanti; voli di farfalle e di api completano una felice e gioiosa “finzione”. Sono immagini semplici che restituiscono alla vista la vitalità e l’amore che provo soggiornandoci. Ne parlo come se avesse un’anima, ma in fondo, è come se la percepissi perché conserva sicuramente i sentimenti delle persone che vi hanno vissuto nel suo lontano passato. Ultimamente i miei cari amici, Giuliana ed Ademaro, mi hanno aiutato a decorarla egregiamente. Al riguardo desidero segnalare, per chi non fosse in grado di decorare le pareti della propria abitazione, anche la giovane signora Silena Gallorini brava pittrice d’interni. Recentemente ho visitato i restyling di Palazzo Petrella e Palazzo Baldelli attuale dimora dell’Hotel San Michele di Cortona ed ho ammirato i magnifici lavori condotti dalla Gallorini titolare della ditta “Decorart” con sede in Cortona. (www.decorart-paint.com).

La Pittrice svolge eccellentemente il suo mestiere, è l’ultima erede della storica scuola dei pittori decoratori di Cortona del maestro Eugenio Lucani. Nell’intervista che le ho rivolto mentre ammiravo la sua abilità nel dipingere volte e pareti, rispettando il preesistente, ha espresso con nostalgia un gentile pensiero che l’accompagna spesso nella solitudine del suo mestiere:

“.. l’incontro con il Maestro Lucani è stato folgorante. Ricordo l’emozione provata di fronte alle sue opere … così ”pulite” e perfette! Ci siamo subito trovati molto bene insieme, due generazioni a confronto, ma regnava il rispetto e la dovuta ammirazione …” I Bravi Decoratori non ostentano la loro bravura, ma la marchiano indelebilmente sulle pareti di una dimora con la bellezza e la potenza delle pennellate di un angelo, ridanno personalità alla dimora perché per ognuna ne aspirano l’essenza, ma prima ancora, imparano ad amarla. Non potrebbero riprodurre uno stesso ambiente altrove anche se lo volessero. Si parte tutti insieme da un’idea, il committente rivela le aspirazioni che ha verso l’ambiente che ha deciso di rivisitare e la Silena ascolta, osserva gli oggetti che la circondano per catturare quali forme geometriche e colori potrebbero accontentare i padroni di casa ed il gioco è fatto! In queste case antiche, mentre sono vicini alle pareti ne scoprono i difetti e le imperfezioni ma da questo ne sono stimolati dando forma a decori che impreziosiscono il “difetto” e poi volano con le loro idee sui pennelli e quello che viene da loro disegnato assume delle inaspettate dimensioni di fascino. Esistono dei mestieri che hanno come strategia la poesia dei colori e la sensibilità del disegno

Alla fine dei lavori rimane il dono che vivi con gioia ogni volta che apri l’uscio della tua casa e rivolgi gli occhi alle pareti ed ai soffitti. Anche nelle case moderne “tutte bianche e lisce” il decoro ha la sua funzione importante ma qui a Cortona, dove tutto è autenticamente antico sentirsi Dame e Cavalieri è un gioco facile.

Roberta Ramacciotti blog www.cortonamore.it®

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