Le Mura di Cortona

Le Mura di Cortona

La “Crisi Economica”offre penuria di denaro e si sa che dove scarseggiano i mezzi è più difficile trovare soluzioni. Facile e son bravi tutti a governare con l’abbondanza! Al tempo di oggi, dove si perdono di continuo i diritti/doveri sulla certezza del lavoro perchè infangati dalla devastante disonestà che ne mina di continuo le soluzioni, per la comunità è di fondamentale importanza la capacità di riconoscere i propri punti di forza per riprovare a rimettersi in gioco. La collettività cortonese dimostra grande gratitudine e cura per ciò che le è stato tramandato fin dal tempo degli Etruschi. La stessa conferenza sulle Mura di Cortona nella sede del MAEC svolta lo scorso 21 febbraio mira a studiare il potenziamento del patrimonio del Comune. Il dr Paolo Bruschetti, Vice Lucumone di Cortona, concedendomi una breve intervista prima della conferenza, ha affermato che“ .. si articolerà su una serie di interventi in cui saranno presi in esame vari aspetti della cerchia muraria monumentale, quindi non solo il circuito etrusco. Saranno formulate possibili proposte di opere destinate al restauro e alla valorizzazione del complesso; non esiste alcun progetto di ottimizzazione e l’incontro si prefigge proprio di valutare se sia o meno opportuno uno studio del genere e con quali possibilità effettive di realizzazione, al di là di belle, ma spesso inutili proposte ..”.

Sono mirabili le intenzioni di tali ricerche perché Cortona è bellissima e sono proprio le sue imponenti mura a farla apparire Unica anche da lontano! Il profilo dei suoi edifici in pietra e cotti antichi, si staglia sulle montagne retrostanti ma ciò che la distingue e la eleva superbamente fra le tante belle cittadine toscane sono le sue grandi mura secolari che la delimitano proprio come un prezioso nastro di seta stringe i suoi meravigliosi fiori. La cinta muraria si presenta formata alla base da pietre ciclopiche di formazione etrusca (IV e III sec. a.c.) fino a quella tardo rinascimentale. I periodi si distinguono nettamente, persino io li riconosco! La prima volta che le ho viste volevo scendere e toccarle per sentire le vibrazioni del tempo, desideravo avvertire la solidità della pietra sotto le mie dita, gli incastri a secco e così pensavo di percepire la fatica delle braccia degli uomini che le hanno levigate ed erette. Provo un grande fascino per l’Ingegnere Etrusco che ha realizzato il grande progetto di difesa per l’antica Lucumonia! Il lato Nord Ovest risulta quello meglio conservato e tutt’oggi, l’accesso alla città avviene attraverso varie entrate: Porta Montanina, Porta Colonia, Porta Santa Maria, La Bifora Etrusca e Porta Guelfa. Sono presenti anche altri accessi come Porta Santa Margherita, diversamente le mura si ammirano sull’alto versante est vicini alla Fortezza del Girifalco e nella passeggiata della Via Crucis. E’ interessante studiare la vegetazione che nasce spontanea intorno a queste specifiche pietre e sarebbe carino passeggiare sotto alcuni tratti delle mura ancora inaccessibili. L’ambiente esercita un effetto profondo sull’animo degli uomini e allora infondevano sicurezza sulla popolazione che non conosceva ancora l’uso dei droni armati di telecamere e bombe!

Nella Civile Lucumonia Etrusca rappresentavano il luogo di controllo e studio del territorio, da esse si formulavano progetti di bonifiche dei terreni, delle coltivazioni e tracciavano i percorsi delle costruzioni di strade. Dai punti più alti si osserva il cielo stellato, quindi non solo difesa.

Oggi sono parte integrante del Parco Archeologico di Cortona.

Nella nostra Regione è necessario muoversi con grande professionalità, non si “gioca all’archeologo” perché penso che sia maggiore la storia sepolta ancora sotto le zolle che quella rinvenuta alla luce.

Saggi sono stati gli amministratori, che si sono succeduti nel tempo, che hanno vietato la costruzione di nuovi edifici sui suoi crinali e felice la scelta di far sviluppare un’area industriale nel basso paese di Camucia dove bisogna solo sperare che riprenda, prosegua e prosperi.

Roberta Ramacciotti

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