l’Isolamento è il Proiettile che Uccide il Covid 19
l’Isolamento è il Proiettile che Uccide il Covid 19
Ai Tempi del Corona Virus
Gentili lettrici, Signori lettori,
ai tempi della clausura forzata dal Corona Virus possiamo ormai dirottare i nostri appuntamenti solo all’interno delle 4 mura della nostra abitazione. Colazione in cucina, passeggiatina intorno al tavolo della sala da pranzo, cantatina in terrazzo h.18.00 .. c’è chi sta anche programmando in rete le “Vacanze di Pasqua” a Divano Marittima, Cucina D’Ampezzo o Forte dei Bagni.
Penso proprio che l’ironia e la fantasia ci aiuteranno ad attraversare questo drammatico fiume.
Le famiglie e i giovani ce la faranno più facilmente delle persone sole perché se da una parte la “Compagna Paura” ci rende per fortuna prudenti, dall’altra non sostiene certo il Buon Umore che è la benzina trainante per una discreta esistenza. L’uomo che è un essere bisognoso di socialità soffrirà sicuramente per questa profonda limitazione.
E’ il caso che allora entri in gioco la nostra intelligenza che sarà in grado di trasformare questo forzato isolamento in un periodo regalato totalmente alla propria persona.
E quando ci ricapiterà più una simile circostanza? Sinceramente spero mai più!
Allora dobbiamo imparare a “riaccenderci” per un solo sorriso ricevuto dal balcone del vicino e dal saluto lanciato da lontano e ci dovranno bastare quei cinque minuti spesi in farmacia, dal giornalaio o dal panettiere per colmare la voglia di chiacchierare nonostante sciarpe, guanti e mascherine.
Certo non sarà così per sempre, ma questa democratica guerra sia fisica che psicologica la vinceremo solo quando riusciremo a soffocare la convivenza che abbiamo con l’indesiderato Covid 19. Per convincermi di dover stare allerta ho preso ad immaginare che il Virus siamo tutti noi e che è compito quindi di ogni singolo uomo sconfiggerlo con la nostra “stessa solitudine”.
Il Covid 19 ha paura del nostro isolamento perché è la sua Morte!
Mentre sacrifichiamo nelle nostre “prigioni dorate” la libertà e la nostra economia, ricordiamoci sempre che in questo preciso istante muoiono dottori, infermieri, pazienti e incoscienti.
Abbiamo tutti un obiettivo: la nostra meravigliosa prima volta che usciremo da casa senza portarci in tasca il Covid 19.
Per il momento anche i gesti e le manifestazioni spontanee organizzate dalle finestre sono il recupero della nostra socialità, quella buona, schietta, fantasiosa e affettuosa. Quella che ci Rammenta che non siamo soli. E’ importante curare il buon umore e la dolce speranza, consapevoli e rispettosi dei lutti che si stanno consumando.
Una cosa è certa non avevamo guardato con tanta attenzione la mattonella sbeccata in cucina, l’intonaco rovinato nell’ingresso, il tappeto da rammendare e le tende da lavare. Molti di noi hanno già trasformato questo stato di prigionia in un’ottima opportunità per aggiustare, pulire e lucidare. Ricordiamoci l’accortezza di muoverci sempre in sicurezza, la saggezza ci consiglia di evitare incidenti e se siamo soli non saliamo su di una scala.
Abbiamo finalmente trovato il tempo per eliminare la gocciolina d’acqua che il rubinetto del bagno perdeva e finalmente abbiamo trovato il coraggio di spolverare la libreria. E quante scoperte e quanti antichi tesori sono tornati alla luce! Immancabile la foto che ci ritraeva più giovani di 40 anni e con 20 Kg di meno. Poi c’è la foto con il secchiello in spiaggia, con i pattini e la bicicletta, poi rispunta l’amica che non frequentiamo più, quella che è andata a vivere a Miami e ti sembra impossibile che di tanta vecchia confidenza sia rimasto il Nulla.
Ma di una cosa ci siamo sicuramente accorti di quanto sia bello prendersi cura dei nostri pensieri, delle riflessioni che ora abbiamo tutto il tempo di poter fare. Ci riempiono di stupore le nostre private emozioni! All’inizio ci siamo forse spaventati del troppo studiarci, del resto il banale e faticoso tram tram ci aveva sottratti dalla naturale vita umana.
Questo Covid 19 è dunque un acceleratore di storia, lascio ai tecnici il compito di sviluppare il passaggio epocale che trasformerà l’Italia e il Mondo Intero, mi interessa scoprire quanto abbiamo ricominciato a scrivere, recitare, leggere, dipingere, disegnare e a costruire oggetti.
E’ importante continuare ad affacciarsi alla finestra non perdiamo il sano contatto con l’aria aperta.
Non indeboliamo il nostro sistema immunitario, dobbiamo distrarci e se possiamo, avviciniamoci agli alberi, non alle persone, la luce naturale è il farmaco del benessere.
Dobbiamo coccolare la nostra paura, rassicurandola con la prudenza e non abbandonarla perché potrebbe trasformarsi in Rabbia e con la Rabbia ci si fa male!
Quando proprio non ne possiamo più compiamo il piccolo giretto intorno al perimetro di casa, cerchiamo “percorsi puri” a piedi, camminando senza toccare nulla, in modo da non recar danno alcuno agli altri e attenzione a lavarci al nostro rientro a casa. Dosiamo questa meravigliosa voglia di libertà perché potrebbe rivelarsi un Dramma.
Per chi convive è importate ricavarsi un proprio spazio, per creare qualcosa che si può ridare anche all’altro. Nuovi Pensieri Nuove Idee.
La miglior medicina in questi domicili coatti è l’Immaginazione, Sogniamo!
Il consiglio è non chiudersi psicologicamente, ma solo “rinchiudersi” per uccidere quest’essere invisibile ma molto, molto presente.
Allora la noia ci Salverà.
Noi donne non dobbiamo rinunciare alla nostra femminilità, svuotiamo gli armadi, proviamo abiti, allarghiamo, stringiamo, forse è più raro :o), cuociamo e ricomponiamo nuovi accostamenti, creiamo una moda!
Mia madre di 86 anni mi ha raccontato che si è cucita 2 vestiti : “ Solo Roberta non so quando me li metterò per uscire, magari saranno troppo caldi per questa estate, ma vedessi che belli!”
Brava la mia Mamma perché si diverte nella sua condizione di solitudine e perché la sua saggezza la sta preparando ad accettare che sarà ancora più lunga del previsto e nell’ultima telefonata mi ha annunciato che sta anche cucendo mascherine in puro cotone!
Roberta Ramacciotti blog www.cortonamore.it®