“Padre Nostro…”

“Padre Nostro…”

“Padre Nostro che sei nei Nostri Cuori”

Apparentemente, quella mattina era cominciata con una nuotata come le altre.

Bracciata dopo bracciata, pregavo per le persone care, quelle che nella realtà di tutti i giorni non potevo più incontrare, questo per spiegare che quando nuoto vivo i miei pensieri più intimi e umani.

Poi mi è salita dal cuore una nuova supplica, inventata in quegli attimi e per questo colma di errori formali, ma il sentimento che sgorgava da questa mia rozza preghiera era drammaticamente da me sentito:

“Padre Nostro che sei nei Cieli donaci il coraggio di piantare tanti alberi, perché sotto le loro fronde essi custodiscono la vita sulla terra, sono gli Angeli Custodi di Gaia;

Padre Nostro che sei nei Nostri Cuori aiutaci a comprendere quanto tutti siamo indispensabili e per questo dobbiamo lavorare per dissetarci tutti;

Padre Nostro che sei nei Cieli aiutaci a convincere di abbandonare chi di corruzione vive;

Padre Nostro che sei nei nostri cuori aiutaci a descrivere ai nostri figli quanto fosse bella e florida la nostra Terra, azzurri e pescosi i nostri Mari, e raccontiamo loro che il paradiso terrestre è esistito sotto i nostri occhi di fanciulli;

Padre Nostro che sei nei Cieli aiuta questa preghiera affinché giunga alle orecchie di quei Potenti che pensano ancora di appartenere alla Razza Umana e che ritrovino il Coraggio di riguardare gli occhi sofferenti dei propri simili;

Padre Nostro mi manca l’aria fresca, il mare pulito, l’ombra di un bosco, l’acqua potabile, la luce accecante di un ghiacciaio, la serenità di una passeggiata e desidererei non dover chiudere più la porta di casa a chiave.

Ascoltami o Signore!

Roberta Ramacciotti blog www.cortonamore.it®

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