Passeggiare al Parterre
Passeggiare al Parterre
… Quando sono a Cortona e devo meditare su un qualcosa che mi agita particolarmente, decido di passeggiare al Parterre.
Il panorama che si gode è strepitoso, la Val di Chiana sottostante, si apre alla nostra vista, con la bellezza della ruota di un pavone e prosegue per tutta la durata del tragitto fino a scavallare in un’altro meraviglioso versante del monte.
E’ una romantica camminata tutta in pianura e, passo dopo passo, albero dopo albero, metto in atto una personale liturgia che mi permette di estraniare la mente dalla consuetudine giornaliera dei miei gesti. Nel grande viale ti infili in un percorso quasi “Ideale” che sembra non finire mai.
Una volta, ho pensato che potrebbe figurare bene nella fiaba di “Alice nel Paese delle Meraviglie” per quanto è esageratamente lungo, largo, piano, alberato, verde ed elegante.
Il cammino ha inizio in un giardino circolare che forma una piazza abbellita da una fontana, l’acqua chiara e musicale completa la poesia di un parco ottocentesco.
D’estate, di sera, in questo ambiente romantico, sfruttando un piccolo anfiteatro, vengono organizzate le proiezioni del cinema all’aperto, il contesto è indimenticabile.
Proseguendo ci sono i giochi per i bimbi: le altalene e gli scivoli. Godo sempre con piacere della vista di genitori che si dedicano ai propri figli e mi dico che il nostro, è un mondo ancora sano!
Intanto il passo si è già sciolto ed allungo la falcata perché dopo il bar c’è solo vegetazione.
C’è stato un tempo, che ho dovuto rieducare la mia gamba operata a camminare, ho usato l’iPod per cadenzare con il giusto ritmo il passo, invece ora ho il piacere di ascoltare la natura. In questi luoghi sono lontani i suoni dei clacsons, dello stereo a “palla” di nuovi patentati, motori e scoppi di marmitte.
E’ la meta dei cortonesi: saluto la coppia di signori anziani che incontro anche quando esco da casa, la commerciante che prima di relegarsi nel suo negozio tutto il giorno, si ossigena i polmoni, la super palestrata, coppiette litigiose lontane da orecchie indiscrete, il direttore di un noto quotidiano in pensione, l’uomo dell’alta finanza, un gruppo di amiche, il musicista jazz con il suo cane, molto grandi tutti e due!…..
I giardini sono stati creati rubando spazio alla roccia e sui terrazzamenti corrono muretti di pietra e rampicanti che creano angoli di suggestiva poesia.
Si cammina accompagnati dallo stropiccio della ghiaia sotto le suole delle scarpe, una passeggiata tra querce e cipressi, dove un designer non avrebbe potuto arredare meglio, con cespugli spontanei di fiori colorati l’ambiente
Se lo desideri e se ne hai il fiato, si arriva su al Torreone dove mi è capitato di chiedere alla gentile proprietaria del bar, un foglietto per appuntarmi le idee per questo articolo!
Andatura…respiro…gli uccellini…la raccolta di una spiga…un buongiorno…la voglia di strappare dalla terra un papavero (ma non lo faccio)… un sorriso….un incontro…
Poi il ritorno in piazza, giù in discesa, ed è come gustarsi un gelato dopo un anno di dieta!
E’ un bel vivere.
Roberta Ramacciotti