Pietro Berrettini Architetto in Roma “La CittA’reale e la cittA’ sognata”

Pietro Berrettini Architetto in Roma “La CittA’reale e la cittA’ sognata”

Il passato 23 Novembre, ha rappresentato per me, che amo Roma e Cortona, un pomeriggio IDEALE! Nella Sala Medicea del MAEC, nella città di Cortona, ho ascoltato il Dr. Prof. Rainaldo Perugini del Dipartimento di Architettura Università Studi ROMA TRE che ha presentato una conferenza sul tema: “Pietro Berrettini” Architetto in Roma “La Città reale e la città sognata”.L’Uomo Pietro da Cortona, nato scalpellino, muratore e stuccatore che grazie alla sua ricca immaginazione si è elevato ad Architetto. E proprio riguardo codesto aspetto si concentrava la conferenza organizzata dal Lions Club Cortona, Valdichiana Host, Distretto 108, La Tuscany .

Pietro da Cortona fa parlare di se per la sua pittura narrativa e figurativa piena di ricercate sfumature di colori, incorniciate da preziose stuccature e un po’ meno per le introspezioni dei suoi personaggi. E’ maestoso nella sua arte tinta da forti cromature svolazzanti, che si compongono sotto il suo pennello come le note in un “vortice di valzer”. E’ raffinato ed elegante.

Il Berrettini è il Barocco insieme al Borromini ed al Bernini!

Si presenta sempre diverso attraverso i suoi progetti architettonici realizzati o rimasti, purtroppo, solo su pergamene, lui è un creativo. Raccoglie le richieste del committente e le filtra con la pietra nello spazio dedicato, per far sorgere capolavori. Proprio come per la Chiesa SS Luca e Martina ai Fori dove, incaricato dell’intero progetto,  inserì le prime soluzioni convesse disegnate sia per la facciata esterna che per le pareti interne, offrendo allo spettatore “l’abbraccio ideale” della Santa Chiesa verso i fedeli come vuole il messaggio concettuale proprio del Barocco.

Sono state poste in rilievo le dinamiche architettoniche scelte dal Berrettini, che tanto amava la classicità romana da reinterpretarla nella chiave seicentesca pur di non abbandonarla. Forse un suo processo inconscio?

Nei miei studi ho sempre pensato che il soffitto della cripta sottostante della Chiesa di SS Luca e Martina, proponesse in maniera grossolana, con il decoro dei lacunari, l’unico e ben più complesso soffitto del Pantheon. Voglio dire che l’origine dei soffitti a cassettoni non è altro che una banale e semplice riproduzione del look della copertura del Pantheon. Il Prof. Perugini ha spiegato anche dell’aspetto teatrale dell’architettura del Berrettini come nel Tempietto di Santa Maria della Pace, sempre in Roma, uno dei più suggestivi esempi della scena della struttura barocca ed io penso che nella particolare collocazione si scorga un gusto palladiano nel presentare la monumentalità con modi eclettici, del resto anche lo stesso Palladio ha inseguito anche lui  il fascino della Roma Antica.

E’ interessante studiare quanto sia stato ‘’classico di risoluzioni’’ ma pronto a progettare con iniziative mai fin allora percorse dagli altri architetti, con inventive nuove per risolvere scenograficamente ed efficacemente, le opere richieste dalle varie committenze come nel caso della facciata di Santa Maria in Lata (1658-1662) incastonata nel fitto tessuto urbano di Via del Corso dove per limiti di spazio, dovette rinunciare a soluzioni d’impatto spaziale ben volute dal “marketing barocco”. Nel rifacimento seicentesco della facciata, viene premiata l’audacia per come ha disegnato sovrapposti, i piani pesanti di colonnati corinzi. Al piano superiore, il loggiato è sovrastato da un arco trionfale che raccoglie la spinta verticale dei cilindri di pietra del porticato sottostante. Penso che l’aria e la profondità degli spazi degli ambienti di facciata alleggeriscano il monumento che appare come una Gigantesca Edicola Monumentale di eccelsa eleganza e preziosità. Ispirato dagli esempi dell’architettura ellenistica e tardo romana.

Per me è stato come riordinare i miei appunti di storia dell’arte, tanto mi è stato faticoso e difficile non intervenire per amore della passione per l’Arte. Non racconterò il figurone ho fatto con l’amica Simona, romana e mia ospite, che si è prodigata in complimenti fino a tarda sera: “ Ma che magnifico evento, che bella gente … che meraviglia! …”

Bravi … proseguiamo così! … ))

Roberta Ramacciotti

2 Comments

  • Simona S. on Nov 28, 2013 Reply

    Complimenti Roberta, un articolo importante, piacevole da leggere, arricchito soprattutto con quello che è il tuo pensiero, il tuo punto di vista originale ed esperto.
    Grazie anche per l’opportunità offertami in un contesto come quello di Cortona, in particolare della sala Medicea che mi hanno letteralmente affascinato.
    Continua così.
    un abbraccio
    simona

    • Roberta Ramacciotti on Nov 28, 2013 Reply

      Grazie Gentile Simona,
      per la tua amicizia ma anche perchè sento che questo sentimento lo stai provando anche per “l’affascinante” Cortona.
      Mi auguro, tra breve, di ritrovarti nel mio blog.

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