SARA LOVARI Cortona Expo
SARA LOVARI Cortona Expo
Sara Lovari ha scelto di vivere la difficile e faticosa vita d’artista. Le sue opere, frutto di un suo preciso progetto, sono state ospitate meritatamente, nelle sale del MAEC. Ha raggiunto un traguardo prestigioso: una Personale in un Museo Toscano. Ha mostrato rispetto, si è preparata, ed il frutto della sua moderna ricerca l’ha portata “Oltre”. Sara è passata ufficialmente nelle file di quell’Avanguardia che combatte per conservare una manualità artigiana con i segni identificativi che parlano di contemporaneità. Il manichino vestito con un modello di carte colorate che girava all’infinito tra gli altri spogliati e neri, esprimeva la sua incessante energia vitale colorata di: originalità ed unicità. La sua voglia di volare l’ha rappresentata incollando decine e decine di scarpe di sua creazione, ad una grande parete del museo, esse descrivevano molteplici passi che camminavano verso il cielo simbolo di libertà. Per la Lovari Arte è Comunicare e le piace farlo in emancipazione di sentimenti. La prima sala accoglieva il visitatore con Passate e Nuove opere. C’era un suo vecchio tema: l’ombrello aperto. Un grande quadro, lavorato a rilievo con i preziosi giornali vecchi, la tecnica è mista d’impasti e pitture che riconducono al nobile lavoro dell’uomo artigiano. Oltre a risultare una bellissima composizione dai toni caldi del miele e che valorizzerebbe qualsiasi salotto, comunicava socialità, quotidianità, strade percorse all’aria, sferzate dal vento e sotto la pioggia, storie di vita a volte difficili.
E’ la Sara che abbiamo conosciuto ed apprezzato fino ad ora perché aveva il potere di trasmettere con la semplicità dei soggetti da lei scelti, la tenerezza più struggente: la caffettiera, la bevanda calda che ci rincuora, le camice indossate al mattino, gli ombrelli che ci riparano dalle “difficili piogge” del mondo esterno, i vestiti, le lettere che raccolgono i pensieri più intimi e le riflessioni più profonde e le posate ed i piatti per mangiare. Le ore intime vissute dall’uomo. La sua esistenza è impegnata dalla voglia di comunicare il suo affetto più profondo non solo verso la sua famiglia, ma a tutto il Mondo. Ciò è importante per lei. Ma allora dove risiede la sua modernità, il suo avanzare nel pensiero artistico? Per la mostra aveva riposto simbolicamente in bottiglie di vetro i bozzetti delle sue prime opere e sempre nello stesso ambiente aveva esposto il suo cambiamento: un Trittico che rappresentava l’evoluzione della sua amata caffettiera. La mostrava nella sua metallica realtà su una mensola bianca, la illuminava da crearne un’ombra con un volume importante: netta, geometrica e scura, come fosse depositaria di zone segrete. Poi nel quadro centrale incorniciava la sua radiografia, tanta era la voglia di conoscere cosa c’era dentro la sua caffettiera fino ad incorniciarne, nel terzo, la sua sfocata ombra. Il pensiero cresce per la Lovari che si pone delle domande: cosa vediamo o non vogliamo vedere? Sara è andata Oltre ed ha superato i Confini dell’Ombelico del Mondo! Non vi annoierò descrivendovi l’arte concettuale, visiva, percettiva multimediale e le esaltazioni minimaliste … : Sara c’è dentro nella più seria maniera, ne rispetta l’esposizione e il giusto tecnicismo per le istallazioni multimediali.
Le Mostre della Lovari sono ormai senza confini: Giappone, Venezuela, Italia, Portogallo, Spagna, Inghilterra, Stati Uniti … per lei : Arte è Comunicare e lo ripete all’infinito. Ora il suo Progetto artistico attraverso le sue proiezioni multimediali la rendono traducibile, al giorno d’oggi, nel mondo. C’è metodo, pensiero ed innovazione.
Cosa Conta e quanto Conta vivere con l’Arte per Sara Lovari? Ha scelto una strada difficile, la sua ricerca è faticosa e dispendiosa, la qualità dell’esecuzione delle sue opere è legata alla sua manualità e rende per questo l’idea unica. Tutto di Sara racconta una meravigliosa memoria estetica italiana alla continua ricerca della Comunicazione dell’Amore dell’Uomo per l’Uomo. Il DNA di Sara Lovari gode di una tradizione rinascimentale, vive di forti entità, un bene italianissimo in via di estinzione.
Roberta Ramacciotti