Sara Lovari in ” The Queen “
Sara Lovari in ” The Queen “
Nella Metropoli Romana la dottoressa Maria Laura Perilli, titolare della “Galleria Triphé” in Via delle Fosse di Castello 2, con un’altra sede anche in Cortona, presenta continuamente personali di Artisti Emergenti. E’ un lavoro oramai quasi inedito nell’ambiente della Capitale.
Cura il lancio di ogni singola matricola con i suoi attenti consigli professionali, insieme scoprono nuovi “Canali di Interesse”.
Ovviamente adotta una diversa metodologia con i pittori e gli scultori di fama e prestigio.
Ospita spesso artisti della levatura di Roberta Coni, Davide Dall’Osso, Silvio Porzionato e Moreno Biondi che riscuotono sempre un enorme successo.
La Perilli ha investito la sua raffinata preparazione per coltivare la sua passione per l’arte che sente scienza per l’animo umano, entità di eccellenza per le nostre esistenze.
Nella Galleria Triphé di Roma si sta concludendo l’attualissima mostra “ The Queen” dell’artista contemporanea Sara Lovari realizzata con il patrocinio del FIDAPA BPW Italia, sede di Roma un’associazione internazionale che parla di Donne per le Donne.
Seguo ed apprezzo, ormai da molti anni, il percorso attivo che l’artista Lovari ha intrapreso fin dall’inizio, cambiando e riprendendo strade diverse usando tecniche miste, prima colori impastati, ora collage di carte da lei modellate.
I giovani artisti come Sara si mettono sempre continuamente in discussione.
La Lovari si pone perennemente domante, prova, butta e ricomincia fin quando non sente veramente SUO quello che realizza. Lavora, lavora sempre perché intravede già cosa c’è per lei oltre una realizzazione.
Ha iniziato con le prime mostre personali nella Città di Cortona poi Arezzo per arrivare persino in Cina ed a Miami.
E’ partita esprimendo il suo amore per la famiglia attraverso la rappresentazione di oggetti di “Quotidiana Ordinaria Familiarità”, dipingeva caffettiere, ombrelli e fiaschi impagliati fino a raggiungere la capacità di occuparsi della Storia Sociale delle Donne.
Con “ The Queen” Sara Lovari decide di interpretare codesto cammino artistico in modo elegante e molto femminile.
Si rivolge ad un pubblico internazionale, in un momento storico dove Noi donne avvertiamo più che mai l’esigenza di raggiungere e consolidare la nostra Equità Sociale in rapporto e non in contrasto con il Mondo Maschile.
Per tutto ciò la sua mostra acquista un alto valore di contenuti.
Le sue sofisticate creazioni di “Donne di Carta” sono presentate e custodite “sotto vetro” in edicole bianche, che proteggono e rafforzano i concetti delle sue opere. I fogli appartengono a stampe d’epoca e le bellezze delle modelle degli anni ’60 come la famosa Weruschka, si riconoscono tra i ricami dei suoi collage.
Risalta l’avvenenza femminile, la rilancia e con classe blasfema, presenta nella Galleria Triphé, a pochi metri dalla casa di San Pietro, una donna in reggiseno che indossa una gonna con impressa la stampa dell’altare della Basilica di San Paolo.
Questa Irriverente Opera Perfetta l’avvertiamo come trampolino di lancio per un’altra nuova avventura per Sara Lovari e per noi che la seguiamo con passione.
Tutto con Sara è già dietro l’Angolo.
Roberta Ramacciotti blog www.cortonamore.it®