Tessere di Severini

Tessere di Severini

“Tessere di Severini” Un Evento che svela il Maestro Gino Severini attraverso gli Articoli del giornale L’ETRURIA.

La Mostra “Tessere di Severini” è nata dall’idea di scoprire e mettere in luce il rapporto che il Maestro Gino Severini ha avuto con Cortona, la sua città natale. La sua attività è stata ricostruita attraverso gli Articoli de L’Etruria, prezioso giornale locale indipendente e sempre testimone attento della vita dei suoi concittadini. E’ interessante l’idea di scoprire come il rapporto con il suo paese natio possa aver condizionato la realizzazione di alcune di esse.

Ed è proprio in codesto ambito che ruota l’egregio lavoro degli studenti dell’IIS ed in particolare: del Liceo Classico (4A e 4B) e delle Professoresse Maria Cristina Castelli, Barbara Gori (che mi ha presentato con passione la mostra) e Elisa Milichetti che hanno curato la ricerca Storico/Artistica attraverso le pubblicazioni de L’ETRURIA.

Hanno valorizzato aspetti poco conosciuti della vita cortonese del Severini ed hanno messo in luce alcune sue opere trascurate in Cortona. E’ stata suggerita per esempio una diversa collocazione del mosaico custodito nella Cattedrale di Cortona del Sacro Cuore di Gesù che era nell’ombra più totale, questo per valorizzarne la visione e la promozione turistica. Inoltre le uniche informazioni che lo accompagnavano erano scritte su di un foglietto di carta ingiallito attaccato al muro con lo scotch. (Utilizzo un verbo al passato perché spero che si sia già provveduto alla sua sostituzione!) L’attenta e scrupolosa ricerca degli studenti ha ancora suggerito di esporre nella Chiesa di San Niccolò una bellissima tempera colorata del Maestro, fin d’ora nascosta alle visite.

Tutti i contenuti della ricerca sono presenti in forma sintetica nei pannelli informativi che accompagnano i contenuti della mostra.

Poi gli alunni e i docenti del Liceo Artistico (1C, 2C, 3C e 4C) hanno approfondito, attraverso la riproduzione e la reinterpretazione delle opere in laboratorio, apprendendo la conoscenza delle tecniche artistiche che il Severini stesso sperimentava.

Tutto altamente formativo.

Con i docenti di discipline plastiche e pittoriche Marco Villani e Marco Rossetti, gli alunni hanno realizzato disegni in chiaro scuro ed elaborati scultorei, bassorilievi e altorilievi, riconoscendo le tematiche amate dal Maestro: il teatro, la musica e l’autoritratto.

Con l’insegnante di Discipline Multimediali, Francesco Salis, gli alunni hanno realizzato un video di presentazione dell’autore e della sua Via Crucis ed un podcast scaricabile per l’ascolto.

Il Professor Marco Giappichini ha guidato i suoi studenti in una reinterpretazione fotografica dell’arte futurista del Severini con il progetto: Futurismo Contemporaneo.

Gli alunni dell’ITE (3A, 3B, 4A, 4B) con i docenti Laura Moretti, Valentina Moroni e Barbara Sacchi, hanno curato l’aspetto della promozione turistica delle opere musive di Severini (Via Crucis e San Marco) realizzando un video promo della mostra, inoltre hanno dato voce al podcast scaricabile per l’ascolto in italiano e in inglese.

L’IPSS classi 3A e 4B con la professoressa Valentina Tierno hanno affrontato lo studio del tema della maternità, dando massima libertà interpretativa e insieme alla professoressa Sara Pellegrini sono stati inseriti nei progetti della mostra tutti gli studenti per le pari opportunità.

Sono state rispettate le diverse competenze dei corsi delle classi e ciò ha portato una produzione diversificata di elementi, come l’animazione di una litografia a colori della Commedia dell’Arte del Maestro (1958) con una tecnica video ad opera dell’alunna Helena Kolodziejczyk 2C liceo Artistico.

BRAVI! Tutti Veri professionisti! E cosa non da poco Zero Sponsor!

Una mostra curata nei dettagli e approfondita culturalmente, con una visione di lettura moderna offerta grazie agli articoli de L’ETRURIA, senza trascurare il rispetto investigativo che fa parte della Storia dell’Arte. Mirabile la volontà progettuale dei docenti che vuole il lavoro sia proiettato anche per una fruizione turistica, quindi industriale.

L’interessante ed inedito sviluppo degli studi su Severini da parte degli studenti cortonesi, le testimonianze raccolte fedelmente dagli articoli dell’Etruria, meriterebbero una piccola appendice all’interno della permanente Ala Severini al MAEC.

Lo meritano questi Giovani e Grandi Cortonesi Colti dell’IIS che hanno lavorato per dare una particolare e unica testimonianza a un Cortonese Famoso nel Mondo.

Le energie, le profondità dei conflitti personali nascono dal fuoco interno di un artista, è un processo intimo che scoppia come l’eruttazione di un vulcano su di un foglio bianco, una tela, dal grezzo di una pietra o dalla fusione del ferro e gli studenti cortonesi, grazie alle loro sperimentazioni,  oggi possono affermare di comprendere intimamente il Maestro.

E’ una mostra che esprime sensibilità e spirito di sacrificio e soprattutto merita l’attenzione riguardo il coinvolgimento delle risorse interne. E’ un evento che diffonde nuova energia, assolutamente necessaria all’antica e “chiusa” Cortona.

Sono parole pronunciate dallo stesso Severini a Cortona: “la gente è ruvida, superba, e indipendente. Sento in me i segni di quella ruvidezza e di quella indipendenza e un po’ di quel succo vitale, sève (linfa) scorre forse nelle mie vene: per questo mi pare di amarla in modo particolare.”

Roberta Ramacciotti blog www.cortonamore.it®

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