“Vicolo del Precipizio” di Remo Bassini
“Vicolo del Precipizio” di Remo Bassini
Avevo terminato le letture sul mio comodino, di solito le accatasto tutte lì, così sono andata a curiosare fra la colonna di mio marito. Lui è uno scrittore che ama confrontarsi con opere non commerciali. Spesso “fa tappa” nella libreria di Roberta Nocentini in Ruga Piana. E’ sempre ben consigliato perché la titolare gli propone letture di piccole case editrici che magari pubblicano racconti vissuti a Cortona.
Uno degli ultimi sottratti al suo comodino è stato: Vicolo del Precipizio di Remo Bassini.
Tiziano, il Protagonista creato dalla fantasia dello scrittore, si definisce: “l’erede di una limpida e semplice cultura contadina .. i nostri nonni e i nostri babbi e mamme i libri ce l’hanno stampati nella testa, e ce l’hanno raccontati quando s’era mocciosi ..”
Per l’amore che provo per Cortona e per la curiosità che mi suscitano tutte le sue storie anche quelle romanzate, la sua lettura mi ha incuriosita dalle prime righe. Tra le altre cose cammino spesso proprio vicino al vicolo, tanto da aver facilmente fotografato la scritta su ceramica.
Il Bassini in questo libro descrive le piccole e tipiche atmosfere urbane fatte di nostalgie contadine e si intuisce quanto sia sottile il confine tra le sue fantasie e ricordi reali che personalmente conserva da fanciullo.
Il libro è un diario ed è colmo dei pensieri timidi di “Tiziano” fatti di espressioni di tenerezza maschile, dolci e crudi allo stesso tempo e narra della sua struggente malinconia che prova nel vivere.
I personaggi che ricorda con nostalgia, nel percorso della lettura, hanno fuso ed indirizzato la sua esistenza. Leggendolo si ha la sensazione di confrontarsi con un amico. Remo Bassini, con la sua scrittura mette a nudo il Protagonista e lo guida attraverso i suoi ricordi con sincerità ed umanità e non gli insegna sconti.
Spesso la sua lettura ti porta di fronte allo specchio ideale delle nostre vite.
A volte ho avvertito Tiziano come invaghito delle sue insicurezze perché gli hanno offerto un alibi di fronte agli errori che sa di aver commesso nei confronti delle persone che lo hanno aiutato a crescere.
Vicolo del Precipizio in alcune pagine è una semplice preghiera per il Protagonista, scorrono parole d’amore dedicate all’amico perso come alla donna “malcapitata:
“ il ricordo di quella notte lo cullo dentro di me, come un figlio, ma poi ripensandoci lo caccio lontano, è un ricordo assassinato, e il colpevole sono io…”
Remo Bassini è uno scrittore che non ha perso la sua genuina sensibilità e sembra soffrire quando descrive i tratti maligni della personalità di Tiziano.
E’ un libro che narra di cose semplici, ma ogni pagina è diversa dall’altra e si rimane incollati al racconto tanto da essere rammaricati del sonno che sopraggiunge a notte fonda ed alla fine dell’ultima riga di lettura, ti dispiace di lasciare alle loro vite i personaggi che ti era parso fossero essere divenuti anche tuoi conoscenti.
Grazie Bassini …
Roberta Ramacciotti blog www.cortonamore.it®